I velluti del sarto di Raissa hanno conquistato Parigi

I velluti del sarto di Raissa hanno conquistato Parigi Il più grande stilista russo alle sfilate per la donna Primavera-Estate I velluti del sarto di Raissa hanno conquistato Parigi Slava Zaitsev dirìge a Mosca la Casa della moda: nove piani, seicento addetti PARIGI — Un lussureggiante splendore, un'enfasi colorata di ricami è la fiorita consegna della donna Primavera-estate 1988. che l'Alta Moda parigina idealizza in delicati tessuti In tinte squisite per zone e atmosfere distanti dal nostro mondo convulso ed inquinato. Ad un passo dal bicentenario .della Rivoluzione francese, spartiacque fra ricamati gilet e gusto inglese, la moda celebra le grazie settecentesche, pizzi, jabots, fiori. La linea è corta, ma cambiata: dal giro di vita sottile non si espande una falda volteggiante, ma discende una precisa carezza sui fianchi rotondi e Jean Louis Scherrer nei suoi esili tailleur in giallo pallido, in lilla, in bianco cremoso, la esprime nell'identico plissé dei polsini, in convinto omaggio a Fragonard. Rispuntano i pantaloni da Scherrer. morbidi, flessuosi, la ricchezza del tessuto dolce proiettata sul davanti. In crèpe di seta grigio, blu, bianco, vogliono bluse lussuose in satin, in pizzo Chantilly, il merletto che disegna fiori bianchi, garofani, efflorescenze di tiglio e intanto le giacche, corte o allungate, in lana Principe di Galles grigio e viola Parma, beige e lilla, blu e bianco accolgono fiori ricamati nei risvolti, negli orli, violette di seta ornano le martingale. E' l'accento floreale, la suggestione delle pastorellerie alla Trianon, a coinvolgere nella preziosa collezione di Jean Louis Scherrer femminilizzatissìmi pantaloni, bluse cesellate da plissé gioiello e le gonne in seta fiorita, ghirlande di altri fiori ritagliati e applicati; non c'è soluzione di continuità fra una giacca in satin duchesse verde prato sull'abito in seta stampato dì marghe rite violette e le gonne a corolla formate'di lanceolati petali sovrapposti, nella luce diversa dell'organza e del satin: e il corsetto che serra là blusa è come un quadro dipinto dall'ago, bianche nu vole romantiche su un'aiuo la di fiori vivaci. E' stata Letizia, la figlia di Scherrer, la timida e corrucciata vedette della sua più tenera collezione e l'ha chiù sa indossando labito da sposa: un tight perfettamente bianco, gllet in organza e guipure. Letizia ha sfilato quasi sempre in pantaloni. Ha l'allergia che da Balmain rivela Eric Mortensen per la gonna corta? Da Balmain lo short regna in una galleria di bermuda, che nulla hanno di sportivo o dì mascolino, anzi. Al secondo giorno di collezioni non solo si profila l'immagine d'una donna incline ad estenuate femminilizzazionì. ma anche dotata di segrete fonti di calore per sopperire alla pressoché totale indifferenza dei couturiers, non si dice per mantelli antibrezza marzolina, ma giacconi da sera d'aprile. 1 bermuda, dunque, maxitagliati in jersey, drappeggiali, pronti a divenire abitotuta, a formare tailleur in Principe di Galles, volant bianchi da suonatore argentino, alle maniche, a ricomparire in ottoman sotto una giacca in guipure. I più belli: in bianco, le giacche tutte nervature, anche orizzontali I come l'omino' Michel in; e nell'abito da ragazzino vestito alla marinara, naturalmente in blu scuro, un doppio giro di passamaneria bianca al fondo del corto bermuda e al gran collo rovesciato all'lndietro. Da portare con immenso, quasi verticale cappello di paglia blu e bianco. Un'altra cintura convertita dal ricamo in un paesaggio campestre per chiudere alla vita una grande gonna in piqué giallo, ha riportato in scena il ricamo da Dior, che posa medaglioni fioriti, vivacissimi sulle maniche dei suoi tailleur di cotone, colore pastello, minuti, il fianco in vista e impreziositi dalle bluse in merletto, in chiffon, appena un giro di volant intorno alle braccia nude. ' Un invisibile corsetto di pinces assottiglia al massimo la vita nelle giacchette dei tailleur in fil a. fil grigio pagliettato d'un inafferrabile filo argenteo, in shantung a righe blu e bianco: un fiocco posato piatto sul dorso fa svettare le gonne cortissime, per nulla godè, per nulla a o i a e a o , , e , l i n i a i e o g a e, a oscillanti, come sulla testa micro cappellini da cotillonmagiostrine e clochette. Il clou della giornata sdeve a Madame Carven, che al Teatro Marigny ha realizzato il tutto esaurito da stilista di punta, facendo precedere la propria sfilata da quella del numero' uno desarti sovietici. Slava ZaitsevMadame Carven l'aveva conosciuto a Mosca, quando vsi recò per presentare l suodolci modelli da signora in pastello ed è stata la madrina del suo debutto parigino.Felice, in casacca verdepantaloni chiari, Zaitsevche da sei anni dirige a Mosca la Casa della moda, nove piani, seicento addetti ed ha come cliente la raffinata Raissa, ha salutato il pubblico a braccia alzate, sullo sfondo della prima apparizione di candidi mantelliampi, a volants bassi, con pannelli a tunica, la cosa più bella della sua breve collezione, tailleur neri, abiti nercon il colio bianco da commessa distinta o vedova tranquilla. Lucia Sollazzo Parigi. Un modello di Yves Saint Laurent, ispirato al cubismo, presentato alle sfilate (Ansa-Afp) id ll'bit d i tiillti ll tt 1

Persone citate: Eric Mortensen, Jean Louis Scherrer, Lucia Sollazzo, Raissa, Scherrer, Slava Zaitsev

Luoghi citati: Galles, Mosca, Parigi, Parma