Peters: «Carnevale» in stile Broadway

Peters: «Carnevale» in stile Broadway Parla il coreografo newyorkése dèi varietà della Fenech (stasera su Rafano) Peters: «Carnevale» in stile Broadway Ha lavorato con Michael Jackson, Diana Ross, Billy Joel e Liònell Ritchie - Dice: «La mia danza è energia» Per la puntata di oggi ha preparato un balletto di sapore latino: «From flamenco to tango» - Nei suoi programmi: un film con Yves Montand e un musical - Nei suoi sogni: uno spettacolo all'Arena di Verona ROMA — Michael Jackson, talento naturale nella danza, lo ha travolto con la sua carica di vitalità ed entusiasmo quasi infantili; Diana Ross lo ha supplicato di evitare, durante le esercitazioni in sala prove, l'uso di specchi imbarazzanti; Billy Joel, impacciato fino alla paralisi, ha cominciato a muovere i primi passi di danza dopo una specie di training psicologico durato vari giorni; Lionel Ritchie, 11 preferito, ha sposato con intelligente partecipazione, le sue idee sul ballo. Nella carriera di Michael Peters, 11 coreografo dello show «Carnevale», le collaborazioni importanti non si contano; i traguardi professionali sono notevoli; gli obiettivi ambiziosi. Educato alla scuola newyorkese del film Saranno famosi, l'High School of Performing Arts, Peters, che ha iniziato da molto piccolo le lezioni di ginnastica ritmica e ha imparato molto bene soprattutto le tecniche di danza di Martha Graham, ha portato nel •Carnevale» di Edwige Fenech una ventata di danza in puro stile Broadway, con le file di ballerini che si muovono all'unisono, compatte come un corpo unico, 1 passi aggressi' vi, molta recitazione nel movimenti, negli sguardi, nelle espressioni danzate. 'La dama italiana è fortemente influenzata dall'impostazione classica e per questo motivo rischia di essere un po' ripetitiva. A "Carnevale comunque mi trovo bene, anche se i ritmi di lavoro sono molto diversi da quelli a cui sono abituato negli Stati Uniti e anche se l'ostacolo della lìngua crea spesso dei problemi di comunicazione*. Con Michael Jackson protagonista, Peters ha realizzato le coreografie del mitico Thriller e di Beat it; per Diana Ross ha lavorato nella . preparazione del video Pieces of ice e del concerto di Central Park; per BÙly Joel ha inventato le coreografie di Uptown girl e con Lionel Ritchie ha vissuto una lunga e idilliaca collaborazione: da Say you, say me a Hello, da Running uHih the night a Dancing on the ceilìng. «Le caratteristiche:; della mia dama possono essere condensate in una sola parola: energia. Non crèdo alle suddivisioni drastiche fra i generi, penso che oggi in tutte le arti esista molta interazione. Jo stesso riconosco di essere influenzato dai diversi modi di fare ■coreografia, compreso lo stile classico. Non si può essere monolitici: ogni spettaccolo fornisce spttntì e idee che vanno poi rielaborati: Peters, che " unisce alla danza molti ' altri interessi come cantare, scrivere, nuotare, camminare, ha preparato per l'ultima puntata di «Carnevale», K coreografie ispirate alla tradizione folklore tica italiana: un'insalata di minuetti e tarantelle reinterpretati in chiave ■ modera dance». Nella sesta puntata ci sarà un numero costruito per i quattro ballerini americani che Peters ha portato con sé dagli States, mentre per stasera è già pronta una coreografia di sapore latino, intitolata From flamenco to tango. Nei programmi di Michael Peters c'è un musical a Broadway di cui sarà regista e coreografo e un film con Yves Montand di cui firmerà la parte danzata (la regia è di Jacques Demy). E poi un desiderio: «Mi piacerebbe moltissimo fare uno spettacolo tutto dal vivo, in una cornice particolare, magari l'Arena di Verona, che ho visto per la prima volta l'estate scorsa e mi ha colpito moltissimo'.. f. c.

Luoghi citati: Roma, Stati Uniti, Verona