Pochi affari e indice limato (-0,44%) di Valeria Sacchi

Borsa in secca Pochi affari e indice limato (-0,44%) Borsa in secca Forti perdite per l'Eurogest di Federici - Interesse sulle Olivetti - Balzo in avanti della Miralanza (Ferruzzi) MILANO — La Borsa si è di nuovo incagliata: sulla scia dell'andamento negativo registrato dai mercati esteri giovedì, ieri piazza Affari ha avuto un ripensamento ed è arretrata, con l'indice Comit a 500,36 (-0,44%). E questo mentre, al contrario, le borse straniere erano già in ripresa. E' la dimostrazione che da noi non esistono elementi che possano giustificare un qualche risveglio, ragion per cui l'unico stimolo viene da fuori. E siccome restiamo tutto sommato provinciali, la reazione nostra e spesso in ritardo di 24 ore. I quantitativi scambiati restano ai minimi termini, né riescono a discostarsi di molto dai soliti 50 miliardi. Del resto pesano sul parterre molte incognite: ieri, ad esempio, la falce è caduta sui tre titoli Eurogest, società di Paolo Federici, dopo la decisione presa dal ministro dell'Industria, Adolfo Battaglia, di non concedere al gruppo la facoltà di pagare i debiti maturati verso i clienti della Fundus con azioni della controllata Singest anziché in contanti. Tra l'altro, nel pomeriggio, fonti ufficiali Eurogest hanno ammesso che per la Sin- gest sono in corso trattative di cessione a gruppi stranieri del controllo della società. Tali trattative, che dovrebbero concludersi entro breve, hanno come controparte tre cordate, due inglesi (una società di assicurazioni e una finanziaria) e una svizzero-statunitense (formata da operatori bancari, assicurativi, e da una investment bank). I titoli Eurogest sono caduti del 9,19% (ordinarie), 10,2% (risparmio) e 14,2% (risp. non convertibili). A riprova del clima depresso, ieri perfino gli assi- a l e a o l o , l e ri l a i a curativi hanno perso terreno, con Generali scesa di nuovo a 89.350 e poi faticosamente ripresasi fino a 89.700. Ugualmente irregolari i bancari, con qualche eccezione al rialzo, come Agricoltura risp. che ha guadagnato il 3.2% (continua l'interesse sui titoli dell'istituto, in vista della apertura delle ostilità tra Auletta e alcuni azionisti) e Mercantile che ha fatto + 1,2%. Riflessivi i grandi gruppi, ad eccezione di Olivetti che è stata al centro di un certo interesse. Ma anche questo titolo ha chiuso a 7.858, più o meno sui livelli del giorno precedente, risalendo nel dopolistino a 7.880. Montedison ha perso l'l,3%, Fiat lo 0,6%, anche se entrambe nel dopoborsa hanno recuperato qualcosa: la prima ha toccato 1.290 lire, la seconda 8.560 lire. Tra i titoli Ferruzzi, c'è stato un balzo del 7,3% di Miralanza. Deboli nel complesso i valori Iri. Andamento irregolare nel reddito fisso: altri progressi per Cct, buoni gli scambi su Bt, irregolari le convertibili. La riforma del secondario procede a tappe abbastanza sostenute e dovrebbe concludersi entro il mese, mentre resta aperta la discussione sull'inserimento delle compagnie di assicurazione e delle società di gestione dei fondi tra i dealer del secondo livello (il primo livello è ristretto a non più di 15 primary dealer). Si obbietta da più parti che si tratta di inserimenti impropri, dal momento che assicurazioni e fondi sono investitori finali e non intermediari. Nel caso delle società di gestione dei fondi, inoltre, tale inserimento potrebbe addirittura essere in conflitto con la legge istitutiva dei fondi stessi. Valeria Sacchi l'n momento delle contratta/ioni alla Borsa di Milano

Persone citate: Adolfo Battaglia, Federici, Ferruzzi, Olivetti, Paolo Federici

Luoghi citati: Auletta, Milano