Sempre più diviso il partito: la resa dei conti in un congresso straordinario ad aprile di Marcello Sorgi

Il psdi e la visita dei Re Magi Sempre più diviso il partito: la resa dei conti in un congresso straordinario ad aprile Il psdi e la visita dei Re Magi Ciocia (vicesegretario), Caria (capo dei deputati) e Vizzini (ministro) in missione a via del Corso la vigilia di Natale - Gli amici di Nicolazzi: credevano di vendere e stavano per regalare ROMA — n consigliere è stato quello di sempre, il figlio Massimo che Nicolazzi si ostina a chiamare col soprannome di quand'era bambino, .Nano». E l'idea di un congresso straordinario per controbattere il gran rumore Interno del psdi, rafforzare la propria leadership e chiamare a raccolta il partito per l'appuntamento elettorale di primavera, è nata in un colloquio familiare, nel salotto di casa, a (tattico, dove Nicolazzi si rifugia sempre più spesso da quando è in difficoltà. Mossa a sorpresa, sussulto disperato, estremo tentativo di alzare il gioco in un partito che sembra ormai sfuggire a ogni regola, l'iniziativa del segretario ha messo in imbarazzo gli oppositori interni, soprattutto i due battaglieri quarantenni Carlo Vizzini e Oraziano Ciocia e il presidente dei deputati Filippo Caria, impegnati da mesi in un lavorìo di logoramento della segreteria. Congresso ad aprile, alla vigilia di elezioni, vuol dire riconferma più probabile per Nicolazzi; ma. prima ancora di opporsi e bloccare sul nascere 11 meccanismo che può portare al salvataggio il loro nemico, i quarantenni stanno ancora chiedendosi cosa ha spinto Nicolazzi a rischiare tanto, mettendo sul piatto tutta intera la posta del suo ruolo di leader. La risposta, che avrebbe dovuto restare segreta, tutti ormai la conoscono nel psdi. Silenziosamente, sul finire dell'anno scorso, il partito era stato messo in vendita. Vendita politica, naturalmente, in un mercato che per certi versi è anche più spregiudicato di quello finanziario. In due fasi, il piano prevedeva una scalata della nuova generazione ai vertici della socialdemocrazia: e un successivo passaggio del pacchetto di controllo sotto l'ala protettiva del psi. Con queste idee per la testa, Vizzini Ciocia e Caria alla viglila di Natale sono andati a bussare in via del Corso: era una missione riservatissima, ma come sempre succede, qualcuno, vedendoli entrare e uscire Insieme dal palazzo socialista, ha parlato. La contromossa del segretario socialdemocratico è nata da 11, in ventiquattr'ore, anche se ora i quarantenni dicono che è tutto un pretesto: .Noi non abbiamo venduto niente, ci siamo mossi proprio per evitare una svendita — spiega Ciocia, il vicesegretario che ha rotto i ponti con il leader —, piuttosto che smembrare il partito pezzo a pezzo, siamo andati a offrire un serio rapporto politico'. -Macché, macché — accusa Nicolazzi —, si sono presentati come generali, senza avere le truppe. E col cappello in mano han cominciato a chiedere, nell'illusione che in questa strana gara chi arriva prima prende i premi migliori*, Piazzisti abili o no del loro prodotto, i tre ambasciatori natalizi si sono visti affibbiare un soprannome dai sostenitori più stretti del segretario: per dire che il partito, credendo di venderlo, stavano per regalarlo, da quel giorno li chiamano «i re Magi*. Ma cosa abbiano offerto a Martelli, il vicesegretario socialista che li ha ricevuti, non risulta chiaramente. Con un eufemismo, il quotidiano del partito l'Umanità quando accenna alla mano¬ vra la chiama 'Operazione trasfusione'. Di Vizzini, capodelegazione al governo e ministro del Beni Culturali, si sa che da qualche tempo ragiona sull'ipotesi di un patto federativo psi-psdi per le elezioni europee: «Coi voti che abbiamo — va dicendo ai suoi collaboratori — si e no possiamo sperare di eleggere un paio di eurodeputati'. Di Ciocia si è capito che è il più avanti sulla strada della ri unificazione socialista: .Afa per i