Bolzano rìschio di babele nei protessi di Giuliano Marchesini

Bolzano, rischio di babele nei processi Polemiche dopo raccordo tra governo e Svp sul «monolinguismo imperfetto» Bolzano, rischio di babele nei processi Nella stessa udienza sì potrà parlare in italiano e tedesco - Avvocati e giudici: «Non siamo stati neanche interpellati» - Fortemente delusi i ladini: si sono dimenticati dì noi DAL NOSTRO INVIATO BOLZANO — Un cittadino di Bolzano di lingua tedesca siede sul banco degli imputati. Ha l'aria un poco smarrita, n processo si celebra in italiano. A parte l'interrogatorio, durante il quale può essere assistito da un interprete, il sudtirolese forse si perde* qualcosa del dibattito che conduce alla sentenza. Nel futuro dell'Alto Adige non dovrebbe essere più cosi, n recente accordo tra il ministro per le Regioni e la delegazione della SUdtiroler Volltspartei, sulla norma di attuazione dello statuto di autonomia che riguarda l'uso della lingua tedesca nelle aule giudiziarie, dovrebbe togliere il sudtirolese dal disagio, salva restando la facoltà per l'accusato di scegliersi un avvocato di fiducia che parli italiano e affidi al cancelliere la verbalizzazione dei suoi interventi in tedesco. Il «monolinguismo imperfetto., formula adottata per il compromesso tra le esl genze prospettate dalla Volltspartei e il diritto alla difesa, dovrebbe consentire di andare verso una giustizia migliore in provincia di Bolzano, e in sostanza spingere verso una convivenza meno complicata in Alto Adige, verso la chiusura del «pacchetto, per l'autonomia. Ma non è per tutti, questa che si presenta come un'opera di «conciliazione.. Dagli accordi romani sembrano per ora «tagliati fuori, i ladini, che compongono il terzo gruppo della popolazione altoatesina e hanno sofferto a lungo di emarginazione nella vertenza per l'autonomia. Cosi Hugo Valentin, assessore provinciale alla Scuola e alla Cultura delle località ladine, ha scritto una lettera al ministro per le Regioni manifestando il suo rammarico .per il fatto che non si voglia ammettere l'uso detta lingua ladina nei rapporti con la pubblica amministrazione nella maniera richiesta.. .Protesto decisamente — scrive ancora Valentin — contro l'esclusione detta lingua ladina dagli esami scritti, contro il diniego della possibilità di scelta fra le lingue italiana e tedesca da¬ vanti atta magistratura. Un altro scoglio anche per Silvius Magnago, presidente della Volkspartel. che deve tener conto della profonda delusione dei ladini, l'etnia più antica dell'arco alpino. Intanto si valuta la portata dei risultati degli incontri di Roma sulle ultime questioni del «pacchetto- per l'Alto Adige. Cambierà qualcosa nella vita di questa tormentata provincia? Non vi è dubbio che il superamento del problema sull'uso della lingua tedesca nelle aule giudiziarie sia una delle premesse essenziali per la «chiusura». Ma cosa pensano, dall'una e dall'altra parte, del «monolinguismo imperfetto.? Sentiamo l'avvocato Martin Menghin, di lingua tedesca. Prima di tutto. Menghin si lamenta: •Noi, come categoria, non siamo mai stati interpellati su questa faccenda. C'è stato, comunque, chi s'è dato da fare: in particolare, si sono impegnati molto i colleghi italiani, che hanno voluto a tutti i costi evitare l'istituzione di un processo monolingue assoluto. Ma cosi. come si prospetta adesso la norma, non è proprio tutto chiaro, lo, per esempio, non ho capito bene una cosa, e non so se l'abbiano capita i politici: il difensore di lingua italiana che assista un imputato tedesco che cosa fa, se non comprende perfettamente l'interrogatorio che si svolga in tedesco? Stia a vedere che in un caso come questo ci vogliono due avvocati.. Per Martin Menghin, insomma, una specie di rompicapo. .Francamente, io ho dette grosse riserve, e sono curioso di vedere come tutto funzionerà, alla fine. Se poi parliamo di questo accordo dal punto di vista etnico, dico che potrebbe avere un'influenza positiva sulla convivenza in Alto Adige. Ma non aspettiamoci grandi progressi in breve tempo.. Per Gianfranco Fedele, avvocato di lingua italiana, l'Intesa di Roma «é sicuramente un passo avanti, rispetto all'atteggiamento della Volkspartel, la quale pretendeva che la lingua italiana venisse addirittura vietata nei processi a carico di sudtirolesi. Adesso, però, si tratta di vedere se è un progresso reale o apparente. Perché, naturalmente, bisogna che il difensore di lingua italiana sia In grado di seguire il processo senza problemi.. E ora ascoltiamo Kuno Tarfusser. sostituto procuratore della Repubblica, di lingua tedesca. Si lamenta anche lui. .Noi. come al solito, non sappiamo niente. Questo è un accordo fra un partito e il governo, ma non so cosa diranno gli altri partiti. Comunque, se questa, norma passa, certamente cambia qualcosa, ma non credo a favore della celerità del processo.. Non sono i soli problemi che si presentano all'Alto Adige che pare avviarsi alla fase del dopo-pacchetto. Quella che molti considerano una svolta politica trova nella popolazione altoatesina interrogativi sul passaggio dalla teoria alla pratica. Ma 11 fatto che si stia per attravert ire questo «ponte. dovrebbe essere anche una speranza. Giuliano Marchesini

Persone citate: Gianfranco Fedele, Hugo Valentin, Kuno Tarfusser, Martin Menghin, Silvius Magnago

Luoghi citati: Bolzano, Roma