Mosca loda la Spagna del disarmo di Giovanni Perego

Mosca loda la Spagna del disarmo Shevardnadze ha consegnato a Gonzàlez un messaggio di Gorbaciov Mosca loda la Spagna del disarmo NOSTRO SERVIZIO MADRID — Trattamento da «primo ministro- e atmosfera ai grande cordialità per Edward Shevardnadze. il ministro degli Esteri sovietico da martedì sera in visita a Madrid. Il capo della diplomazia sovietica ha recato al presidente del governo spagnolo Felipe Gonzàlez un messaggio personale di Gorbaciov e ieri gli ha annunciato, nel corso di un colloquio alla Moncloa, che l'Unione Sovietica parteciperà all'esposizione universale di Siviglia, nel 5" centenario della scoperta dell'America. Shevardnadze si trattiene a Madrid per tre giorni. E' alla testa di una delegazione composta da una cinquantina di funzionari ed esperti che stanno lavorando con la delegazione spagnola guidata dal ministro degli Esteri Francisco Ordoflez. Questa mattina Shevardnadze terrà una conferenza stampa e in giornata sarà ricevuto alla Zarzuela dal re Juan Carlos. Annuncerà la data della prevista visita in Spagna di Gorbaciov? Ancora non lo si sa. La visita è in progetto per la prossima primavera, ma sarà probabilmente rinviata per gli impegni internazionali del leader sovietico. Anche se di basso profilo per quel che riguarda gli scambi economici e i rapporti culturali, le relazioni tra Mosca e Madrid, sul plano politico e diplomatico, sono in questo momento particolarmente buone. Le ragioni sono evidenti: pur integrata nell'Alleanza Atlàntica, la Spagna, che ha riallacciato i rapporti con l'Unione Sovietica undici anni fa, dopo l'interruzione quasi quarantennale della dittatura franchista, ha in politica estera una linea di relativa indipendenza che non può non piacere al Cremlino. La fermezza con cui Madrid ha trattalo con Washington la questione della riduzione della presenza militare americana in Spagna e il ritiro da Torrejon de Ardòz degli F-16 dell'ala tattica 401, sono stati favorevolmente commentati dalla stampa sovietica. Positivo accoglimento ha avuto poi. da parte sovietica, sia la scelta spagnola di totale denuclearizzazione del territorio nazionale, sia la prontezza con cui il governo di Madrid si è schierato per le opzioni -doppio zero- e «doppio zero globale.. Il portavoce del ministero degli Esteri sovietico Ghenadi Gherasimov non ha mancato di sottolineare di recente la -consonanza- ispano-soviettea su questi temi e in generale sui temi del disarmo. «Alla Spagna — rilevava nei giorni scorsi un commento della Tass — non soddisfa il ruolo di alleato muto degli Usa, e punta a una ~Tnaggiore indipendenza e a una maggior libertà di manovra in politica estera-. Sui temi del disarmo atomico, l'apporto spagnolo, ovviamente, non può che essere limitato dato che la Spagna non è una potenza nucleare, ma su quello della riduzione delle armi convenzionali la monarchia iberica può invece avere voce in capitolo ed è probabilmente quest'ultimo il tema centrale dei colloqui di Shevardnadze con i dirigenti spagnoli. Vi sono poi altri due punti di possibile confronto proficuo e di concertazione tra le diplomazie sovietica e spagnola e non si tratta di questioni di poco interesse: l'America Latina e il Medio Oriente. La posizione di Madrid sulla repressione israeliana in Cisgiordnnla e a Gaza è critica, pur con le cautele del caso, nonostante i rapporti diplomatici stabiliti con Tel Aviv un paio d'anno fa. Per l'America Latina vi è da parte spagnola il più vivo interesse, suscitato ovviamente dalla comunità della lìngua e dal lungo legame storico. La possibilità di mediazione spagnola nel conflitto del Nicaragua è stata evocata anche se non ufficialmente. Giovanni Perego