Due Friuli in versi
Due Friuli in versi Il dialetto di Bartolini e Giacomini Due Friuli in versi SI può leggere l'anagrafe come si legge un apologo? Nel caso di Elio Bartolini e di Amedeo Giacomini parrebbe di si. I due poeti arrivano all'uso del frlulìano dopo un comune itinerario In lìngua, ma Bartolini è nato a Codroipo e vive a Santa Mar-izza di Vanno. Giacomini è nato a Varmo e vive a Codroipo: un incrocio che solo la circostanza editoriale può ignorare. Quasi contemporaneamente escono i loro ultimi libri poetici, ma la distanza dei due modi espressivi è almeno pari alla divergenza dei percorsi residenziali. Di Bartolini esce l'antologia Sot sere (Sotto sera), introdotta da Mario Chiesa: di Giacomini la raccolta PresumUt Unvidr. presentato da Dante Isella. In tutt'e due c'è il Friuli, il dialetto ricco di echi. 11 comune riscatto di una lingua per poesia. Ma ci sono soprattutto i segni di una diversa contemplazione del mondo. In Bartolini prevale la protesta dell'universo al bivio tra sopravvivenza e distruzione globale, l'offesa perpetrata a cose e per- sone. C'è una tendenza narrativa che forse soltanto nell'ultima parte. (11 canzoniere di un amore finito) si frantuma nelle schegge di un cuore spaccato come una melagrana. E' il punto di maggiore Intersezione tra i due mondi: quello In cui Chiesa riscontra 1 risultati più persuasivi. In Giacomini c'è un più sottile sapore di lingua inventata, che viene da radici arcaiche. PresumUt Unviàr è, come scrìve Isella, lo -splendido canzoniere della senilità presagita». Vive in versi dai suoni sguscianti. in un paesaggio di solitudini notturne e lunari, abitate da gabbiani che vengono da lontananze di pietra, da volpi capricciose e da topolini che parlottano fitto arrotando unghie e denti. Paròlechiave con cour (cuore), gnot (notte), glasse (ghiaccio), timp (tempo), soledàt (solitudine) incatenano questa poesia in trepide desolazioni interiori, in una straziata perfezione di immagini e di suoni, danno voce a disperazioni gravi e disegnano il voltor di strade svuotate: -spiali vèr dal nestri distin», specchio vero del nostro destl- Giovanni Testo no. Elio Bartolini, «Sot sere», Biblioteca Cominiana, 101 pagine, s.i.p. Amedeo Giacomini, «PresumUt Unviàr», Schelwiller, 112 pagine, i2.000 lire.
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