Vinto dallo sconforto ha cercato di uccidersi

Vinto dallo sconforto ha cercato di uccidersi Chiarito il mistero sul meccanico ferito a Settimo Vinto dallo sconforto ha cercato di uccidersi L'ufficiale giudiziario gli aveva sequestrato le attrezzature Giuseppe Russo, il meccanico di 44 anni che sabato a Settimo, in un momento di disperazione, si è sparato un colpo di pistola al torace, dopo l'operazione chirurgica avvenuta alle Molinette, è stato giudicato dai medici fuori pericolo: la prognosi è di 20 giorni. L'intervento, eseguito ieri mattina, si era reso necessario per estrarre il proiettile che, penetrando dal basso verso l'alto, si era fermato all'altezza del collo senza ledere organi vitali. Il fatto era avvenuto'verso le 13 nella officina di proprietà del Russo, via Leinl 37. L'uomo — abitante a Brandizzo, in via Monte Santo 43, con moglie, tre figli (una figlia proprio ieri festeggiava 1 19 anni) — si era sparato dopo che in mattinata un ufficiale giudiziario aveva posto sotto sequestro alcune attrezzature del suo garage. La traiettoria dello sparo e l'arma con il numero di matrìcola abraso, avevano insospettito i carabinieri che non credendo alla versione del ferito avevano perquisito i locali e portato poi in caserma i due figli per interrogarli fino a tarda ora. Un tentativo per chiarire la vicenda visto che esistevano molte perplessità sulle dichiarazioni fatte, fra l'altro in stato confusionale, dal mancato suicida prima di essere ricoverato alle Molinette. Particolari importanti nelle indagini e fra questi il sospetto che alla base del ferimento ci fossero motivi diversi. Resta, infatti, ancora da spiegare come l'uomo si sia procurato la calibro 6,35, un'arma non denunciata a cui qualcuno ha limato il numero di matricola. Proprio per questo motivo il'Russo è in stato d'arresto per detenzione abusiva dì pistola e proiettili; rischia un'ulteriore denuncia per ricettazione. Alla stazione dei carabinieri di Settimo stanno ricostruendo, per fugare i dubbi sull'episodio, gli attimi che hanno preceduto lo sparo. Ma i figli Vincenzo, 21 anni, e Roberto di 18. che lavorano nell'azienda del padre, ed erano presenti nel momento in cui il genitore ha tentato di togliersi la vita, scartano altre ipotesi. Ribadiscono la versione fornita fin dal primo momento agli inquirenti: .Dopo avere ricevuto la visita dell'ufficiale giudiziario, nostro padre è stato vinto dallo sconforto*. Già in passato l'uomo era stato afflitto da disturbi di origine psichica.

Persone citate: Giuseppe Russo, Russo

Luoghi citati: Brandizzo