Tutto facile per ora ma il deserto attende

Tutto facile per ora ma il deserto attende RAID La Parigi-Dakar in trasferimento per Algeri Tutto facile per ora ma il deserto attende Domani ancora una tappa senza difficolta, lunedì la prima prova speciale PARIGI — Ancora migliaia di persone ieri mattina prestissimo sulla piazza d'armi di Versailles per la partenza ufficiale della decima edizione del raid ParigiDakar. Ha preso il via per primo l'olandese Jan De Rooy al volante del suo «mostruoso, camion Daf dotato di due motori. De Rooy è stato seguito dal connazionale Theo Van De Rljt e dal francese Georges Groine. Successivamente si sono lanciati nel trasferimento verso Séte, nel Sud-Ovest della Francia gli altri 105 autocarri, 81 moto e 311 auto. Da percorrere 780 chilometri prima dell'Imbarco su traghetti per l'Algeria dove l'arrivo è previsto In serata. Domani avrà inizio la corsa anche se la prima toppa prevede solo un viaggio agevole di circa 600 km su una modernissima autostrada sino a El Oued, vicino al confine con la Tunisia. Si tratta di una cittadina molto fredda, con bivacco previsto a temperature vicine allo zero. In teoria non dovrebbero esserci problemi per 1 concorrenti, ma trattandosi di veicoli speciali studiati soprattutto per affrontare sabbia e temperature ambientali elevate, non è escluso che qualcuno del 600 partecipanti non si trovi ad affrontare degli imprevisti. La prima selettiva «prova speciale» di velocità pura è prevista il giorno successivo nel corso della El Oued-Has si Messaud. Un tratto di 250 chilometri fra Sahan Berry e Bir Larache che darà un volto autentico alla classifica, mascherata dopo il cortissimo prologo di Mirapolis, disputato nel fango. Il deserto aspetta. r. L'italiano Grasso (Yamaha), tra i favoriti della Parigi-Dakar

Persone citate: Georges Groine, Theo Van De Rljt

Luoghi citati: Algeria, Dakar, El Oued, Francia, Parigi, Tunisia, Versailles