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Colonia Usa sulla Luna Varato un progetto per rilanciare la Nasa Colonia Usa sulla Luna DALLA REDAZIONE WASHINGTON — Come Kennedy negli Anni 60 col progetto .Apollo», cosi Reagan risponde oggi alla slida sovietica nello spazio col progetto -Esploratore., che dovrebbe portare l'America a costruire una base sulla Luna e a conquistare Marte. Il Presidente annuncerà il nuovo programma spaziale americano, che chiuderà il capitolo di inferiorità nei confronti dell'Urss apertosi col disastro del Challenger nel gennaio dell'86. nel discorso sullo Stato dell'Unione il 25 prossimo al Congresso. Lo ha riferito ieri un autorevole periodico scientifico. Aviation Weekly e lo ha confermato la Casa Bianca. Le prime indicazioni dei nuovi obiettivi americani — dati, investimenti — verranno forniti dal bilan¬ cio della Nasa per il 1989: I esso salirà dai 9 miliardi di dollari dell'anno in corso a oltre 11 miliardi e mezzo. Il progetto è chiamato Esploratore — Pathfinder, cercatore di piste — perché non si tratta solo di percorrere nuove strade nello spazio ma anche di scoprire nuove tecnologie. Nel bilancio della Nasa dell 89, ad esempio, figurano cento milioni di dollari per la ricerca su nuovi motori, nuovi materiali, vettori più potenti con carburanti più leggeri. I tempi del nuovo programma non sono ancora chiarì. SI parla genericamente della costruzione di una colonia o di una base sulla Luna per la fine degli Anni 90,. e dell'inizio del viaggi su Marte, ma inizialmente con sonde automatiche, all'inizio del Duemila. Il progetto .Esplorato¬ re» prevede una stretta collaborazione coi sovietici: Reagan ha chiesto in maniera esplicita alla Nasa di sottoporgli alcune «opzioni» che discuterebbe con Gorbaciov nel quarto vertice in programma per la fine di maggio e i primi di giugno a Mosca. L'Urss ha già offerto agli americani di procedere insieme alla esplorazione di Marte. Reagan ha deciso di uscire dalla fase di attesa dopo aver letto il rapporto della commissione della Nasa diretta dall'ex astronauta Sally Ride. Il rapporto lamenta che il programma spaziale americano si sia fermato al progetto della piattaforma orbitante prevista tra sei o sette anni, e sottolinea che la prossima tappa dev'essere la conquista di Marte. Per questo, aggiunge, occorrono però una base sulla Luna.