Alla festa in maschera Wonder invita solo libertà ed amore

Alla festa in maschera Wonder invita solo libertà ed amore «Characters», gioioso Lp del cantautore americano Alla festa in maschera Wonder invita solo libertà ed amore INOSSIDABILE e straripante. Sterne Wonder da circa un quarto di secolo continua a stupire ed affascinare con le sue calde canzoni. Iniziò la sua carriera a dodici anni alia Motown, stessa casa editrice di questo ultimo long playing. Fu 10 stesso fondatore dell'etichetta leader della musica neroamericana a tramutargli il nome da Stephen Morris (il quale ricompare oggi a firma delle note di copertina in questo ultimo album .Characters»; in Stevie Wonder. Un appellativo quanto mai indovinato, perché la sensazione di meraviglia e prodigio accompagna sempre chi ascolta il cantautore americano. Sensazioni largamente condivise dal pubblico di tutto il mondo, viste le vendite milionarie dei suoi dischi. Anche questo 'Characters- compirà molta strada tra le hit-parade. Da sempre geniale nelle intuizioni musicali e negli addobbi orchestrali. Stevie Wonder mescola ancora una volta oro e vile metallo. E' un grande divulgatore, qualche volta superlativo e altre volte semplicemente commerciale, ma mai banale e tedioso. In questo suo ultimo lavoro discografico, Stevie Wonder prosegue a fondere, e con ottimi risultati, tradizione musicale africana e tecnologia d'avanguardia. Wonder ha sempre amato l'elettronica come mezzo di espressione sonora: «L'intelligenza dell'uomo — ha dichiarato — e la nuova tecnologia a volte portano la gente al punto di esagerare ogni cosa. Penso che ci saranno strumenti sempre più nuovi, ma per ora il computer con i vari sintetizzatori è l'unica nuova forma di strumento. Ed è grande. Mi piace l'idea di poter sperimentare dei suoni, frantumarli, mandarli indietro, imitare 11 verso dei grilli o qualsiasi altra cosa. Penso che tutto questo sia grande, ma dipende dall'uso che ne fai, se esageri diventa noioso». Per rendersi conto del risultato non serve altro che ascoltare il brano • With each beat of my hearU, bal¬ lata morbida e confidenziale tutta eseguita dal cantautore americano tra voce e tastiere. Tumultuoso, irregolare, pieno di gioia sono i caratteri di questo album, sulla cui copertina Stevie Wonder gioca con maschere e mezzibusti. Con versi semplici e nello stesso tempo colorati, le undici canzoni tentano di esplorare spazi e personaggi del teatro della vita, ricercano in continuazione momenti e passioni attraverso i quali godere la felicità, composta soprattutto di libertà ed amore. Wonder spinge la sua indagine fino al Sudafrica (*Dark'n'Lovely*), ma con grande serenità, sema esibizioni di muscoli e rabbia. Solo con il brano •Skeleton' appare un piccolo inventario degli orrori che popolano il mondo. Le musiche offrono esempi di ballad, di post-funk, pop e gospel. Anche qui gli eccessi sono banditi, cosi come sono evitate le pabbie di ritornelli e incisi. Le melodie da ascoltare fluiscono placide ma senza tregua. I migliori esempi sono «Free», • You unii know-, oltre alle già citate •Darkn'Lovely* e « With each beat of my hearU. Banale risulta invece «Gei it», un motivetto eseguito in coppia con Michael Jackson, il quale restituisce la partecipazione di Wonder all'album «Bad». Francamente certe furberie da sbandierare nei negozi possono essere evitate da personaggi del calibro di Wonder. Il giochetto degli inviti in sala d'incisione per duetti e compariate è talmente inflazionato che profuma solo di tranello. Chi volesse tentare paragoni con il passato di Stevie Wonder ha a disposizione un'antologia f.Essential Stevie Wonder», sempre edita dalla Motown), in cui sono raccolte produzioni dal '62 al 71, fra le annate migliori della musica distillata dall'ammirevole Stefano Meraviglia. Alessandro Rosa Stevie Wonder: .Characters» e -Essential Stevie Wonder», Motown.