Il suo primo delitto fu a colpi di bastone

Il suo primo delitto fu a colpi di bastone Il suo primo delitto fu a colpi di bastone «Che mondo è questo se si uccidono anche le donne?» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE CATANIA — Giurò vendetta 11 giorno che gli uccisero la moglie: «Che mondo è questo in cui si uccidono le donne, lo conosco, una per una, le mogli, le figlie, le sorelle dei miei rivali, eppure mai mi sono sognato di fare loro del male.. E Giuseppe Alleruzzo, 53 anni, boss della mafia di Paterno, di prove tremende ne aveva già avute. Prima della moglie gli avevano ucciso il figlio Santo, di 20 anni, freddato da un killer mentre pascolava le pecore nelle campagne di Paterno. «Ma l'uccisione di un figlio è messa nel conto — ha spiegato Alleruzzo con freddo cinismo al magistrato —. Quella della moglie no, i solo una carognata.. Per questo oltraggio, Alleruzzo ha deciso di parlare, di fare i nomi di •pezzi da novanta, e gregari della malavita del versante sud-occidentale dell'Etna. Ha consentito alla magistratura di fare luce su una sessantina di omicidi, non ha esitato ad autoaccusarsi di una venti na di spietate esecuzioni. E un duro Giuseppe Alleruzzo ha dimostrato di esserlo fin dagli inizi della sua ascesa nella malavita etnea. Da giovane pascolava le pecore su per le colline che circondano 11 suo paese, Paterno, 40 mila abitanti, capitale della arance siciliane. Ma si arrangiava anche con piccoli furti, era violento; un giorno tentò di uccidere a bastonate un contadino che 10 aveva sorpreso a rubare. Qualche anno di carcere, poi 11 ritorno alla libertà, l'Ingresso a pieno titolo nella mafia della zona, con un ruolo sempre più preminente ottenuto a discapito della vecchia mafia, falcidiata agli inizi degli Anni Ottanta nel corso di una guerra senza quartiere. Il nome di Alleruzzo è compreso in due rapporti dei carabinieri, uno datato 1982, l'altro 1984. Ma il boss si dà alla latitanza. Semina cadaveri lungo la strada della sua fuga. Finché, il 17 febbraio di due anni fa, i carabinieri lo catturano. E' na¬ scosto In una casa del centro di Santa Maria di Licodla. Il vuoto di potere determi natosi con l'arresto del boss crea un terremoto nella malavita della zona. In palio c'è 11 trono lasciato da Alleruzzo ed è contro di lui e 1 suol familiari che si accaniscono gli avversari. L'uccisione del figlio Santo è un segnale, quello della moglie, Lucia Anastasi, 51 anni, la conferma che si vuole ferire Alleruzzo negli affetti più cari. La donna viene uccisa la sera dell'il agosto dinanzi alla sua villetta adiacente a un ovile sulla strada che conduce da Paterno alla frazione di Ragalna. Ma 1 rivali non si fermano. Il 1° ottobre cade sotto 11 piombo dei killer un nipote di Alleruzzo, Gaetano Magri. Ma nel carcere 11 boss ha già deciso di parlare. Viene trasferito in una caserma dei carabinieri, Nei lunghi colloqui con 1 magistrati, fa nomi, racconta circostanze, ricostruisce gli organigrammi e le vicende di quella mafia di cui è stato capo indiscusso. n. a.

Persone citate: Gaetano Magri, Giuseppe Alleruzzo, Lucia Anastasi, Paterno

Luoghi citati: Catania, Paterno, Ragalna