L'industria delle scommesse di Luciano Curino

L'industria delle scommesse Dalla Lotteria Italia al Totocalcio si rincorre l'illusione del guadagno facile L'industria delle scommesse L'italiano punta su tutto: sul campionato di calcio, sulle tappe del Giro d'Italia, sul Palio di Siena, sulle corse dei cani, sul Festival di Sanremo - Agli ippodromi il record degli incassi Conosci tu il Paese dove fioriscono lotterie e concorsi a pronostici, vendite a premio e indovinelli televisivi? Ma si. è l'Italia. Nell'ultimo rapporto Censis sullo «stato della nazione» si legge che il gioco -ha ormai penetrato la vita quotidiana in ogni suo momento... Sempre più il gioco, nelle sue varie articoIasioni e livelli, assume i contorni di una "industria", o per meglio dire di un settore di attività economica vitale, ad alta potemialità di sviluppo Perché questa voglia matta di giocare? Le risposte sono diverse e contraddittorie. Chi dice che il gioco è più frenetico ì.si Paesi con una forte svalutazione che macina redditi e buste paga; chi invece afferma che il gioco come attività di massa e vistoso soprattutto nel Paesi industrialmente più progrediti, come Stati Uniti e Inghilterra. Per il sociologo Francesco Ferrarottl il gioco è una sorta di antidoto psicologico alla precarietà del presente, «quante più crepe ha la struttura sociale, tanto più si esalta l'istinto del gioco-. Per l'economista Alain Ciotta -la società dei consu- mi comincia a perdere il suo fascino, perché tuta hanno tutto o quasi. Per questo rischiamo di annoiarci, e solo il gioco potrà salvarci dalla noia*. Per una ragione o per l'altra, l'anno scorso si sono spesi quasi 40 miliardi al giorno nel gioco legale e in quello clandestino. Del soldi lasciati al casinò si è già detto. Adesso vediamo come sono andate le cose negli altri giochi. E' stato l'anno record del giochi a pronostico, nei quali si intrecciano irrazionalità e calcolo, affidamento alla fortuna e voglia di rischio. Record per l'Enalotto, che ha incassato 204 miliardi e mezzo. Per il Totip, con un fatturato lordo che sflora i 270 miliardi (242 miliardi l'anno precedente), con quasi 95 miliardi di monte pre¬ mi. Per il Totocalcio, con una cifra favolosa: 1079 miliardi (1758 miliardi nell'86). E' nato nel 1946 come Slsal. Nell'Illusione di catturare un destino diverso, il numero dei giocatori è cresciuto di anno in anno. Ai «13> e ai • 12. va solo 11 38% delle giocate (11 resto allo Stato e al Coni), sicché l'anno scorso il montepremi è risultato di 752 miliardi. C'è poi un Toto nero che si estende e si ramifica in una clandestinità nemmeno tanto segreta, che dall'indagine del Censis risulta min notevolissimo aumento-, Bookmakers Improvvisati operano in caffè di terz'ordine e locali senza insegna, «circoli culturali' e sottoscala. Un fiume di denaro. Si scommette su tutto: sul campionato di calcio e sulle tappe del Giro d'Italia, sulle corse del cani e sul Palio di Siena, sul futuro dei fatti quotidiani: 11 tempo che farà, chi vincerà le elezioni o 11 Festival di Sanremo, un po' di tutto. Il Lotto, gioco usuraio che permette allo Stato di appropriarsi di quasi due terzi delle somme che il pubblico ha puntato, per quattro secoli è stato il più popolare gioco d'azzardo. Poi è avvenuto quello che il Censis definisce mcrollo verticale-, per lacune organizzative e di immagine. Nel 1978 il Totocalcio gli ha tolto il primato. Quattro anni fa l'incasso aveva ancora superato i mille miliardi. Dell'87 si hanno soltanto 1 dati del primi undici mesi: 790 miliardi. Si può calcolare, per l'anno scorso, un incasso di 862 miliardi. Non è 11 Totocalcio con quasi duemila miliardi che detiene 11 record degli incassi. Il primato è negli negli ippodromi, dove il giro delle scommesse è colossale e ogni stagione aumenta di circa il 10 per cento. Nel 1987 duemila miliardi e 20 milioni (mille miliardi 801 milioni l'anno precedente) sono affluiti nei botteghini dei trentotto ippodromi di trotto e di galoppo e nelle agenzie ippiche autorizzate. Il fatturato dei clandestini è incalcolabile, secondo alcuni supera quello legale. Le lotterie nazionali rimplnguono le casse dello Stato. Nel 1986 hanno raccolto 161 miliardi (10,3% più dell'anno precedente). Ancora meglio è andato l'87. La Lotteria Italia ha incassato 117 miliardi 280 milioni, sono cresciute anche le cifre delle lotterie di Agnano, Merano, Monza, Venezia e Viareggio. Visto come vanno le cose in questo settore, c'è il progetto di raddoppiare le lotterie nazionali: da sei a dodici. Dalle inchieste risulta che, eccetto il Lotto, tutti i giochi sono in forte espansione. E si diffondono in misura sempre maggiore quelli abbinati a trasmissioni televisive, 1 giochi-votazione e quelli associati all'acquisto di prodotti che regalano automobili e altre cose, offrono viaggi e vacanze in Paesi esotici. L'anno scorso ventotto quotidiani hanno organizzato cinquantaquattro concorsi con tredici miliardi di premi. I telequiz sono da trent'annl il grande gioco collettivo. Si sono evoluti, si sono moltiplicati. Tutti milionari e con una pioggia di gettoni d'oro. Adesso si può parteci¬ pare anche da casa, telefonando. Chissà quanti passano la serata attaccati al telefono cercando di entrare in una delle tante trasmissioni a premi. Osservano 1 ricercatori del Censis che il gioco, nelle sue forme più recenti ed originali, non è, come accade per 11 Lotto o per il Totocalcio, un fatto individuale o di piccolo gruppo, ma assomiglia sempre più a un grande rito collettivo, diffuso e amplificato dal massmedia. A Napoli, qualche anno fa, venne riesumata una salma per cercare nell'abito bello del defunto la schedina di un «tredici» che non si riusciva a trovare. Non c'era e non si è mal saputo dov'è finita. Al Totocalcio ci confermano che ogni anno vincite per centinaia di milioni non vengono riscosse. Un anno si superò il miliardo. Stessa cosa per le lotterie. Biglietti milionari rimasti tra le pagine di un libro, al fondo di un cassetto. Capiteranno tra le mani un giorno o l'altro, e si getteranno senza pensarci. La fortuna era arrivata, aveva bussato, non l'avevano sentita. Luciano Curino

Persone citate: Alain Ciotta, Merano