Rapimento Lindbergh il caso è ancora aperto

Rapimento Lindbergh il caso è ancora aperto In un saggio americano un'accurata ricostruzione del processo, ma i dubbi sul colpevole restano Rapimento Lindbergh il caso è ancora aperto Pubblichiamo da «The New York Review of Books» un articolo sulla tragica vicenda del «rapimento Lindbergh». Lo storico Francis Russell esamina vari saggi e in particolare il libro più recente «The Lindbergh Case» di Jlm Flsher (Rutgers University Press). IL processo di Bruno Richard Hauptmann del 1935 per il rapimento e l'uccisione di Baby Lindbergh rimane uno dei quattro grandi casi giudiziari americani del secolo, benché sia privo di connotazioni politiche a differenza degli altri tre: quello di Sacco e Vanzetti. di Alger Hiss e dei Rosenberg. In tutti e quattro i casi i difensori hanno incolpato gli accusatori di aver manipolato l'evidenza, alterando o sostituendo le prove esibite in tribunale, per assicurarsi una condanna. Simili accuse sono in molti casi una possibilità per difensori che si trovano a combattere contro il peso dell'evidenza contraria, alcune volte sono l'unica difesa possibile. Nei casi di Sacco e Vanzetti, di Hiss e dei Rosenberg, gli imputati erano colpevoli, a meno che non siano stati fatti deviare proiettili, sostituite macchine da scrivere, falsificati documenti, come sostenuto dai loro difensori. Bruno Hauptmann fu considerato colpevole anche prima del suo processo: lo affermavano perfino i giornali. Per 11 pubblico il verdetto di colpevolezza fu immensamente soddisfacente: giustizia e vendetta allo stesso tempo. Tuttavia, il tipo di crimine, in se stesso, avrebbe avuto poca risonanza, se non fosse stato per la leggendaria figura di Lindberg, eroe solitario della prima trasvolata atlantica. La sera del 1 marzo 1932, il piccolo Charles Lindberg, di venti mesi, fu rapito dalla sua stessa culla: al suo posto il rapitore lasciò il primo messaggio, con la richiesta di 50.000 dollari e la promessa di nuovi contatti. Cinque giorni dopo, i Lindberg ricevettero un secondo biglietto, con le stesse caratteristiche ed errori del primo, che diffidava dal rivolgersi alla polizia; a questo punto si introduce una delle figure più ambigue della vicenda, un insegnante in pensione che, sotto il nome in codice «Jafsie., si offre per le trattative con i rapitori. Egli consegnò i 50.000 dollari del riscatto, ma Baby Lindberg fu trovato, morto, solo sette settimane più tardi. Due anni dopo, la polizia, seguendo il numero delle banconote e grazie ad una perizia calligrafica sui biglietti dei rapitori, risali a un falegname di New York, Bruno Hauptmann. contro il quale si addensarono sempre maggiori sospetti ed indizi. Il processo si iniziò il 2 gennaio 1935 e divenne ben presto un avvenimento di interesse mondiale: erano presenti giornalisti di dodici Paesi, che scrivevano catastrofici titoli da prima pagina; vennero collegate quaranta linee telefoniche con il tribunale, «souvenirs. del rapimento venivano venduti nelle strade. Il primo tentativo di critica al verdetto apparve solo quarantini anni dopo il processo, con «Scapegoat. di Anthony Scaduto. Scaduto sosteneva che Hauptmann era stato processato da autorità che non si lasciarono fermare da nulla pur di condannarlo. Lo scopo del libro è di .raddrizzare la memoria dei fatti dopo circa guarant'anni di distorsioni in cui i maggiori pilastri della legge che un tempo furono uomini... si trasformarono in gretti vendicatori per una società meschina.. In tutti i grandi casi americani il revisionismo, se arriva, arriva con una generazione di ritardo. Ventun anni dopo l'esecuzione di Sacco e Vanzetti, G. Louis Ioughin poteva ancora scrivere che .gli accusatori, i giudici e l'opinione pubblica ostile non hanno ancora trovato un difensore della loro posizione sufficientemente informato.. Dovevano passare altri tredici anni prima che un tale difensore emergesse nella persona di un avvocato di Boston, Robert Montgomery, con 11 suo conciso ed esasperato .Murder and the myth.. Ci vollero ventott'anni dalla condanna per falsa testimonianza di Hiss prima che apparisse l'esauriente libro di Alien Weinstein sul caso Hiss. Weinstein afferma di aver cominciato per provare l'innocenza di Hiss ma. proseguendo il suo lavoro, le prove contrarie lo sommersero finché alla fine dovette convincersi che Hiss era colpevole. Qualcosa di molto simile accadde a me per quanto riguarda la colpevolezza di Sacco, nel caso di Sacco e Vanzetti. Allo stesso modo, Ronald Radosh disse