Parigi riapre con la Matra la via delle privatizzazioni di Enrico Singer

Parigi riapre con la Matra la via delle privatizzazioni Era stata interrotta dal crack della Borsa Parigi riapre con la Matra la via delle privatizzazioni La procedura comincia oggi - In corsa alcuni grandi gruppi europei DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PÀTfclGI — II- "governo' fritfic^sTha rimessoHrf moto la macchina delle privatizzazioni che era stata fermata tre mesi fa sotto i colpi della tempesta borsistica. E la marcia riprende là dove si era arrestata: la vendita al pubblico (e a un «nucleo duro» di grandi investitori) della Matra, che era in programma per il 22 ottobre, sarà realizzata a partire da domani e si concluderà mercoledì 27 gennaio. La Matra è un'azienda di punta che opera in diversi settori ad alta tecnologia: dagli armamenti allo spazio, dai trasporti alle telecomunicazioni. Si tratta di un gruppo che, nell'86, ha realizzato un utile netto di 153 milioni di franchi (31 miliardi di lire), che prevede un bilancio attivo di 200 milioni di franchi per l'87 e che impiega 26.700 persone nelle sue varie attività con un giro d'affari di circa 15 miliardi di franchi. Un gruppo importante e in ottima salute, dunque. Nella logica delle privatizzazioni, tuttavia, quella di Matra è un'operazione «minore»: già adesso lo Stato detiene solo il 50,97 per cento del capitale. Il pacchetto pubblico sarà diviso in tre grandi «capitoli»: il 22 per cento andrà al nucleo dei grandi Investitori, il 20 per cento ai piccoli risparmiatori, il 5,1 ai dipendenti. Un 2 per cento resterà temporaneamente allo Stato per la distribuzione delle azioni gratuite a chi conserverà i titoli almeno un anno, il prezzo delle azioni e la composizione del «nucleo duro» saranno annunciati 5 a a à o e. à l , à o e , a o i oggi dal ministro dell'Economia, Eduard Balladur; che ieri ha- ordinato la* sospensione della quotazione di Borsa dei titoli, come vuole la legge Il prezzo di vendita, comunque, non dovrebbe discostarsi troppo dal valore di mercato e questo significa che l'Intero pacchetto pubblico (3.7 milioni dì azioni) frutterà alle casse dello Stato circa mezzo miliardo di franchi. Confrontata ai 65 miliardi realizzati con le altre privatizzazioni, anche questa cifra dimostra che l'operazione-Matra è una specie di «test dolce, della ripresa della vendita ai privati delle aziende pubbliche. Le grandi privatizzazioni, e soprattutto quella della compagnia di assicurazioni Uap, restano ancora sospese nell'incertezza degli sbocchi della crisi borsistica che ha gelato l'entusiasmo dei risparmiatori. Per Matra, però, si tratta di una scadenza decisiva, Di un «passo essenziale per potenziare la strategia industriale di un gruppo die ha già raggiunto ottimi risultati», come ha detto ieri il suo presidente, Jean-Luc Lagardere. E se le previsioni fissano in 150 mila il numero dei nuovi pìccoli azionisti, l'attenzione è tutta puntata sulla composizione del «nucleo duro» che farà il suo ingresso nel gruppo. In ottobre, a Parigi, le voci parlavano di giganti come Fiat e Daimler-Benz, oltre all'inglese Gec e alla svedese Wallenberg-Ericsson. Anche se oggi il «tour de table» potrebbe essere cambiato. Enrico Singer

Persone citate: Eduard Balladur, Lagardere

Luoghi citati: Parigi