Riemerge Dubcek ed elogia Gorbaciov

Riemerge Dubcek ed elogia Gorbaciov Dopo 20 anni di silenzio, intervista a «l'Unità» Riemerge Dubcek ed elogia Gorbaciov L'ex leader ceko: ci sono affinità tra perestrojka e Primavera di Praga ROMA — Alexander Dubcek ha concesso un'intervista al quotidiano del pel, l'Unità, che la pubblicherà domani. Intervista che forse prelude a una sua riabilitazione. E' la prima volta, a vent'anni dalla primavera di Praga, che l'ex segretario del partito comunista cecoslovacco accetta di parlare con un giornalista. Ed è un fatto non trascurabile che abbia scelto come interlocutore il vicedirettore dell' Unità Renzo Foa, cioè un esponente del più Importante partito comunista dell'Europa occidentale. Nell'intervista Dubcek racconta delle vicende di allora rivendicando come giuste le scelte che fece, parla di sé e della sua vita in questi vent'anni, si esprime anche sull'oggi. Dà giudizi estremamente positivi sulla perestrojka sovietica di cui mette in luce le affinità con il «nuovo corso» che lui stesso sperimentò in Cecoslovacchia nel 1968 e ha parole di grande elogio nei confronti di Gorbaciov che quando nell'aprile scorso compi un viaggio a Praga volle poi andare anche a Bratislava (la città In cui Dubcek vive) dove ebbe accenti autocritici nel ricordare l'invasione sovietica del 21 agosto di vent'anni fa. Come è stato possibile per il vicedirettore dell' Unità intervistare Dubcek? Canali riservati tra l'ex segretario del pcc e i comunisti italiani esistevano già da molti anni. Il 21 novembre del 1985 sempre sull'Unità comparve una lettera di Dubcek per sbugiardare Vasti Bilak (uno degli uomini che nell'agosto del '68 avevano «chiesto» l'intervento armato sovietico) che lo accusava d'aver ammesso, nella fase [mele dell'esperienza riformatrice praghese di vent'anni fa, che la Cecoslovacchia stava precipitando in una controrivoluzione. E, attraverso questi canali riservati, alla vigilia dell'estate scorsa Renzo Foa ha inviato a Dubcek una lunga serie di domande. In novembre Dubcek ha risposto in una cinquantina di cartelle. Poi. in dicembre, Foa si è recato a Praga, accompagnato da Luciano Antonetti, l'uomo che cura i rapporti tra il pei e i massimi dirigenti della primavera praghese (alcuni sono emigrati all'estero, altri hanno continuato a vivere in patria, pur se in condizioni difficilissime, molti di loro, soprattutto in questi ultimi tempi, hanno inviato articoli M'Unita e a .Rinascita). Ed è stato a Praga che il 19 dicembre Foa e Antonetti hanno potuto incontrare e avere un lungo colloquio con Dubcek in cui il vicedirettore dell'Unità ha completato l'intervista. Il leader della primavera di Praga è parso ai due comunisti italiani in gran forma (ha 66 anni) e ha anche accettato che, in piazza San Venceslao, venissero scattate delle foto a ricordo dell'incontro. Per meglio comprendere l'importanza della pubblicazione di quest'intervista sull'Unità va ricordato che proprio in quei giorni di fine dicembre nei quali si sono incontrati a Praga Foa e Dubcek. Milos Jakes (uno dei principali collaboratori di Dubcek che perù poi tradenPaolo Mieli (Continua a pagina 2 in terza colonna)