L'Urss un buon investimento

L'Urss, un buon investimento Successo del prestito internazionale lanciato da Mosca L'Urss, un buon investimento E' il primo dopo 70 anni - Hanno sottoscritto soprattutto i piccoli risparmiatori - Una caccia alla valuta per finanziare le riforme NOSTRO SERVIZIO ZURIGO — La sottoscrizione del primo prestito sovietico lanciato sul mercato internazionale dopo il 1917. e aperto agli investitori occidentali dal 19 al 22 gennaio, ha ottenuto un vero «successo., soprattutto presso 1 piccoli risparmiatori: lo ha annunciato la -Banca per il credito e gli investimenti- di Zurigo, capofila dell'operazione. L'istituto di credito ha aggiunto che la richiesta è stata considerevole anche da parte delle banche e degli investitori pubblici. Per poter realizzare questa operazione finanziaria. l'Urss è stata costretta a rendere pubbliche informazioni inedite, in particolare sulla produzione annua di alcune materie prime durante gli anni dal '70 all'86. La produzione sovietica di oro è passata da 202 tonnellate nel '70 a 311 tonnellate nell'80. Non ha superato le 271 tonnellate nell'85 (ultimo anno conosciuto): quella dei diamanti, in costante aumento, è salita da 7.8 milioni di carati nel '70 a 11.8 milioni nell'85. Negli ambienti finanziari si ritiene che. tenuto conto della caduta del dollaro e dei modesti progressi economici indicati venerdì a Mosca nel Consiglio dei ministri, l'Urss potrebbe essere indotta a lanciare nuovi prestiti sul mercato internazionale dei capitali nei prossimi mesi. Il prestito era dell'ammontare di circa 90 miliardi di lire al tasso del cinque per cento e con una durata di dieci anni. Questa operazione è una novitè sotto molti aspetti. Innanzitutto, rappresenta un ritorno sul mercato dei capitali del- l'Urss, settanta anni dopo i famosi «prestiti russi-, mai rimborsati. Inoltre l'Urss ha scelto come canale la Svizerà, cosa che ha sorpreso molto gli ambienti finanziari, dal momento che un contenzioso oppone, a partire dal 1980, Mosca e Berna in relazione a interessi svizzeri espropriati o confiscati in territorio sovietico doro il '39. In effetti, le autorità elvetiche hanno annunciato venerdì che l'Urss e la Svlzzera-riprenderanno i negoziati su questo tema in primavera. Altra novità, in un mercato finanziario dominato dalle tre grandi banche svizzere, l'Unione Sovietica ha scelto come capofila per l'operazione la Banca per il credito e gli investimenti di Zurigo, una filiale al cento per cento di due banche tedesche (la Westdeutsche Landesbank Olrozentrale e la Wurtemberrgische Kommunale Landesbank Girozentrale). Nessuna delle tre grandi banche elvetiche aveva accettato di far parte del consorzio di garanzia, di cui facevano parte 17 istituti di credito. Le banche hanno mantenuto un atteggiamento di neutralità rispetto a questa operazione. Ti successo di questo primo prestito lascia prevedere nuove iniziative nei prossimi mesi. Le emissioni più importanti potrebbero essere realizzate in Lussemburgo e sui mercati tedeschi. L'Urss in effetti ha bisogno di valuta per modernizzare la sua economia, e compensare le perdite subite a causa della caduta del dollaro, e quindi del prezzo del suo petrolio. Erik Israelewicz Copyright «!.e Monde» e per l'Italia «l.a Stampa')

Persone citate: Erik Israelewicz