Bonn, il Mossad fallì l'assalto ai carichi d'uranio per Tripoli di Alfredo Venturi

Bonn, il Mossad fallì l'assalto ai carichi d'uranio per Tripoli Gli israeliani, messi sull'avviso, volevano impedire la «bomba islamica» Bonn, il Mossad fallì l'assalto ai carichi d'uranio per Tripoli Si allarga lo scandalo Transnuklear - Rabin avrebbe protestato con il collega Woerner DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Contro la bomba islamica mode in Germani/ lo Stalo d'Lsraele. che a torto o a ragione se ne considera il bersaglio potenziale, ha mobilitato gli uomini del Mossad, il servizio segreto. Cosi almeno sostiene Rtl, un'emittente televisiva privata che cita fonti dei servizi d'informazione. Per impedire che a Brema e Amburgo venissero imbarcati carichi di uranio 235 destinati alla Libia e al Pakistan, secondo queste fonti gli agenti israeliani progettarono alcuni mesi fa un'azione di forza. Ma un banale incidente, una borsa di passaporti falsi dimenticata in una cabina telefonica, bloccò l'esecuzione del piano. Cosi l'uranio è partito, e a Israele non e rimasta che la via diplomatica della protesta. L'avrebbe imboccata il ministro della Difesa Ithak Rabin. che alcune settimane (a e stato in visita nella Repubblica federale. Parlando con il suo collega tedesco Manfred WOrner. Rabin avrebbe espresso l'allarmata preoccupazione dello Stato ebraico per le forniture di materiali fissili ai suoi tradizionali nemici. Ma questa parte delle rivelazioni di Rtl e stata seccamente smentita da un portavoce del ministero della Difesa: non c'è stata nessuna protesta in quella occasione, la notizia è priva di ogni fondamento. Arrivano smentite anche da Hanau. dove hanno sede le imprese coinvolte nel «rande scandalo atomico: la capotila Nukem e le' consociate Alkem e Transnuklear. Non abbiamo mai violato 1 accordo di non proliferazione — fanno sapere i dirigenti delle tre società — né abbiamo mai fornito materiale fissile alla Libia o al Pakistan. Il oortavoce della Nukem. Jórg Pompetzki. ha una spiegazione anche per il mistero de' due fusti partiti dilla centrale belga di Mol e mai arrivati a destinazione. Non sono scomparsi, dice: poiché erano mezzi vuoti, il loro contenuto e stato travasato in altri fusti. Il governo di Bonn, comunque, ha chiesto all'agenzia atomica in¬ ternazionale di inviare esperti per un'inchiesta su eventuali trasferimenti non autorizzati di materiale fissile. (La stessa Aiea. peraltro — a quanto scrive Der Spiegel — ammetterebbe di aver perso le tracce, negli ultimi tre anni, di plutonio o uranio «in transito- fra centrali di Paesi diversi, sufficienti per almeno duecento ordigni nucleari). Ci vuole altro, naturalmente, per tranquillizzare un'opinione pubblica come quella tedesca, cosi sensibile al nodo nucleare. A Lubecca. uno dei porti d'imbarco dei materiali nucleari, tremila manifestanti hanno gridato slogan centro i trasporti di sostanze radioattive. Nella notte duecento dimostranti avevano impedito il carico, su una nave diretta in Svezia, di ventuno tonnellate di esafluoruro di uranio proveniente dalla centrale francese di Pierrelatte. Bjorn Engholm. capo dell'opposizione locale, ha avuto parole di fuoco contro il governo. E intanto la Bild avanza un'ipotesi da grande trama gialla: la morte di Uwe Barschei, capo di quel governo regionale fino allo scandalo che lo ha travolto, potrebbe essere collegata con questa storia di forniture atomiche. L'intensità emotiva delle reazioni rischia di ricacciare sullo sfondo la vicenda che le ha provocate. L'ha portata alla luce una collaborazione giornalistica trinazionale: il bollettino tedesco flonner Energie Report. il sett.manale francese Express e il belga Le Vi/. E' stato Dietcr Kassing, direttore del Banner Energie Report. a riferire che la cen trale belga di Mol era in contatto con Libia e Paki stan. E i tedeschi? All'Express dicono che non ci sono prove di un loro coinvolgi mento. Ma Kassing non è il solo informatore, c'è anche una informatrice, non me glio identificata, che venerdì è stata sentita dagli inqui renti di Hanau. Risultato dell'audizione? Nessun eie mento concreto, fa sapere la magistratura. Alfredo Venturi

Persone citate: Bjorn Engholm, Brema, Manfred Worner, Rabin, Woerner