Webber, genio maledetto del musical rock

Webber, genio maledetto del musical rock Violente polemiche sul compositore e produttore mentre è in arrivo a Broadway «Phantom of the Opera » Webber, genio maledetto del musical rock Da «Jesus Christ Superstar» a «Cats» una serie di straordinari successi di pubblico che hanno scatenato pareri opposti tra i critici - Per alcuni è la niente della rinascita teatrale londinese, per altri sa solo copiare - Gli inizi folgoranti con Tom Rice, poi le liti e il distacco - Il suo ultimo lavoro andrà in scena in Usa il 26 gennaio con la principessa Sarah alla prima - Un progetto cinematografico con Spielberg NEW YORK — E' Inevitabile che la fama alimenti le controversie, ma le polemiche che si agitano intorno a Lloyd Webber (nell'ultimo decennio ha composto più successi musicali di chiunque altro, e Phantom of the Opera, in programma dal 26 gennaio a Broadway, con la principessa Sarah alla prima, si avvia ad essere il suo più grande trionfo) sono particolarmente violente. A secondo della fonte, soltanto a nominarlo si scatenano le opinioni più disparate: è 11 salvatore, l'uomo che ha risuscitato 11 musical. E' il pioniere del musical rock. E' soltanto uno che cerca di spacciarsi per compositore di opere. Più di ogni altro ha portato il polo creativo del musical da New York a Londra. E' colpa sua se a Broadway non impazzano che spettacoli abbacinanti. E' un compositore di genio melodico e di sicuro talento teatrale. E' un magliaro della peggior risma, una faccia di bronzo che sa soltanto copiare. Come produttore è considerato una risorsa per la rinascita del musical su entrambe le sponde dell'Atlantico. Come uomo si dice sia freddo, avido e arrogante. E le discussioni certo si moltiplicheranno con l'arrivo dell'apparentemente autobiografico The Phantom of the Opera, tratto da un racconto di Gaston Leroux su un personaggio mascherato che vive nei sotterranei del- l'Opera di Parigi, artefice del successo di una giovane principiante. Lloyd Webber ha 1 suol estimatori anche nel mondo della musica classica, compresi noti direttori d'orchestra come Lorin Maazel e critici (chi scrive ad esempio) che considerano il suo lavoro In generale, e Phantom in particolare, una pietra miliare verso la sintesi tra Broadway e l'opera. Una cosa anche 1 critici più rissosi sono costretti ad ammettere: 11 suo vasto e stupefacente successo. Soltanto trentanovenne, Lloyd Webber ha un'apparenza abbastanza anonima, un volto tondo, altezza media. Ma ciò che sembra meglio definirne la personalità è una fanatica concentrazione sul suo lavoro, un'incessante attenzione a ogni aspetto creativo dei musical. Lloyd Webber è cresciuto in un ambiente familiare devoto alla musica classica. La madre era un'insegnante di pianoforte, lui suonava 11 plano, il violino e il corno. Il padre, il defunto William Lloyd Webber, un compositore di considerevole talento romantico e melodico, con una vena inglese conservatrice, ottenne la direzione del collegio musicale di Londra. C'erano suo fratello Julian (oggi un noto violoncellista) e il pianista John LUI. che viveva a casa Lloyd Webber quando Andrew era un ragazzo. Ma ben presto il giovane Lloyd Webber dimostrò interessi che andavano oltre a quelli della sua famiglia. L'evento cruciale della tarda adoloscenza di Webber fu l'incontro eoa Tim Rice, allora un ambizi «o giovane impiegato di una casa che incideva musica pop. Il più importante dei primi spettacoli della coppia RiceLloyd Webber fu Jesus Christ Superstar, che fissò un altro aspetto dell'odierna Immagine di Webber: l'associazione del suo nome con i colossal sfavillanti. Questo è derivato in buona parte dalla grandiosa edizione di Superstar a Broadway, nel 1971. Gli stessi sentimenti di Llyod Webber su questa produzione sono ambivalenti. -E' stato il Jesus Christ Superstar di Broadway, che