Uccisi dai vicini che sparano per allegria

Uccisi dai vicini che sparano per allegria Uccisi dai vicini che sparano per allegria Le quattro vittime a Palermo, Napoli e Foggia - Tutti colpiti da proiettili vaganti PALERMO — Spari per allegria e assurde morti ancora una volta nella notte di S. Silvestro in Sicilia, nonostante i divieti e le esortazioni alla prudenza. Due 1 morti a Palermo e una bambina di 6 anni in fin di vita a Catania per pistolettate esplose con l'intento di salutare alla mezzanotte, l'Ingresso del 1988. In via Giacchery, accanto al vecchio carcere dell'TJcciardone, l'Impiegato Vittorio Tudaro di 55 anni, stava brindando con congiunti ed amici quando è stato raggiunto al petto nella regione cardiaca, da un proiettile vagante. «Mi /tanno fregato, sto morendo-, ha avuto appena il tempo di sussurrare al figlio maggiore Giuseppe di 24 anni, mentre il sangue fiottava attraverso la camicia. Todaro s'è accasciato ed è deceduto mentre la moglie, i quattro figli (il più piccolo ha 9 anni), gli amici, tentavano l'impossibile. Secondo la polizia, giunta subito dopo nell'alloggio, il colpo di pistola quasi certamente è stato esploso da un palazzo della vicina via Cristoforo Colombo, i cui inquilini sono stati attentamente controllati nella stessa notte. -La traiettoria è la prova eloquente di dove è partito il colpo*, ha detto il funzionario della Squadra mobile che dirige l'inchiesta. •/ pa¬ lermitani erano stati invitati a non sparare, ma hanno trasgredito ed ora ne vediamo le tragiche conseguenze-, ha aggiunto il poliziotto. Salvatore Di Neo di 42 anni, emigrato nella Germania occidentale ed in vacanza in Sicilia, è l'altra vittima. Dopo avere trascorso il Natale con i suoi a Caltagirone, il paese natio, Di Neo era venuto a Palermo per passare 11 capodanno in casa del cognato Rosario Garofalo, di 55 anni in via Bergamo nel rione periferico della Guadagna, in riva al mare. Un'abbondante cena, una sera tranquilla con tanti bambini nella serena intimità della famiglia, aspettando la mezzanotte davanti alla tv. Poi i brindisi augurali, e la decisione di sparare dal balcone alcuni colpi di pistola. Di Neo ed il cognato hanno preso l'arma — la versione per 11 momento è alquanto confusa — ed a un tratto è partita la pallottola che ha centrato in fronte l'emigrante. Il decesso è stato istantaneo. Nell'ospedale di Villa Sofia, dove Di Neo è stato accompagnato subito, i medici del pronto soccorso hanno soltanto potuto constatarne la morte. Secondo Rosario Garofalo, il colpo è partito inavvertitamente al cognato che impugnava la pistola, una calibro 7.65. L'altra tragedia, in un alloggio di S. Giovanni La Punta, frazione di Catania. La piccola Stélla Vigilanti era con i genitori e un cugtnetto vicino ad una finestra quando è stata raggiunta in testa da un proiettile di pistola vagante sparato da uno del palazzi del circondario. La bambina è ora ricoverata in coma nell'ospedale Garibaldi dove i medici l'hanno giudicata in imminente perìcolo di morte. Per Capodanno, anche in Sicilia si è largamente contravvenuto al divieto di sparare e vi sono stati numerosi feriti leggeri per altri colpi d'arma da fuoco o per le esplosioni! di mortaretti o fuochi artificiali. Le festività di fine anno sono coincise con un eccezionale prolungamento del bel tempo e soltanto ieri all'alba, dopo oltre un mese di siccità, è piovuto in molte zone dell'isola. Negli aeroporti di Palermo e Catania, fra la vigilia di Natale e quella di Capodanno, sono giunti oltre 50 voli charter con quasi 10 mila turisti provenienti da vari Paesi europei. NAPOLI — Un morto e centotrentasette feriti: è questo il bilancio della lunga notte di San Silvestro a Napoli e in provincia. Si è sparato molto, nel capoluogo campano, e non solo con i fuochi d'artificio. Soprat¬ tutto nell'hinterland, non sono stati pochi 1 napoletani che hanno «festeggiato» l'inizio dell'88 a colpi di fucile e di pistola. L'Incidente più grave si è verificato a Sant'Antimo, dove un ragazzo di appena quattordici anni è stato ucciso con due pallottole sparate da un'auto in corsa, mentre con i familiari si trovava sul balcone della sua abitazione. Salvatore Marone (questo 11 nome della vittima) è stato centrato in pieno all'addome e alla testa. Inutile, purtroppo, la corsa in ospedale: il ragazzo era già fuori conoscenza, ed è morto alle nove di ieri mattina. Meno sfortunati sono stati invece Daniele Napolitano. Salvatore Sequino e Michelina Iannello. tre amici che festeggiavano Capodanno sul terrazzo di una palazzina, nel centro di Vil1 ari ce a: sono stati colpiti da una rosa di pallini, sparati dalla strada. La polizia è riuscita ad identificare ed arrestare il responsabile. E' Giuseppe Camposano. 30 anni, che aveva pensato bene di salutare l'88 aprendo il fuoco con uno dei suoi cinque fucili da caccia. Il fatturato record (si parla di oltre dieci miliardi) realizzato dall'industria dei fuochi d'artificio in Campania è stato pagato anche quest'anno a caro prezzo, soprattutto dai bambini Ne sono arrivati a decine, negli ospedali del capoluogo e della provincia, fino al pomeriggio di Ieri. Dèi caso più grave è stato protagonista e vittima Giovanni Esposito, dieci anni compiuti da poco, che ieri mattina, con alcuni coetanei, era andato a caccia di petardi inesplosi sulla collina di Poslllipo. Giovanni ha recuperato una grossa «bomba-carta» che gli è esplosa tra le mani, amputandogliene una. Numerosi, nella notte e alle prime luci dell'alba, gli incidenti stradali. Ad Aversa, in provincia di Caserta, e sulla tangenziale di Napoli, gli scontri più violenti. Due i morti: Antonio D'Agostino, 35 anni e Fortunato Staffelli. di 30. Entrambi tornavano da un veglione. FOGGIA — Nel centro di Cerignola. Antonio Argentino, un pregiudicato di 17 anni, si trovava con alcuni amici quando, poco prima di mezzanotte, una persona non ancora identificata ha sparato per «festeggiare» il nuovo anno: raggiunto da un colpo al torace, il giovane, che un mese fa era uscito dall'istituto di rieducazione maschile «Fornelli» di Bari, è morto poco dopo il ricovero in ospedale. A Taranto, un ragazzo di 14 anni. Francesco Aurelio, è stato ferito di striscio dai pallini di un colpo di fucile sparato da uno sconosciuto.