che aveva cominciato credendo nell'innocenza dei Rosenberg con fede cieca .sempre pensando che nel futuro qualche nuovo fatto sarebbe potuto emergere per provare la complicità del governo in un complotto... Il suo libro, pubblicato trent'anni dopo la loro morte, è, al contrario, una dimostrazione della loro colpevolezza. La sfida di Scaduto fu raccolta cinque anni più tardi dallo scrittore, giornalista e commentatore della Bbc Ludovic Kennedy. Nel 1981. mentre svolgeva a New York un incarico per la Bbc. gli capitò di vedere, nello show -Today., la vedova di Hauptmann. Anna, che ne difendeva appassionatamente l'innocenza. La sua sincerità e semplicità lo impressionarono talmente che cominciò a studiare un caso che doveva occuparlo per i quattro anni seguenti. Dapprima, egli creò il documentario televisivo .Chi uccise Baby Lindbergh?., poi. dopo tre anni, completò -L'aviatore e il falegname., con il dichiarato proposito di demolire una volta per tutte la .finzione che dura da molto tempo ma che è chiaramente assurda, per cui Hauptmann aveva che fare con il rapimento Lindbergh. La prosa di Kennedy tende ad essere eccessiva, ma le sue credenziali sono notevoli: in Inghilterra ha scritto tre libri su presunti errori giudiziari. Come risultato. Timothy Evans, impiccato per omicidio, ha ricevuto la riabilitazione postuma della Regina; Patrick Meehan fu liberato dopo aver scontato sette anni di ergastolo per un delitto che non aveva commesso, e in seguito gli furono date 50 mila sterline come risarcimento; David Cooper e Michael McMahon, condannati all'ergastolo per omicidio, furono immediatamente rilasciati dopo la pubblicazione del libro di Kennedy che li discolpava. Tra gli spettatori di .chi uccise Baby Lindbergh?. c'era Jim Fisher.un ex-agente dell'Fbi, poi professore associato di giustizia penale all'Edinboro University, in Pennsylvania. Fino a quel momento, avendo solamente una conoscenza superficiale'del rapimento Lindbergh. aveva considerato scontata la colpevolezza di Hauptmann. soprattutto perché un noto perito calligrafo al processo aveva riconosciuto la sua grafia nelle quattordici lettere di richiesta del riscatto portate come prova dell'accusa. Il documentario di Kennedy stimolò l'interesse latente di Fisher, ed egli cominciò una ricerca che divenne per lui un dovere e che sfociò quattro anni dopo in .11 caso Lindbergh., la sua revisione dei revisionisti. Si convinse che la polizia, radunando le prove contro Hauptmann. aveva condotto un'investigazione onesta e approfondita in condizioni difficili, che gli investigatori e gli accusatori non avevano contraffatto nessuna prova, e che Hauptmann aveva suoito un processo giusto. Fisher ha esaminato migliaia di rapporti di polizia, lettere, resoconti e registrazioni negli archivi di polizia dello Stato del New Jersey recentemente aperti, ed ha esaminato centinaia di documenti che nessun altro aveva mai studiato. Il suo libro è il primo, egli scrive, a basarsi su fonti dirette. Egli conclude: .Nessuno vide Richard Hauptmann strappare il bambino dalla culla e nessuno, tranne l'assassino, ha assistito alla sua morte. Poiché Hauptmann non ha confessato, non si saprà mai esattamente come e quando il bambino è morto. Ma secondo le naa opinione basata sulla conoscenza della personalità criminale di Hauptmann e su altre prove, egli ha ucciso il bambino a sangue freddo per denaro.. Questa, ventisei anni prima, era stata anche la conclusione di George Waller nel suo dettagliatissimo resoconto degli eventi dal rapimento di Baby Lindbergh all'esecuzione di Hauptmann. Waller si era interessato del caso per un quarto di secolo e quando apparve il suo .Kidnap. (rapimento), sembrò la versione definitiva della vicenda. Ma se io avessi a disposizione solo un libro sul caso Lindbergh dovrei, in mancanza di meglio, scegliere quello di Fisher. E' equilibrato, imparziale e contiene mollo materiale inedito. Tuttavia cercando di evitare quella che egli chiama una .fredda analisi accademica dei fatti., ha usato .tecniche narrative e dialoghi.. In altre parole, benché si basi su fatti documentati, il dialogo di caio Lindbergh. è finzione. Senza dubbio ciò getta un'ombra sull'autenticità del libro. Non c'è un libro completo sul caso, non ci sono fatti inconfutabili: qualsiasi cosa si legga, qualsiasi posizione si prenda, l'enigma rimane. Hauptmann era colpevole? L'avvocato della difesa nella sua arringa accusò alcuni dei domestici di Lindbergh e Morrow di aver collaborato al rapimento, con Isidor Fisch