Barbarossa ha già vinto Sanremo? di Stefania Miretti

Barbarossa ha già vinto Sanremo? Dietro le quinte del Festival della canzone che si apre il 24 febbraio Barbarossa ha già vinto Sanremo? C'è chi dà ormai per scontato il successo del giovane cantautore che rappresenta la migliore sintesi fra tradizione e rinnovamento Concorrenti di professione ed eterni debuttanti, voltafaccia e ritorni di fiamma, per una manifestazione che ritiene d'avere, nei confronti del proprio pubblico, il dovere morale di celebrare se stessa. Ma il trentottesimo Festival di Sanremo si prepara anche a muovere qualche passo in avanti, con cautela, verso un progressivo avvicinamento tra la canzone colta e la canzonetta commerciale. Candidandosi cosi a diventare spettacolo per tutti, soprattutto spettacolo. Il dopo Cementano. Anche il Festival della Canzone, che è ormai un appuntamento televisivo prima che discografico, una questione di audience più che di canzoni, avrà il suo birichino in diretta, il fremito della trasgressione istituzionalizzata, la certezza dell'imprevedibile assicurata dalla presenza, per tutte e quattro le serate, di Beppe Orlilo (che però, a differenza di Celentano. imprevedibile lo è davvero). Esiliato dalla televisione pubblica per via del monologo sul socialisti, il comico genovese dovrebbe affiancare Christian De Sica e Gabriella (o Anna?) Carlucci. garantendo, in qualche modo, un prolungamento dell'.effetto Fantastico.. E il festivalone. per conservare lo smalto riconquistato dopo anni di seml-clandestihità, ha più che mai bisogno di proporsi come spettacolo «non di sola musica.. Anche perchè siamo reduci da una grande ubriacatura di musica leggera e di rock, e in televisione c'è sempre, su qualche canale, a qualunque ora, qualcuno che canta. Cinquantotto canzoni. Scaduti i termini per la presentazione delle canzoni (18 ■ big., 40 -debuttanti., secondo criteri che sono, come sempre, piuttosto arbitrari, e che i cantanti regolarmente contestano e altrettanto regolarmente finiscono per accettare), Il conto alla rovescia è ufficialmente cominciato: il Fe¬ stival di Sanremo, che quest'anno si terrà dal 24 al 28 febbraio, ha messo in moto la sua complessa macchina organizzativa, le case discografiche stanno ultimando i loro giochi di scuderia, l'elenco di massima degli ospiti stranieri, che si esibiranno a tarda notte, è pronto. Ma, più delle indiscrezioni sui partecipanti a questa trentottesima kermesse canora, ciò che sembra contare veramente è l'accordo tra la Rai e il Comune di Sanremo — un nuovo incontro è previsto per domani mattina — per la concessione in esclusiva delle riprese, che la televisione pubblica vorrebbe assicurarsi per i prossimi cinque anni. I soliti noti. Poche le novità per quanto riguarda la gara tra i cosiddetti «big»: rivedremo i soliti noti come i Ricchi e Poveri, Toto Cutugno, Marcella, Al Bano e Romina: ci saranno i Matia Bazar. Fausto Leali. Luca Barbarossa. Anna Oxa, Fiorella Mannoia, Michele Zarrillo promosso di categoria. Loredana Berte, Grazie De Michele, e ancora Bonocore, Callfano, 8cialpi. Aida Cooper. Ci saranno, come sempre, fughe e nuovi ingressi dettati da precise regole di mercato: fuori Enrico Ruggeri, che ha allargato anche grazie a Sanremo la sua popolarità, e ora deve stare attento a non rischiare l'effetto «boomerang., dentro Pierangelo Bertoli, cantautore militante di vecchia scuola, un tempo malvisto in Rai — forse per il timore che presentandosi sulla sedia a rotelle, per di più a «muso duro», rattristasse il pubblico —. oggi impegnato a conquistare il vasto pubblico delle famiglie. Bertoli aveva già debuttato all'ultimo «disco per l'estate., quando sullo stesso palcoscenico si erano alternati, ed era una novità, numerosi cantautori. «Sono cambiati i tempi — aveva detto Bertoli — ed è passato un certo moralismo tipico degli anni passati, quando pareva assurdo che un cantautore, per di più socialmente impegnato, prendesse parte a manifestazioni di questo tipo-. E quest'anno al teatro Ariston potrebbe esserci, oltre a Bertoli, anche Ron, che proprio a Sanremo aveva debuttato quando si chiamava ancora Rosalino Cellamare. prima d'avventurarsi al seguito di Dalla e De Qregori. Francesco Nuti e Massimo Ranieri. Le sorprese? Lo schema è sempre quello, tradizione e trasgressione. Cosi ci sarà una canzone scritta e Interpretata dal' l'attore Francesco Nuti, che sarà presentata in concorso, come era accaduto per il clarinetto di Arbore, ma an che il ritorno di Massimo Ranieri, oggi stimato teatrante. Vincenti e piazzati? C'è chi pensa che Luca Barbarossa abbia già vinto in partenza. E si tratta di una candidatura anche simboli ca: il giovane cantautore romano rappresenta forse la migliore sintesi possibile a Sanremo, tra tradizione e rinnovamento, tra 1 gusti dei genitori e quelli dei figli. I discografici. Mentre i cantanti sono quasi tutti in sala d'incisione, le case discografiche sembrano prepararsi all'appuntamento con moderato entusiasmo. •Per la discografia — commenta Simonetta Biagioni della Cgd — Sanremo comincia a contare un po' di meno. Un esempio? Il disco singolo di 'Si può dare di più', la canzone che ha vinto l'anno scorso, non ci ha fatto guadagnare quanto si pensa. Il Festival "vende'per la Rai e per l'organizzazione, tuttalpiù il cantante che vince terrà una buona tournée e in quel caso farà guadagnare l'impresario-. Più ottimista Paola Pascono della Cbs: «Certo che Sanremo fa vendere t dischi, il singolo che concorre trascina tutto l'album...Il problema, casomai, è che i big in concorso sono sempre gli stessi, e c'è il rischio che il pubblico finisca per stancarsi Ribalta importante, invece, per gli ospiti stranieri, il Festival è considerato una buona piattaforma di lancio per gli artisti che intendono tenere una tournée in Italia. Cosi, i nomi degli ospiti diventano sempre più importanti di quelli degli italiani in concorso, che un po' protestano. «Afa forse si abitueranno — commentano alla Virgin — e capiranno che se sale l'audicence, finiscono per guadagnarci anche loro-. Gli ospiti stranieri. Anche quest'anno Sanremo vuole per sè il pubblico dei ragazzi, e propone, sia pure a tarda notte, molto rock. Tra gli ospiti stranieri dovrebbero esserci Rod Stewart, gli A-Ha. i Manhattan Transfer, Joe Cocker, Little Steven, Witney Huston, Suzanne Vega, Patsy Kensit, Terence Trent D'Arby, Belinda Carlise, Bryan Ferry. Ma si fa anche il nome di Paul Me Cartney. A presentare 11 «controfestival, sarà di nuovo Carlo Massarini: -Avrò un po'più di spazio, rispetto alla scorsa edizione, ma non molto — anticipa — La terza sera dovremmo andare in onda prima del talk-show, e poi saremo come sempre confinati dopo la mezzanotte, quando il grosso pubblico è già andato a dormire-. Stefania Miretti Fausto Leali Marcella Bella Pierangelo Bertoli Anna Oxa Luca Barbarossa Luca Barbarossa Rd S Rod Stewart Fiorella Mannoia Terence Trent D'Arbv mpq Paul McCartnev