De Benedetti in Francia gioca la carta Murdoch di Enrico Singer

De Benedetti in Francia gioca la carta Murdoch Al magnate il Financial Times, al finanziere 170 miliardi De Benedetti in Francia gioca la carta Murdoch Ceduta la quota Pearson detenuta dalla Cerus • E' subito polemica - Balladur apre un'inchiesta DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Carlo De Benedetti ha venduto a Rupert Murdoch il suo pacchetto di azioni del gruppo editoriale Inglese Pearson. Un'operazione, condotta attraverso la holding finanziaria francese Cerus, che riguarda una quota del 4,9 per cento del capitale della Pearson, ma che ha provocato un vero terremoto nel mondo della grande stampa economica. E non solo In quello. Perché se Murdoch (già proprietario del Times, del Sun, del New York Post, della Village Voice e ài Metromedia television) è riuscito cosi ad aggiungere il Financial Times, VEconomist e la casa editrice Penguin Books al suo impero, nelle casse della finanziaria francese di De Benedetti sono entrati 170 miliardi freschi e pronti per un 'investimento strategico» che si annuncia altrettanto clamoroso. L'amministratore della Cerus, Alain Mine ieri, non ha voluto fare anticipazioni sulle mosse concrete che sono in preparazione. Ha detto, però, che se l'87 è stato tl'anno del consolidamento' degli interessi del gruppo De Benedetti in Francia, l'8a sarà 'l'anno dei nuovi progetti', con un'ottica che considera ormai «prive di interesse . le piccole partecipazioni di portafoglio e che punta alle 'posizioni forti come quelle che Cerus già detiene nella Valeo (20,1 per cento), nella Dafsa (35 per cento) o nella Compagnia finanziaria Saint-Laurent (49 per cento). L'unica anticipazione è una data: 11 nuovo Investimento strategico arriverà 'prima di Pasqua'. Evidentemente la Cerus ha già del plani precisi. Per Carlo De Benedetti, Insomma, l'operazlone-Pearson è un grosso colpo e tutto In attivo: nel maggio '87 la Cerus aveva acquistato il pacchetto di azioni della casa editrice Inglese a 130 miliardi e, in meno di un anno, le ha rivendute con un guadagno di 40 miliardi che si aggiungono alle sue altre (e considerevoli, si dice) liquidità. Ma questa non è che una faccia della medaglia. Un affare ancora più grosso !o ha fatto Rupert Murdoch. In pratica, il controllo del¬ le due testate più importanti della stampa economica britannica: 11 quotidiano Financial Times e il settimanale The Economist. Murdoch aveva già circa il 20 per cento del capitale della Pearson che ha due altri grandi azionisti: 11 gruppo dei fondatori, rappresentato da Lord Blackenham, con 11 20 per cento, e il gruppo Lazard con il 10 per cento. Quando la Cerus acquistò 11 4,9 per cento strinse con questi due grandi azionisti una specie di «patto fra gentiluomini': in caso di vendita sarebbero stati loro i primi candidati. Un patto che è stato rispettato, secondo quanto ha dichiarato ieri Alain Mine. Ma né Lazard. né Lord Blackenham hanno accettato di acquistare le azioni di De Benedetti. Almeno non al prezzo che Murdoch ha offerto (superiore del 25 per cento a quello di Borsa) e che ha poi pagato lunedi scorso. Una transazione senza colpi bassi, dunque. Ma le polemiche si sono scatenate lo stesso. In Inghilterra come In Francia. A Londra preoccupa 11 potere sempre più incontrastato di Rupert Murdoch. A Parigi viene contestato un aspetto particolare dell'operazione. Il gruppo Pearson ha appena acquistato il giornale economico francese Les Echos (80 mila copie e una grande tradizione): anche questa una transazione regolare finché la Pearson poteva essere considerata un «gruppo comunitario.. Ma adesso che potrebbe essere controllata dall'australlano-americano Murdoch, il ministro dell'Economia Edouard Balladur ha deciso di aprire un'Inchiesta. Il passaggio di Les Echos alla Pearson è avvenuto nello stesso giorno della vendita delle azioni da parte della Cerus. Per Alain Mine è una 'Coincidenza casuale'. Ma Balladur (che ha sollevato 11 caso nel Consiglio dei ministri di ieri) vuole 'Vederci chiaro'-, per la legge francese, l'acquisto di un giornale da parte di un gruppo non europeo è sottoposto ad una autorizzazione del governo che nessuno, in questo caso, ha chiesto. Enrico Singer

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