E' un romanzo di Amado lanciamolo come un dentifricio di Furio Colombo

E' un romanzo di Amado lanciamolo come un dentifricio La storia del nuovo libro «Showdown» raccontata dal «New York Times» nella sezione degli affari E' un romanzo di Amado lanciamolo come un dentifricio NEW YORK — La domenica il New York Times è un giornale di trecento pagine. Centocinquanta sono di pubblicità. Il resto si divide in attualità, supplementi, inserti, rubriche. L'altra domenica settanta pagine spettavano alla cultura, dai libri al cinema, dal teatro alla musica, dalle novità discografiche alle interviste. E' un .dipartimento- molto ricco e ben frequentato, quello della cultura del New York Times, si va dal linguista di fama al recensore che lancia o stronca. , Ma poiché il giornale si è dato come scelta di recensire solo ciò che si vede (non discute mai un libro che potrebbe esserci, un percorso che si dorrebbe popolare di talenti, una visione critica che invece non è praticata, ma solo l'esistente) accade che l'esistente non basti a irrorare di vita le settanta pagine della cultura. Non, almeno, domenica scorsa. n tema del supplemento libri (a parte una bella recensione per due traduzioni di Ferdinando Camon, a parte l'annuncio di una Columbia Uterary history of the United States che potrà dimostrarsi importante ma che appare cautamente appoggiata ai fatti e ai giudizi comuni e accettati) il centro del discorso è un .thrillerpolitico di William Buckley, il cui protagonista, Fidel Castro, re dell'Avana, ama le donne, distrugge i nemici e serve la Russia. Insomma non proprio notizie calde. Nella sezione spettacolo domina incontrastato un solo evento: il fantasma dell'Opera, capolavoro di quell' Andrew Lloyd Webber, già autore di Evita, di Cats, che non sbaglia un colpo, un musical venduto fino al prossimo Natale. Nuovi testi, nuovi attori, nuove tendenze, nuovi ambienti da scoprire, da frequentare? Il giornale sembri non avere notizie. Ma una sorpresa vi attende se, abbandonati i fascicoli della sezione cultura del New York Times, cominciate a sfogliare la parte .economia e finanza.. Si sa che i fatti veri nascondono tendenze che lasceranno segni sulla cultura. Eppure non è questa la sorpresa. La sorpreia è una pagina intera, con fotografia, specchietti riassuntivi e tratti bibliografici, dedicata a Jorge Amado. Non si tratta di un omonimo banchiere, si tratta proprio dello scrittore, dell'autore di Dona Fior e i suol due mariti, di Gabriella garofano e cannella. Che cosa fa Jorge Amado, professione romanziere, nelle pagine di economia e finanza del New York Times? Il paginone racconta la storia del lancio del suo nuovo romanzo che in inglese si intitola Showdown e che sarà edito da Bantam Books. Comincia dalla narrazione della trama f«un sanguinoso e passionale regolamento di conti in una zona remota del Brasile, intorno all'impero del cacao») precisa che è apparsa subito evidente la qualità cinematografica e la natura di best seller di questo impianto narrativo, e rende conto del modo in cui Machado, l'editore brasiliano, e Bantam, l'editore americano, si sono messi sulla strada della megaproduzione. Non è chiaro se sia stato uno dei due editori a rivelare il piano di lancio al giornale o se il bravo redattore di economia del New York Times abbia ricostruito la storia a partire dai segnali disponibili, dal tono eroico dei comunicati, dalla distri- ' buzione di centinaia di copie delle bozze rilegate a una base di lettori .ideali, destinati a influenzare l'opinione di massa. Si tratta di personaggi del giornalismo capaci di lanciare un caso (grandi columnists, dominatori del video) oppure di persone che per la loro preminenza sociale possono influenzare l'orientamento di molti altri. I dati fondamentali del progetto sembrano essere il .big book look, (il libro, fin dalla copertina, deve sembrare un grande libro), il .big book market, (cento venditori specializzati stanno leggendo per primi il libro in tutto il Paese), il .big book slogan, capace di raggiungere un pubblico di non lettori tradizionali f.Jorge Amado è 11 Pelé della letteratura»/ il .big book diplomane event. (saranno l'ambasciata.e i consolati brasiliani a sponsorizzare il libro), il .big book support. da parte di un altro grande sudamericano (Mario Vargas Uosa dirà che «Amado non solo è 11 più grande scrittore vivente, è anche 11 più divertente»). 8howdown sarà presentato a New York al .Latin american produets., il centro commerciale per la pro¬ duzione sudamericana negli Usa, e vi saranno brevi spot, pubblicitari filmati (lancio del libro come se fosse un film) sia nei cinema che in televisione. L'editore americano e quello brasiliano hanno detto francamente al New York Times che «d'ora In poi.è impossibile sperare nel successo di un libro straniero come quello toccato al Nome della rosa, pagato quattromila dollari all'editore italiano e rivenduto come paperback per mezzo milione di dollari due mesi dopo». Adesso bisogna investire, come in un dentifricio, come in una linea di moda. Dimenticavo. Il libro e la lettera di presentazione di Mario Vargas Llosa saranno spediti nei prossimi giorni a ottomila librai e a- .un campione ideale di lettori comuni.. In seguito, uno deve pensare, copie del libro verranno inviate ai critici, ai letterati, ai recensori. Ma solo' dopo che la parola .capolavoro, sarà già bene impressa nella mente del mercato e del pubblico. La conclusione, mi sembra, è che il New York Times continua a essere un buon giornale; sensibile alla natura dei fatti. Ha tolto il nuovo libro di Amado dalle pagine .letteratura, e lo ha passato nelle pagine .business., spiegando in modo persuasivo le ragioni della scelta. Furio Colombo Illustrazione di Stoppa

Luoghi citati: Avana, Brasile, New York, Russia, Usa