Una donna sola per farsa e film

Una donna sola per farsa e film Una donna sola per farsa e film Una grande Lazzarìni per Botho Strauss TORINO — Non perdetevi Grande e piccolo di Botho Strauss, che il Piccolo di Milano, regia di Carlo Batlistoni, protagonista Giulia Lazzarìni, propone sino a domenica al Carignano. E' un'esperienza impegnativa, ma farete la conoscenza con una delle opere più importanti e, se posso aggiungerlo, più coinvolgenti della drammaturgia contemporanea, scritta nove anni fa dal leader della scena tedesca, allora trentenne. Il tema e la struttura: Grande e piccolo parla di sentimenti e di angosce vere, del nostro disperato desiderio di comunicare e all'opposto, della nostra soffocata desolazione,' della nostra solitudine repressa, seguendo il destino di una donna. Lotte, nella grigia vita di una media città di provincia oggi, per la cronaca Saarbrucken. Ho cercato di riassumere la folta, anche se lineare, vicenda in occasione della prima nazionale, nel novembre scorso, a Milano. Stavolta vor¬ rei, invece, sottolineare la modernità della struttura e dunque della scrittura di Strauss (ottimamente resa da Cinzia Romani e Tullio Kezich traduttori): una specie di perpetuum mobile, dall'istantanea fotografica alla sequenza filmica dalla scena di cabaret alla farsa neoespressionista alla parodia della commedia intimista cecoviana, forme e generi racchiusi tutti nella scena alta e trasversale, a grande vetrata opaca, di Luisa Spinatelli, autrice anche dei costumi, in una variegata gamma dal bianco al grigio. La regia e l'interpretazione: Carlo Batlistoni, un allievo di Strehler che viene dalla regia televisiva lavora molto sull'immagine (c'è un velario che la cancella di continuo, mentre le martellanti musiche di Fiorenzo Carpi s'inabissano nel loro vortice e sulla ritmica dell'azione. E" ben assecondato da un complesso d'attori, che proprio la dura militanza con Strehler ha portato ad un ottimo livello di compattezza e omogeneità. Lotte è Giulia Lazzarini e la sua è un'interpretazione tutta in crescendo, da quell'impervio monologo iniziale nell'atroce silenzio dell'albergo per signore sole ad Agadir sino al progressivo scoramento, alla devastante follia finale, che l'attrice con molta finezza accoglie con rassegnato fatalismo. Ma vanno citati Franco Graziosi per quella sua compiaciuta stolidi tà. il riottoso Mimmo Craig, l'angosciata Anna Saia, la vibrante Martina Carpi, e l'incisiva per forza grottesca Rosalina Neri. g. d. b. La Lazzarìni al Carignano

Luoghi citati: Agadir, Milano, Torino