Nella discesa spunta un Cigolla

Nella discesa spunta un Cigolla A Leukerbad successo svizzero con Mahrer e Heinzer, ma un azzurro è terzo Nella discesa spunta un Cigolla Ottavo Mair, nono Sbardellotto - Oggi l'attesissima sfida fra Tomba e Zurbriggen (ieri solo 13°) in Super-G dal nostro Inviato GIORGIO VIGLINO LEUKERBAD— Daniel Mahrer, ventiselenne griglonese, ha vinto ieri la seconda libera di Leukerbad, ma sarebbe più esatto dire che Michael Mair, l'azzurro dominatore sabato, l'ha perduta con un disastroso avvio. Uscito di traverso dal cancellerò, tutto scoordinato e aperto nello .schuss. Iniziale attraversato da una quantità di gobbette, Mair è quasi caduto al cambio di pendenza che immetteva sul primo falsopiano. Al primo cronometraggio installato a un quarto di percorso l'azzurro aveva 1"88 di ritardo. Da quel punto in avanti ha cominciato a recuperare, ed è risalito al traguardo a 1"15, pur continuando a sciare quasi insicuro, condizionato dalla pessima visibilità. L'ottavo posto è sicuramente insoddisfacente per Mair, un po' meno 11 nono per Sbardellotto sempre alle prese con problemi di sci, ma a riequilibrare il risultato assoluto, al di la delle recrì< minazioni, ecco scendere Igor Cigolla, escluso sabato per ragione tecniche, sempre di sci per intenderci, dal' la giornata di gloria del discesismo azzurro. Cigolla ha ventiquattro anni, viene dal' la trentina Val di Fassa, ed è sciatore tecnicamente perfetto, troppo per lasciar correre gli sci magari rinun ciancio a un po' di stile. Ieri ha fatto una gara quasi perfetta, sbagliando un poco soltanto l'entrata alla prima •esse», ed è piombato al traguardo dal lontano numero 32, con il terzo tempo assolti to e un distacco inferiore al mezzo secondo dal vincitore. In un colpo solo si è conquistato la selezione olimpica e il primo gruppo di merito: una carta in più per la squadra azzurra da giocare su una pista tecnica quale quella di Calgary. Nella riscossa svizzera alla bruciante sconfitta di sabato, hanno dato una mano Franz Heinzer (2°), un atleta da sempre destinato al piazzamenti, e l'outsider Gustav Oehrli (5). Manca invece all'appello Pirmln Zurbriggen sconfitto da cinque suoi pari grado, partenti nel primo gruppo, ma confinato al tredicesimo posto dagli inserimenti di molti comprimari che hanno saputo approfittare della buona tenuta della pista. Non sorprende certo il canadese Belczyk (4°), ma assai di più lo svedese Eriksson (6°), il fratellino di¬ ciottenne del già affermato inglese Martin Bell, Graham (10°), lo sconosciuto statunitense Olson (11°) e 11 veterano giapponese Chiba (12°). Zurbriggen poteva addirittura finire fuori del tutto dai punteggi di Coppa, visti 1 distacchi di chi lo segue, e comunque ha sciato male, strappando su molte curve, mai continuo e sciolto In nessuna parte del tracciato. In ombra 11 miglior canadese, Rob Boyd , settimo, che preferisce andature più rapide, sopra 1 cento all'ora, e passaggi acrobatici, spariti i francesi travolti dalle polemiche fra i tecnici. Tragica la crisi degli austriaci che hanno classificato il modesto Huber, un atleta che non andrà al Giochi, al ventiduesimo posto e tutti gli altri più indietro. Questa volta non li ha salvati nemmeno il fuoruscito Glrardelli che ha tagliato 11 traguardo dopo un volo di una quarantina di metri, conciandosi per benino, con ferita sanguinante al gomito e ricovero in ospedale per controllare la situazione: c'è da scommettere però che lo vedremo egualmente quest'oggi. Si chiude il lungo concorso • vallesano con la disputa odierna del secondo SuperG di stagione. Se a Val d'isère venne tracciata una libera frenata per modo di dire (oltre 99 di media, metro più metro meno come la discesa di ieri) qui si sono ignorati addirittura i limiti imposti dal regolamento. Il dislivello sfiora i settecento metri e si percorre per intero la pista della discesa femminile. Partenza con forte pendenza e fondo completamente ghiacciato (la neve è stata portata con gli elicotteri e ghiacciata con tonnellate d'acqua) poi immissione sul tracciato utilizzato in questi giorni con lunghi falsoplani e quindi il ripido finale. Ha tracciato lo svizzero Cavegn, in prestito all'Austria, ma non ha potuto mettere tante curve quante ne avrebbe volute per i suoi Strolz, Mader, Hlnteseer, viste la caratteristiche del pendio. Dopo le ultime brillanti prestazioni dei discesisti la partecipazione azzurra è equamente suddivisa. Da un lato c'è Mair, con Sbardellotto, Ghidoni, Cigolla e Runggaldier. Dall'altro con Albertone Tomba, sono Pramotton abituato alla velocità dopo le due discese disputate dignitosamente in questi giorni, Holzer, Camozzi e Barcella.

Luoghi citati: Austria, Leukerbad