Il reddito medio '86 24 milioni a famiglia

Il reddito medio '86 24 milioni a famiglia Il reddito medio '86 24 milioni a famiglia ROMA — La famiglia italiana nel 1986 ha guadagnato in media 23,5 milioni (al netto di tasse e contributi sociali) e ne ha spesi 16. Principale componente della sua «ricchezza, (mediamente 82,5 milioni) era la proprietà immobiliare (88 per cento), ma solo poco più della metà dei nuclei (il 60,4) vivevano in casa propria. Principali voci delle entrate familiari: i redditi da lavoro dipendente e autonomo (65,1 per cento). Ecco alcuni dati sui bilanci delle famiglie italiane nel 1986 contenuti nell'indagine resa nota ieri dalla Banca d'Italia. I risultati dell'inchiesta, non comparabili con quelli raccolti negli anni precedenti causa il mutamento del campione statistico, mettono in evidenza altre caratteristiche della famiglia media. Per chi abita in una casa non sua. la voce «affitto», ne ir86, ha assorbito mediamente il 9,5 per cento del reddito globale annuo. E lo spazio medio a disposizione per ciascun componente del nucleo familiare era in media di 31 metri quadri. L'indagine rivela quindi che, mediamente, la famiglia italiana è costituita da 3 persone e che il reddito individuale medio delle persone attive è stato nell'86 di 14.4 milioni. In tema di proprietà immobiliare, il 67 per cento delle famiglie residenti nei Comuni fino a 20.000 abitanti viveva nella propria abitazione, percentuale che scende al 60 per i Comuni tra 20.000 e 40.000 abitanti e al 53 per cento per quelli oltre i 40.000 abitanti Per quanto riguarda il valore delle abitazioni, risultava nell'86 mediamente di 88 milioni per quelle di proprietà, mentre per le case in affitto è stato riscontrato un valore medio di 65 milioni. Dai dati resi noti dalla Banca d'Italia si rileva inoltre che nell'86 oltre il 23 per cento delle famiglie era proprietaria di almeno un altro immobile e il 10,7 per cento di altre abitazioni. In materia di redditi, l'indagine evidenzia ancora una volta lo squilibrio esistente tra 11 CentroNord e il Sud, dove, rispettivamente, si concentra il 70 e 11 30 per cento del totale del reddito delle famiglie. Questa diversità trova spiegazione nella differenza esistente tra le due aree nella distribuzione dei redditi medio-bassi e di quelli medio-alti. In particolare, la quota di famiglie con reddito tra i 5 e i 10 milioni risulta essere del 3,4 per cento nel Centro-Nord e del 6,6 per cento nel Sud e nelle isole, ed è dell'8,4 e del 13,5 per cento per i redditi tra i 10 e i 15 milioni e del 12 e del 17,6 per cento per quelli tra i 15 e i 20 milioni. Per i redditi superiori, il rapporto si in verte: le famiglie con guadagni globali tra i 25 e 1 30 milioni, ad esempio, sono il 13.2 per cento nel Centro-Nord e solo l'8,9 per cento nel Sud. E nel caso di redditi superiori ai 50 milioni le quote diventano del 18 per cento per il Centro-Nord e del 14 nel Sud. /Ansa)

Luoghi citati: Roma