Un rigore gela il Lecce

Un rigore gela il Lecce A Parma il sogno dei pugliesi dura soltanto 50 minuti Un rigore gela il Lecce di GUERRINO CAVALLI PARMA — Il Parma ha battuto di misura 11 Lecce, ma il punteggio non rispecchia l'andamento della partita. Infatti, i padroni di casa hanno avuto parecchie occasioni per aumentare il bottino, ma le punte hanno dimostrato ancora una volta una cronica sterilità. E' stato un incontro a senso unico: il pur quotato Lecce, che nutre ambizioni di promozione, non ha costruito una sola azione d'attacco degna di tale nome. Soprattutto nel primo tempo ha badato a distruggere, impostando il gioco sull'agonismo e sulla fallosità, non sempre ben controllata dall'arbitro. Il portiere del Parma non ha compiuto un solo intervento, tranne l'uscita di pugno su calcio d'angolo al 56'. E pensare che 11 Lecce era partito a spron battuto, dando l'Impressione di voler fare suo U risultato pieno. Ma si è trattato di un fuoco di paglia. Già al 9'. il Parma falliva una ghiotta occasione con TurrinL servito da Oslo; tre minuti dopo era Baiano a esitare al momento del tiro, mentre, al 27'. una pregevole azione Gambaro, Baiano, Oslo metteva Fiorin in condizione di calciare a rete a colpo sicuro, ma il centrocampista aveva una fatale esitazione. In precedenza, 11 Lecce si era reso pericoloso con Petracchl, il cui tiro attraversava tutta la luce della porta, con azione viziata da un vistoso fuorigioco non rilevato dall'arbitro. Marcature rigide, al limite del lecito, nessuna costruzione del gioco a centrocampo, avventurosi lanci in avanti alla ricerca del colpo di fortuna: questa la condotta del Lecce che mostrava, senza mezze misure, di puntare al pareggio. Sembrava che la sua tattica rinunciataria dovesse sortire esito positivo quando l'equilibrio veniva rotto al 50' da un calcio di rigore ineccepibile, concesso dall'arbitro per l'atterramento In area di Zannonl ad opera di Enzo U quale, vistosi superato, non ha trovato di meglio che falciare l'avversario. Lo stesso Zannonl trasformava il tiro dal dischetto. A questo punto il Lecce cambiava necessariamente tattica e si proiettava in avanti con azioni manovrate. Il Parma, però, chiudeva tutti gli spazi ed evitava che gli avversari giungessero In zona tiro, escludendo il colpaccio tentato dal vivace Moriero che, al 68', colpiva la parte superiore della traversa con un tiro dalla lunga distanza. I due allenatori si sbizzarrivano nel tatticismi: quello del Lecce mandava in campo la punta Mastalli al posto del difensore Baroni, quello del Parma sostituiva un opaco Sala, centrocampista, col terzino Pullo. La fisionomia dell'incontro non mutava granché ed erano, anzi, 1 padroni di casa a rendersi più volte pericolosi in contropiede. All'84' l'azione più limpida. Su rovesciamento di fronte, mentre tutto il Lecce era proiettato in attacco, se ne andavano tre giocatori parmensi, a opporsi rimaneva il solo Perrone, ma Oslo ritardava il passaggio allo smarcatisslmo Gambaro e l'azione sfumava.

Persone citate: Baiano, Enzo U, Fiorin, Gambaro, Mastalli, Moriero, Perrone

Luoghi citati: Baiano, Lecce, Oslo, Parma