Bloccata l'assistenza

Bloccata l'assistenza In Piemonte operatori sociali contro la Regione Bloccata l'assistenza Le adesioni allo sciopero, secondo i sindacati - «Chiediamo che tutti i servizi siano affidati alle Unità sanitarie» TORINO — I seimila operatori sociali e sanitari del Piemonte (assistenti sociali, per handicappati gravi, addetti alle Case di riposo, assistenti domiciliari e per anziani) hanno scioperato ieri in una giornata di agitazione sindacale proclamata da Cgil, Cisl Uil. L'astensione dal lavoro era stata proclamata contro il progetto della giunta regionale di modificare la legge sull'assistenza, che. promulgata nell'82 è stata prorogata fino a!l'89. con una applicazione ritenuta inadeguata ed insufficente. Le organizzazioni sindacali chiedono che tutti i servizi di assistenza vengano delegati alle Usi. con un maggior coordinamento fra le cooperative e gruppi assistenziali. Secondo i sindacati, allo sciopero hanno aderito a Torino il 50 per cento degli addetti all'assessorato all'Assistenza; il 75 per cento dei servizi territoriali e il 60 per cento degli Ipab; non si è recato al lavoro il cento per cento dei dipendenti assistenziali delle Usi di Chieri e Settimo, di Verbania, Domodossola ed Omegna; il 90 per cento di Chivasso e Venaria, il 50 per cento di Ciriè; il 70 per cento a Pinerolo (e tutti gli assistenti del Centro handicappati); il 70 per cento dei servizi comunali a Vercelli. Ieri mattina davanti a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale, c'è stata una manifestazione di protesta degli addetti in sciopero: vi hanno partecipato 500 persone. Cgil, Cisl, Uil parlano di «adesione elevata nei servizi territoriali: centri per handicappati e sociali; comunità alloggio, distretti di base e case di riposo. Ovunque però sono stati garantiti i servizi essenziali. Vogliamo con la giunta regionaale un corretto rapporto di contrattazione. Gli assistiti non possono più aspettare. Il 2 febbraio ci sarà un riunione regionale dei delegati dei servizi, per affrontare la situazione-. Anche i gruppi cattolici di volontarialo hanno fatto un appello - a migliorare i servizi per gli anziani non autosufficienti; per il pluralismo dei servizi e delle istituzioni; per l'integrazione degli interventi, il potenziamento delle case di riposo. Ci vuole più slancio, con risposte concrete-. In un documento inviato agli amministratori regionali, affermano inoltre: -Occorre procedere con più coraggio e determinazione, individuando soluzioni immediate per gli attuali drammatici problemi-. Attualmente in Piemonte per l'assistenza ad alcune decine di migliaia di bisognosi (anziani, handicappati ed ospiti di case di riposo) la spesa fra Regione, Usi e Comuni si aggira sui 110 miliardi. Ma la cifra non e certa e non si conoscono neppure tutte le persone addette a questi servizi assistenziali. Questo perché enti diversi viaggiano ognuno con criteri ed iniziative sovente propri.

Persone citate: Lascaris