Arrestato il maniaco dell'autostrada

Arrestato il maniaco dell'autostrada Un giovane di Caltanissetta sarebbe l'autore di decine di violenze sessuali e rapine Arrestato il maniaco dell'autostrada MODENA — Preso il «maniaco dell'autostrada, che in pochi mesi aveva collezionato una lunga serie di denunce per rapina e violenze: i suoi bersagli preferiti erano le coppie (prima costringeva i due a fare l'amore davanti a lui, poi tenendo l'uomo sotto la minaccia della pistola violentava la donna). L'arrestato è un ventlnovenne di Caltanissetta. Filippo Cammarata. Per il giovane, che si stava separando dalla moglie proprio in questo periodo, e che risulta senza una fissa occupazione, è già stato disposto il trasferimento a Modena. Lo hanno tradito i tre mesi passati in carcere, novanta giorni in cui anche il «maniaco dell'autostrada» non ha fatto parlare di sé. Ieri le sue vittime lo hanno identificato senza esitazioni. -I fatti — ha ricordato a Modena il comandante del gruppo carabinieri, il tenente colonnello Enrico de Sinno — sono avvenuti dal settembre dello scorso anno ed hanno avuto come teatro località del Lazio, della Toscana, del Bolognese e del Modenese, tutte sull'asse dell' Autostrada del Sole o nei pressi della stessa autostrada. Cammarata è stato arrestato a Caltanissetta, su ordine di cattura della procura della Repubblica di Modena, per rapina, violenza carnale, minacce a mano armata, porto abusivo di arma, atti osceni in luogo pubblico e sequestro di persona. La serie di reali si riferisce a più episodi, l'ultimo dei quali è avvenuto la notte dello scorso 30 dicembre. Una coppia di giovani sposi austriaci venne avvicinata in un'area di servizio dell'Autostrada del Sole, a Modena Nord, da un uomo armato di pistola. Marito e moglie furono costretti a scendere dalla loro auto, a spogliarsi e a fare l'amore dietro un cespuglio. Poi il giovane malvivente si sostituì al marito della donna e la obbligò ad usargli -attenzioni sessuali-. Prima di andarsene il giovane prelevò anche il denaro e gli oggetti preziosi. Dopo la denuncia dell'accaduto i carabinieri — ha spiegato De Sinno — hanno approfondito le indagini su altri episodi simili accaduti nel Modenese. Nella tarda serata dell'8 settembre ancora un giovane, armato di pistola, aveva cercato di aggredire una coppia a San Donnino, nelle immediate vicinanze di Modena Nord. La reazione dell'uomo mise in fuga il malvivente che però, senza darsi per vinto, bloccò poco dopo a qualche chilometro di distanza, a Cognento, una coppia di giovani fidanzati. I due giovani vennero costretti ad un rapporto sessuale fra loro e anche quella volta il bandito violentò la ragazza. Si impossessò poi di denaro e oggetti preziosi e se ne andò anche allora indisturbato. Il 16 settembre venne poi aggredita una dipendente del Motel Agip di Modena. La ragazza alle 6,30 aveva appena finito il lavoro e stava salendo sulla sua auto, ma fu costretta ad allontanarsi e a farà l'amore con il maniaco in una zona appartata. Per l'ennesima volta il malvivente portò via alla ra¬ gazza soldi e ciondoli d'oro e si allontanò con la sua auto, andandola a parcheggiare di nuovo nei pressi del motel. •Abbiamo scandagliato — ha affermato l'ufficiale — in altri analoghi episodi, avvenuti nell'Aretino, nei pressi di Roma, in Toscane c nel Bolognese, nell'area autostradale del Cantagallo-. Il bandito-violentatore, in quest'ultimo episodio, fu costretto a scappare perché l'automobilista preso di mira, che si trovava in compagnia della sua ragazza, era un carabiniere che reagì sparando in aria due colpi di pistola. «-4 Cammarata — ha spiegato il comandante del gruppo — siamo arivati per la coincidenza di un buco di tempo nelle scorribande del maniaco. Tra i sospettati | (autotrasportatovi o peisone che solitamente frequentano l'autostrada) avevano puntato l'attenzione su un giovane finito in carcere a Orvieto su denuncia di un'anziana signora dì Città della Pieve, che, circuita, aveva avviato una relazione amorosa con il giovane di Caltanissetta, che aveva poi cercato di ricattarla.. Proprio dal 20 settembre al 23 dicembre, periodo trascorso dietro le sbarre da Cammarata, non ci sono stati episodi di violenze e rapine a coppie. Costruito l'identikit del bandito, che in una sua «azione» aveva perso una pistola giocattolo modificata e in grado di sparare proiettili calibro 22, ed avuta la fotografia di Cammarata, i carabinieri hanno raccolto le testimonianze che hanno portato al suo arresto.

Persone citate: Aretino, Bolognese, Cammarata, De Sinno, Filippo Cammarata