tempi — precisa — non c'è fretta. Craxi lo sa. Martelli, Formica e i dirigenti socialisti sono persone intelligenti, sanno attendere. Se ne è parlato, se ne riparlerà, poi ognuno di noi continua a incontrarli. Esserci andati insieme però, rompendo una lunga serie di offerte isolate e chiudendo una volta per tutte con quell'imbroglione di Nicolazzi, segna un fatto nuovo: adesso la trattativa è da partito a par¬ tito'. Quanto a Caria, del terzetto è il personaggio più difficile da capire: è in prima fila nelle-missioni segrete a via del Corso, ma all'esterno continua a sostenere 'l'autonomia e il ruolo del partito a destra del psi, e non quella specie di psiup in cui lo ha trasformato Nicolazzi'. Poi. ciascuno ha i suoi canali personali. Vizzini, un quarantenne palermitano elegante, vagamente yuppie con un paio di baffetti molto curati, ha un po' preso a modello Martelli. Quando il vicesegretario socialista gli ha contestato 11 «pasticcio» della giunta «anomala» di Palermo (dc-psdl-Verdl-Sinistra indlpendente-cattolicl delle liste locali e appoggio esterno del pel), lui ha risposto: 'Caro Claudio, ha fatto tutto Nicolazzi d'accordo con De Mita. E non contento, è stato l'unico segretario a partecipare alla Festa dell'Amicizia.. Ciocia a Bari ha stretto una forte amicizia con il ministro del Lavoro Formica. Caria, come presidente del deputati, ha rapporti istituzionali con il capogruppo socialista De Michelis. E in questo clima le vie di comunicazione fra i due partiti cominciano ad essere molto affollate. Se 1 quarantenni sono 1 più solerti a cercare un avvenire socialista, gli altri non sono da meno. A Milano, l'avversario di Nicolazzi Renato Massari (io ha battuto in una lotta all'ultimo voto alle ultime elezioni) s'è avvicinato al ministro socialista Carlo Tognoli. A Roma l'ex vicepresidente della Rai Oiampiero Orsello ha una ragnatela di rapporti maturata nei lunghi anni di televisione. Il vecchio Luigi Preti, che va in giro con un copricapo a falde e una grande sciarpa bianca, quando ha sentito la frase di Nicolazzi sui 'generali col cappello in mano» s'è offeso: -Io quando incontro Craxi alla Camera gli parlo ben volentieri'. E il presidente dei senatori Antonio Cangila si è spinto fino a Mosca per l'anniversario della Rivoluzione d'Ottobre in cerca di una sorta di accreditamento Internazionale come nuovo leader. Nella periferia Inquieta si muovono esponenti di vario calibro: hanno già «traghettato» verso il psi l'ex assessore milanese Angelo Capone, l'ex vicesegretario e consigliere nazionale di Venezia Oiampiero Oavagnin, l'ex consigliere - nazionale calabrese Costantino Belluscio. C'è chi presenta la sua scelta come uno stato di necessita: l'ex capogruppo alla Provincia di Bari Oiuseppe Sozio, cancelliere, aveva chiesto a Ciocia un «comando» a Roma. Ha aspettato un po', poi s'è fatto assumere come «portaborse» parlamentare dal deputato socialista Antonio Mastrogiacomo. C'è chi va controcorrente: il candidato barese Mimmo Maglstro, dopo aver preso diecimila voti alle ultime amministrative, ha rotto ed è passato nel pri. Ma proprio questo nervosismo della base è la carta che il segretario si prepara a giocare: «io so che finché resta la concorrenza spietata fra i nostri e i socialisti nessuna unificazione di vertice potrà passare. E voglio fare il congresso per dire al partito disorientato da tante manovre che il psdi esiste, ha un suo ruolo e un futuro». Dopo mesi incerti, con la ferita ancora aperta del suo recente rinvio all'Inquirente, Nicolazzi sa bene che questa è la sua battaglia più difficile. Ormai il clima rissoso del psdi non risparmia neanche le famiglio. A una cena con tutto il vertice del partito la signora Caria è saltata su, dicendo: 'Basta Franco, ora tocca a Filippo fare il segretario'. La signora Nicolazzi s'è offesa e da quel giorno s'è rotta un'ami- Marcello Sorgi

Luoghi citati: Bari, Milano, Mosca, Roma, Venezia, Vizzini