Malati di Parkinson salvati dai feti

Malati di Parkinson salvati dai feti Primo trapianto in Messico, cellule di nascituro innestate nei cervelli attaccati dal morbo Malati di Parkinson salvati dai feti Esperimento coronato da successo: recessione dei sintomi nei due pazienti trattati - Insorgono delicati problemi morali, alcuni medici potrebbero essere tentati a procurare aborti NOSTRO SERVIZIO SAN FRANCISCO — L'ultimo numero del New England Journal of Medicine, una delle più qualificate riviste mediche, ha pubblicato 'eri la notizia del trapianto li tessuti estratti da un feto imano, abortito in via natu.ale, nel cervello di due pazienti affetti dal morbo di Parkinson. L'operazione avvenne il 12 settembre scorso a Città del Messico ad opera di un gruppo di neurochirurghi diretti dal dottor Ignacio Madrazo, che per parecchio tempo ha lavorato in collaborazione con gruppi medici statunitensi. All'interno dei cervelli dei due pazienti, esattamente nella struttura indicata con il termine di «Nucleo caudato», sono state trapiantate porzioni di tessuto delle ghiandole surrenali e tessuto cerebrale (cellule della «Substantla Nigra»), prelevate da un feto di 13 setti mane. I due parkinsoniani cosi trattati — un uomo di 50 anni, Mario Tellez Martlnez, e una donna di 35, Leonor Cruz Bellos — hanno regi strato una notevole recessione dei sintomi della malattia. Le novità dell'Intervento — a quanto ha dichiarato lo stesso dottor Madrazo — consistono nel fatto che per la prima volta tessuti cerebrali di un essere umano sono state impiantati nel cervello di un altro e nel fatto che l'organismo donatore è un feto. n morbo di Parkinson è una malattia, finora considerata irreversibile, che colpisce un gran numero di persone, le quali progressi¬ vamente perdono la facoltà del coordinamento del movimenti. Secondo le teorie mediche più accreditate, 11 morbo sarebbe causato dalla morte delle cellule che costituiscono la «Substantia Nigra» situata sopra una parte della superficie del «Nucleo caudato». Le cellule della «Substantia Nigra» sono responsabili della produzione di dopamina, ovvero una delle sostanze più importanti per il trasferimento delle informazioni neuroniche fra cellula e cellula. La penuria o la mancanza di tali molecole sarebbe appunto l'ultima responsabile del parkinsonismo. L'intervento del dottor Madrazo e dei suol collaboratori costituisce il raffinamento di una tecnica chirurgica Iniziata circa due anni fa e consistente nell'Impianto sul «Nucleo caudato» del cervello dei parkinsoniani di porzioni di tessuto di ghiandole prelevate dai surreni dei pazienti stessi. La pratica era dettata dal fatto che queste cellule inducono la produzione di sostanze dopaminosimili. I risultati ottenuti sul venti parkinsoniani trattati con simili operazioni sono stati alterni. Per questo i medici hanno pensato di ricorrere ai tessuti fetali che, notoriamente, sono più attivi. Questi 1 dati scientificomedici essenziali che non possono non suscitare meraviglia e notevoli speranze. Ma oltre a ciò, la pratica dell'utilizzazione dei feti quali donatori di tessuti e perfino di cervelli solleva una nuova serie di problemi etici. Per mettersi al riparo delle accuse, il dottor Madrazo — come egli stesso ha dichiarato — si è servito di un feto abortito naturalmente. Nel caso specifico dell'operazione compiuta da Madrazo non sembrano esserci considerazioni morali contrastanti. E la pratica del prelievo di organi e tessuti da cadaveri non contrasta con nessun principio etico. Ma se le tecniche inaugurate da Madrazo — e i cui risultati a lungo termine non si possono ancora conoscere — si diffonderanno, è probabile che la questione verrà posta. Non si potranno infatti attendere gli aborti naturali, e qualche medico procederà con quelli provocati, se non addirittura indotti solo a scopo di trapianto. Allora 1 problemi etici diventeranno'ancora più cruciali. Giancarlo Mas ini

Luoghi citati: Città Del Messico, Messico, San Francisco