Prestili d'onore a studenti sardi

Prestiti d'onore a studenti sardi Proposta di legge in Regione Prestiti d'onore a studenti sardi La media dell'otto nelle superiori o un buon libretto universitario saranno «titoli di credito» . DAL NOSTRO COWOSPONDENTE CAGLIARI — Una pagella a suon di 8 o un libretto universitario d'eccellenza diventeranno forse veri e propri titoli di credito per gli studenti sardi che appartengono a famiglie di modeste condizioni economiche. Senza prestare alcuna garanzia, se verrà trasformato In legge un progetto presentato alla Regione, centinaia di giovani potranno ottenere ogni 12 mesi «prestiti d'onore . fino a 1Q milioni per proseguire senza affanni gli studi. Cinque anni dopo aver ottenuto la laurea, inizieranno a restituire, senza alcun aggravio di Interessi, la somma ottenuta dall'amministrazione regionale. La proposta di legge è stata presentata dai consiglieri Elia Man-acini e Tullio Aresti, esponenti del partito sardo d'azione, schieramento che esprime anche il presidente della Regione. .Spulciando i provvedimenti decisi in questi ultimi anni a favore degli studenti — spiega Marraccini — mi sono reso conto che sono state pi eviste agevolazioni solo per gli universitari. Nessuno ha mai pensato agli allievi dette superiori, né ha riflettuto sul fatto che tanti ragazzi assai dotati sul piano dell'intelligenza rischiano di perdersi per strada alla fine detta scuola dell'obbligo perché le famiglie non hanno i mezzi per consentire loro di proseguire gli studi.. Ha preso forma cosi il progetto, dieci articoli, dei «prestiti sulla parola»: prevede per gli studenti, •stabilmente residenti in Sardegna, che abbiano conseguito il diploma di scuola media inferiore o superiore con una media di almeno 8/10 (con voto minimo 7) e che appartengano a famiglie non agiate, un prestito fino a 10 milioni per ogni successivo anno scolastico di frequenza.. Per gli universitari è richiesta una media del 27, con vóto minimo non inferiore al 25. Se il profitto degli studenti resterà nei limiti fissati, 1 giovani potranno continuare ad incassare la borsa fino al giorno della laurea, sempre che il reddito della loro famiglia resti al di sotto dei 18 milioni. • Cinque anni dopo la laurea, quando è presumibile che ormai si sia inserito nel mondo del lavoro — continua Elia Marraccini — lo studente inizierà a rimborsare la somma ottenuta, con rate annuali identiche a quelle del prestito. Nel frattempo, una polizza assicurativa garantirà all'amministrazione il recupero del credito e in caso di insolvenza. Lo studente non dovrà in ogni caso pagare interessi.. Corrado Grandesso

Persone citate: Corrado Grandesso, Elia Man-acini, Elia Marraccini, Tullio Aresti

Luoghi citati: Cagliari, Sardegna