come il vero tramite che aveva agito nel Bronx. Egli evidenziò che Violet Sharpe, cameriera dai Morrow. si era avvelenata dopo l'interrogatorio della polizia. .Il colonnello Lindbergh — concluse con una metafora piuttosto confusa — fu pugnalato alle spalle dalla slealtà di quelli che lavoravano per lui.. Lindbergh rifiutò di prendere in esame questa spiegazione: giudicando dalle prove costituite dal denaro del riscatto, dalla scala a pioli, dalla calligrafia delle lettere di richiesta del denaro, Hauptmann e solo Hauptmann era colpevole. Sulla prova cruciale della calligrafia, Fisher scrive: .Nellinsieme. almeno ventun esperti che hanno esaminato i documenti hanno stabilito che Hau¬ pann f ate ee d atto. Oltre agli otto testimoni dell'accusa e ai quattro della difesa, anche Arthur P. Meyers, Samuel C. Malone e Charles Appel dell'Fbi giunsero a questa conclusione. Almeno sei moderni esperti calligrafi concordano.. Fisher scrive anche: .Lo stesso Hauptmann fu incrollabile ed eloquente insistendo sulla propria innocenza. Hoffmann, governatore del New Jersey, nutrendo egli stesso forti dubbi, gli offri l'ergastolo se allesse confessato, anche se avesse confessato il falso per salvarsi la vita, ciò avrebbe potuto offrirgli la possibilità, in seguito, di portare alla luce nuove prove a favore della sua innocenza. Almeno sarebbe stato vivo, ma egli rifiutò. .L'Evening Journal di New York gli offri 75 mila dollari per la sua vedova se avesse confessato, ma egli disse che non aveva nulla da confessare. Jafsie, l'unica persona che aveva parlato con il misterioso rapitore John al cimitero, non potè riconoscere Hauptmann dopo il suo arresto, salvo fare, più tardi, una plateale identificaizone in tribunale. .Jafsie aveva detto che. quando aveva ricevuto la prima telefonata del rapitore, egli aveva udito altre voci e qualcuno che diceva chiaramente in italiano "statti citta", stai zitto. Hauptmann aveva potuto agire da solo? .Si infittiscono le domande: come poteva un falegname del Bronx, a tre ore di automobile dall'isolata casa dei Lindbergh, conoscere la posizione della nursery e le abitudini della famiglia? Come poteva sapere che i Lindbergh. contrariamente al solito, erano a casa quel martedì? Come poteva essere a conoscenza della persiana lasciata aperta?.. Una delle ultime affermazioni di Hauptmann, pubblicata dopo la sua morte, suona vera: •£" così io siedo, a soli dieci piedi dalla sedie elettrica, e se non viene fatto nulla per aiutarmi, se nessuno può essere indotto a dire la verità, o se nessuno la dice, venerdì mattina alle otto... mi alzerò dalla mia branda per l'ultima volta... camminerò come camminano tutti gli altri uomini, un passo davanti all'altro. Respirerò la stessa aria che respirano le mie guardie; sentirò ciò che verrà detto con orecchie che sono quelle di tutti gli altri uomini. Dirò con voce uguale a quella degli altri uomini che una tragedia sta per aver luogo, che una vita sta per essere arbitrariamente tolta, che io sono innocente del delitto per cui sono stato imprigionato, come lo è chiunque altro al mondo. Poi, se la decisione della corte sarà attuata, verrò legato alla sedia con delle cinghie, e in pochi secondi questo corpo mortale' non at>rd più vita né respiro e sarà solo un mucchio di ceneri.. Benché la vedova di Hauptmann sia ancora viva, Fisher non ha mai tentato di parlarle; attraverso gli anni, ella ha mantenuto una fiducia incrollabile nell'innocenza di suo marito. A ottantotto anni, ha detto in un'intervista che sta aspettando il riconoscimento della verità per poter morire in pace. Nel 1981 citò lo Stato del New Jersey per 100 milioni di dollari, sostenendo che suo marito era stato giustiziato erroneamente, corrottamente ed ingiustamente.. Benché la corte abbia respinto la sua richiesta, nel 1986 domandò nuovamente all'organo legislativo dello Stato di riabilitare il nome del marito. Il Procuratore Generale disse che il verdetto di colpevolezza di Hauptmann sarebbe rimasto invariato, ma aggiunse: «Questo caso non sarà mai chiuso.. Appena prima della sua morte, Hauptmann disse la stesa cosa al governatore Hoffmann. Francis Russell (Copyright N.Y. Reirtew ol Books. Ilpa e per l'Italia «La Stampa.) s,- mummmm»àmmi\,i un »i t s,- mummmm»àmmi\,i un »i t Poliziotti ricostruiscono il percorso seguito dal rapitore del piccolo Charles Lindbergh WANTED INFORMATION AS TO THE WHEREABOUTS OF CHAS. A. LINDBERGH, Jr. OF HOPfWFtl N 1. 11 manifesto pubblicato per favorire le ricerche del figlio dei Lindbergh