«L'aereo è bloccato? Prendete il treno» di Ruggero Conteduca

«L'aereo è bloccato? Prendete il treno» Il pretore spiega perché ha assolto i Cobas Alitalia: non è servizio essenziale «L'aereo è bloccato? Prendete il treno» ROMA — «Il trasporto aereo non è un servizio pubblico essenziale. Le esigenze che esso deve soddisfare possono essere attuate anche con altri mezzi: il treno o l'automobile». Con questo singolare principio, il presidente della sesta sezione penale del tribunale di Roma, Antonino Stipo, ha assolto nei giorni scorsi diciotto dipendenti dell'Alitalia che un anno fa. in barba al codice di autoregolamentazione, avevano attuato uno sciopero improvviso mettendo in crisi l'attività della compagnia di bandiera. La sentenza, specie in un perìodo in cui sia gli aerei sia i treni funzionano a singhiozzo, è di quelle destinate a far discutere. I trasporti sono nel caos? «La colpa è del legislatore — risponde il giudice —. Finché il diritto di sciopero non sarà regolato con legge, la magistratura assolverà sempre». E Antonino Stipo, calabrese, cinquantanni, da ventidue in magistratura prima come pretore a Viareggio e poi per diciotto anni all'ufficio istruzione di Roma, cita a memoria riferimenti, precedenti, sentenze della Corte costituzionale. «La Corte — dice — oltre ad aver indicato nel '62 i criteri sulla base dei quali si può fissare il concetto di servizio pubblicò essenziale ha escluso apertamente da questa categoria il trasporto pubblico. Non solo, ma con una sentenza del 76 la Corte ha affermato che l'esercizio del diritto di sciopero è garantito anche se ciò implichi l'interruzione di un pubblico servizio "essenziale"». D'accordo, ma sono passati anche più di vent'anni. «E che cosa è cambiato in tanto tempo? Niente. L'articolo 40 della Costituzione dice che il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano. Dove sono queste leggi? Se un dipendente sciopera in spregio ai codici di autoregolamentazione die il sindacato si è dato, commette forse un illecito disciplinare, cerio non un reato. Altrimenti bisognerebbe ammettere che le regole interne al sindacato siano fonte di legge. E cosi non può essere». Se la Procura generale di Roma ha promosso un anno fa azione penale contro i diciotto dipendenti dell'Alitalia (l'intero comitato direttivo dell'associazione' professionale piloti di linea e alcuni iscritti che avevano aderito allo sciopero) per interruzione di pubblico servizio, vorrà pure dire che esistevano i presupposti per un'iniziativa del genere. «Certo. Ma a ben guardare ci si è accorti che il legislatore, accogliendo i rilievi della Corte, aveva incluso fra quelle ritenute di pubblico servizio essenziale solo alcune categorie, come per esempio i militari e gli agenti di ps. che non possono esercitare il diritto di sciopero, i controllori di volo e quanti lavorano in centrali atomiche, ai quali questa facoltà viene concessa ma a determinate condizioni». Rimane il fatto che un anno fa un pugno di piloti ha messo quasi in ginocchio una compagnia aerea e arrecato disagi a centinaia dì cittadini. Oggi sono spuntati i Cobas. «La libertà sindacale, come ho ribadito nella sentenza, è garantita a tutti i lavoratori dall'articolo 39 della Costituzione e dallo Statuto dei lavoratori del 70 Via libera ai Cobas. dunque? -Si. in mancanza di una precisa legge. La libertà di associazione, infatti, non può esaurirsi nel diritto di aderire o meno alle associazioni di fatto o legalmente esistenti e riconosciute dalla controparte, ma implica invece il diritto di creare nuove strutture associative in numero indeterminato per ogni loro possibile tipo: il pluralismo associatila quindi è aspetto essenziale e intrinsecamente proprio della libertà di associazione». Ora sembra che. sia pure a fatica, sindacati e ministri interessati stiano per mettere ordine nel settore. In parte con disegni di legge ed in parte rimandando ai contratti collettivi di lavoro nei quali saranno incluse precise disposizioni... •• Bisogna però fare attenzione perché quelle disposizioni, alle quali la Costituzione dà forza di legge, hanno bisogno per divenire operanti di una norma di attuazione che ancora non c'è-. Ruggero Conteduca

Persone citate: Antonino Stipo

Luoghi citati: Roma, Viareggio