Tomba polverizza gli austriaci

Tomba polverizza gli austriaci Il bolognese domina nello slalom lasciando gli avversari ad oltre due secondi Tomba polverizza gli austriaci Sulle nevi di Bad Kleinkirchheim, l'elvetico Zurbriggen, rivale di Alberto nella Coppa del mondo, esce di pista e non conquista punti dal nostro Inviato GIORGIO VIGLINO BAD KLEINKIRCHHEIM — E' uno slalom di concezione quasi un po' antica. Tracciato nella parte terminale della discesa eredita da quella non la parte più ripida, ma un piano, un muretto di ottanta metri, poi un lungo diagonale e lo schuss d'arrivo anch'esso con doppia pendenza. Per tutta la notte hanno Innaffiato con gli idranti e la temperatura sotto lo zero ha fatto il resto. Il fondo è duro come marmo e non perdona 11 minimo errore appena si arriva sul pochi tratti pendenti. Un tempo sarebbe stato un tracciato ostico agli italiani, ma da quando c'è Tomba, anche il Tomba non vincente dell'anno scorso, 1 pendii morbidi hanno terminato d'essere odiati. I problemi però vengono per tutti, e proprio nel breve ripido finale, dove 11 nostro tecnico Pietrogiovanna ha piazzato due angoli. Chi non esce al primo esce al secondo, fra gU eliminati che portano i nomi celebri di OirardelU, Koehlblchler, Nierlich, Frommelt, Petrovic. Salta anche Mader ma cerca la combinata e risale come nelle gare aziendali. Più in alto è uscito Stenmark, rara onestà di professionista, che s'è fermato dopo un'inforcata sul piano che nessuno aveva notato. Ritorna alla mente Zurbriggen a Kranlska Gora, ma poi subito il poverino inforca sul piatto, si ferma, torna indietro per una prima manche disastrosa a tredici secondi dal vincitore, ma soprattutto lontanissima dai suoi rivali di combinata. Si annuncia una brutta giornata per il campione elvetico, mentre è splendente per Tomba che parte con il numero dieci, è primo all'intermedio, e poi con progressione costante primissimo al traguardo. Là dove Ostrein, il vincitore di Lienz, è passato da contorsionista, l'azzur- ro è filato via in attacco, senza la minima derapata e al traguardo c'è un secondo appena limato. Dopo si infilerà tra i due Stangassinger, pur sempre a sette decimi. Degli altri azzurri, assenti Eriacher e Tonazzi che puntano ormai solo sul gigante, escono Cerosa e Giovanni Moro (settimo intertempo a soli 36/100 da Tomba), arriva bene Crigis (10°), discretamente Ladstaetter (19°), tragicamente Toetsch (24°). E' un vero peccato che Pramotton non abbia reazione all'imbocco dell'ultimo ripido perché una porta prima di uscire era nettamente secondo. La seconda manche è il contrario esatto della prima, tutta a girare anche nel tratto meno In pendenza. Ci vuole parecchio per capirlo e le prime discese sacrificano 1 poveretti capitati a far da cavie. Qualcuno fra i bravi salta fuori (KrizaJ), altri pagano In secondi il sedere appoggiato per terra (Origis che finirà 12°). Poi 1 tempi si stabilizzano, Strolz con il quinto posto finale conquista largamente la combinata, mentre Benedlk si autoesclude facendo peggio dell'altro giovanissimo slavo Zan, e Nilsson vola via in vista del traguardo. Per il successo restano i due austrìaci e Tomba. Loro sono bravi, non sbagliano affatto, ma l'azzurro è bravissimo. Decide di correre in attacco tanto per non lasciare nulla al caso e cosi passa in vantaggio al primo raffronto cronometrico. Poi non si accontenta, aumenta il ritmo, improvvisa un passo spinta nel micidiale angolo che aveva fermato Origis e piomba al traguardo con un secondo e mezzo di margine sull'avversario più vicino. In totale saranno oltre due secondi per i compagni di podio, quasi tre per quelli fuori con crescita verticale per i seguenti. In Coppa il distacco rìsale a 30 punti, oltre quello recuperabile in una sola gara.

Luoghi citati: Bad Kleinkirchheim, Kranlska Gora