odiavo, a dare il via a tutte questo genere di cose abbacinanti-. Si lamenta ora, «/a gente dimentica l'austerità della produzione di Evita*. Per Lloyd Webber la vera dichiarazione d'indipendenza da Rice fu Cats che si apri a Londra nel 1981 (la coppia si era sciolta dopo Evita, vittima di un crescente attrito tra due inconciliabili egocentrismi), lo spettacolo fu anche i! primo serio progetto per fare soldi. La scelta di Trevor Nunn, che dirigeva la Royal Shakespeare Company ma a quel tempo non aveva esperienza di musical, come direttore di Cats contribuì ad attirare l'attenzione sul nuovo musical specificamente britannico. Con Londra dominatrice degli Anni Ottanta, e New York una gloriosa tappa dei tour, è difficile ricordare 1 tempi, neppure troppo lontani, in cui il musical britannico era fatto in buona parte di bolse riviste. I successi di Cats scatenarono una violenta reazione della critica. Sebbene, a essere onesti, anche gli spettacoli di Lloyd Webber con Tim Rice ebbero i loro decisi oppositori su entrambe le sponde dell'Atlantico. La critica più comune è che Lloyd Webber manipoli il pubblico con il martellante ritmo percussivo di alcuni grandi motivi. Sembra difficile sostenere questa accusa quando si considera la scelta dei soggetti. L'idea di trasporre T.S. Eliot in un musical pareva cosi audace, persino eccentrica al tempo, che Lloyd Webber dovette dar fondo alle sue risorse per allestire lo spettacolo. E musical su pattinatori a rotelle che formavano un treno (Starlight Express), o combinazioni di cicli di canzoni e balletto (Song and Dance), per non parlare di Jesus e Evita Pe¬ rori, non erano certo meno rischiosi o vari. Lloyd Webber ha un innegabile, e mi pare genuino, talento per la melodia. Ne fu dotato fin dall'inizio, come dimostra la canzone di successo tratta da Superstar, I Don't Know How to Love Him con 11 suo grande, malizioso motivo e il travolgente momento melodico. L'evidente ammirazione per Richard Rodgers e Giacomo Puccini gli è valsa l'accusa di aver copiato e perfino di plagio. Memory da Cats, specialmente stigmatizzata come una reminescenza di Puccini, viene originariamente da un progetto abortito per un musical su Puccini e Leoncavallo. entrambi autori di una Bohème: -Tutti dicono che il motivo è pucciniano, perché lo è davvero-, dice Lloyd Webber. Il cambiamento più drammatico per Lloyd Webber è stato il passaggio dalla prima alla seconda moglie. Nel 1983. annunciò improvvisamente di aver lasciato la madre dei suoi due figli per sposare Sarah Brightman. I giornali del pomeriggio londinesi, che secondo 1 parametri americani hanno la mano pesante, nonostante le leggi sulla stampa ritenute severe, malignamente riportano ogni litigio della coppia e i supposti intrallazzi della seconda signora Lloyd Webber. Tutte queste cose lasciano Lloyd Webber e sua moglie (che dimostra sulla scena tutto il suo talento senza bisogno di alcun aiuto del marito) infuriati e amareggiati. Hanno vinto numerose cause contro i giornali del pomeriggio. Sempre attivo e molti passi avanti rispetto al presente, Lloyd Webber si proietta verso il futuro. Come produttore, in una nuova società con Prince, ha ampliato la ricerca di nuovi progetti e promettenti giovani talenti da Londra a New York. Sta lavorando, sodo sul musical Aspects of Love, sugli intrecci romantici e sessuali di un circolo di amici che ricorda il Bloomsbury. Sta anche considerando un altro musical da un film norvegese intitolato Little Ida, su una bambina la cui madre è accusata di collaborazionismo con i nazisti durante la seconda guerra mondiale (•Voglio fare qualcosa con un bambino-), e un originale film musicale con Steven Spielberg. John Rockwell Cop\ righi <The New York Time Magazine» v per l'Italia cl.a Stampa» Una scena di Cats: il musical a Londra sancì la definitiva indipendenza del compositore da Rice