Guerra aperta a Genova contro chimica e petrolio di Guido Coppini

Guerra aperta a Genova contro chimica e petrolio Nelle battaglie contro l'inquinamento industriale si scontrano due esigenze contrapposte: ambiente e occupazione Guerra aperta a Genova contro chimica e petrolio Un comitato a Pegli si batte per far spostare fuori città gli impianti pericolosi GENOVA — Stasera circa 300 persone che fanno capo a •Multedo 1930.. una specie di comitato di salute pubblica, tornano a riunirsi per discutere sulla pericolosità del polo petrolifero e degli stabilimenti chimici. 1930 è un numero emblematico: ricorda il periodo in cui Pegli (e Multedo che ne è una propaggine) era luogo di bagni in un mare pulito. •Tornare a quei tempi è impossibile, né lo chiediamo; ma vogliamo che depositi e raffinerie scelgano altre destinazioni o, se rimangano, vengano adottate rigorose misure di sicurezza*, dice Vito Olivieri, presidente di un'associazione per la difesa di Pegli. La polemica riesplode ora che è stata depositata la perizia sulla sciagura della Carmagnani (15 maggio scorso, serbatoi incendiati, 4 morti), un'azienda chimica con 80 dipendenti. «Con serbatoi ad un passo dalle abitazioni*, insiste Vito Olivieri, -con la gente che da anni vive nella paura*. La perìzia, redatta dai tecnici Giorgio Delbene e Adriano Riverberi, afferma che due dei tre serbatoi esplosi non rispondevano ai requisiti di legge per quanto riguarda le misure di sicurezza; ci sarebbe stata anche una mancanza di sistemi per impedire la propagazione di incendi nei contenitori di metanolo, una delle sostanze lavorate dalla Carmagnani. Di qui una critica a chi concesse le autorizzazioni • «per l'utilizzo di serbatoi destinati al contenimento di li¬ quidi di categoria A*, ai quali il metanolo appartiene. La perizia, ordinata dal sostituto procuratore Maria Rosaria D'Angelo, rileva ancora carenze nella manutenzione (•Specie per quanto riguarda l'elettricità statica*) e afferma che il sinistro fu dovuto ad una scintilla. Osservano ancora 1 periti che non venne eseguito il controllo sull'osservanza delle prescrizioni. Sarebbero stati rilasciati nulla osta senza prima effettuare i necessari accertamenti; sarebbe risultato incompleto, e pertanto insufficiente, l'Impianto per il rile¬ vamento delle miscele Infiammabili e la ventilazione nelle zone di ristagno del vapori. Dubbi sulla regolarità del sistemi di sicurezza furono avanzati subito dopo l'esplosione dalla magistratura, che inviò comunicazioni giudiziarie (per disastro colposo, omicidio colposo, lesioni gravi) al presidente dello stabilimento, Emilio Carmagnani, e al figlio Attilio, direttore tecnico. Dirà il giudice se il disastro poteva essere evitato, o quanto meno limitato nelle sue conseguenze. Dopo 11 disastro la Carmagnani ha fermato la sua attività, E si è riaperto un conflitto tipico del nostri giorni e che da tempo coinvolge anche la Stopparli di Cogoleto: difesa dei lavori anche a costo di Inquinamenti e di perìcolo per le popolazioni interessate? Per la Carmagnani una soluzione è stata proposta: trasferimento nell'area portuale di Calata Canzio. cioè lontano da abitazioni, e in tempi brevi dislocazione in un'area più idonea. Torna la tensione a Pegli, anche perché si riparla della petroliera giapponese Hakuyo Maru. incendiata 11 12 luglio 1981 a causa di un fulmine che colpi la nave, al porto petroli di Multedo, mentre si stavano effettuando operazioni di zavorramento. Sette i morti. A Pegli, la gente, terrorizzata, abbandonò le case. In un primo tempo l'ufficio istruzione del tribù naie di Genova aveva prosciolto gli imputati (il comandante Isao Ayoana e 11 capo-banchina Piero Costa) sostenendo che si era tratta to di un evento imprevedibile. Ora i due sono stati rin viati a giudizio per disastro colposo e omicidio colposo «Le condizioni del tempo — sostiene la Corte d'appello — non consentivano lo zavorramento, proibito in caso di temporali*. Ora si è aggiunta la decisione, presa qualche settimana fa, di de molire l'impianto di gas propano liquido installato, nella stessa zona, dal petroliere Riccardo Garrone. Fra Pegli, la chimica e il petrolio, è guerra aperta. Guido Coppini

Luoghi citati: Cogoleto, Genova, Pegli