Preghiera-sfida di Takeshita al tempio di Fernando Mezzetti

Preghiera-sfida di Takeshita al tempio Il premier giapponese viola, con il governo, il principio di separazione Stato-Chiesa Preghiera-sfida di Takeshita al tempio DAL NOSTRO CORRISPONDENTE TOKYO — Tutte le feste al tempio si stanno sempre più rivelando fonte di grane per 1 governanti giapponesi. Sta diventando infatti un caso costituzionale la visita che il primo ministro Takeshita ha fatto il giorno di Capodanno al tempo scintoista di Ise, a circa 180 chilometri da Tokyo, luogo di sacra memoria collettiva, dato che secondo-il mito vi dimorano gli dei da cui ha avuto origine la famiglia imperiale. Garbate, in un Paese fondato sul consenso di sistema e nel quale tutto si sfuma nell'inchino, ma ferme, sorgono le polemiche. Takeshita vi è andato infatti con tre quarti del governo e ha firmato il registro dei visitatori mettendo la sua qualifica di primo ministro. Con ciò la visita che avrebbe dovuto essere privata assume carattere ufficiale. In questo molti osservatori vedono una violazione del dettato costituzionale che sancisce la fine dello scintoismo quale religione di Stato e la separazione tra Stato e Chiesa. L'episodio ricorda le polemiche suscitate dalla visita che l'allora primo ministro Nakasone fece nell'agosto 1985, celebrando i quarantanni della fine della guerra, al tempio scintoista di Yasukuni, nel centro della capitale, dedicato ai caduti in guerra e nel quale sono sepolti anche alcuni degli esponenti giapponesi impiccati dopo il secondo conflitto mondiale quali criminali di guerra. L'omaggio di Nakasone a quel tempio che onora anche i criminali di guerra suscitò vaste proteste in Asia, soprattutto da parte della Cina. La visita di Takeshita a Ise non ha le implicazioni internazionali di quella di Nakasone a Yasukuni, ma ne ha molte sul piano interno. Il primo ministro vi è andato seguendo una tradizione inaugurata negli Anni Sessanta da un suo precedessore, Sato. A quell'epoca con Sato vi andarono a Ise dieci ministri. Con'Takeshita ve ne sono andati tredici su venti che fanno parte del Gabinetto. Come mette in risalto la Asahi Shimbun. «é il più largo seguito che con un primo ministro sia andato al tempio di Ise». Questo tempio ha un ruolo particolare nella storia e nella cultura giapponese perché si collega direttamente alle origini divine della casa imperiale. I giornali rivelano che insieme con 1 ministri sono andati al tempio gran parte del loro segretari, guardie del corpo, addetti, poliziotti. Il tutto si è svolto con un corteo di autobus. I tre quarti del governo sono arrivati in treno a una stazionclna vicina e poi una colonna di autobus ha portato gli onorevoli ministri e il loro foltissimo seguito al tempio. Con scandalo viene rilevato che Takeshita, quale primo ministro e non , quale cittadino, ha porto, l'omaggio all'interno del tempio in puro stile scintoista: si è inchinato due volte, ha battuto le mani due volte, e si è ancora inchinato per due volte; firmando infine con la qualifica di premier del governo di Sua Maestà imperiale. Con un filo di malignità, 1 giornali mettono in risalto che nessuno del membri del gabinetto Nakasone aveva se¬ guito queste regole quando andò con quel potente primo ministro al tempio di Yasukuni a Tokyo. Tutto lascia pensare che quella di Takeshita non sia stata una pura gaffe, ma una mossa calcolata. Egli ha infatti rivelato successivamente In una conferenza stampa di avere l'Intenzione di fare lui stesso una visita al tempio di Yasukuni .dove, pejr, primo Nakasone aveva, osato andare dalla fine delia guerra. A questo scopo però egli vuole assicurarsi *un appropriato ambiente intemazionale» : cioè sondare la Cina e gli altri Stati asiatici affinché non si offendano se lui andrà prima o poi a rendere omaggio al militari che, scatenando la guerra mondiale, portarono il Giappone al disastro. Fernando Mezzetti

Luoghi citati: Asia, Cina, Giappone, Ise, Tokyo