Vaatanen (auto) e Orioli (molo) fanno il vuoto tra le dune

Vaatanen (auto) e Orioli (molo) fanno il vuoto tra le dune Peugeot e Cagiva in testa alla Parigi-Dakar dopo la tappa più lunga Vaatanen (auto) e Orioli (molo) fanno il vuoto tra le dune RAID Q HAT NOSTRO SERVIZIO La tappa più lunga e diffìcile della Parigi-Dakar (707 chilometri tra Ghadamès e Ghat) si è rivelata un inferno per i concorrenti privati, insabbiatisi più volte, e meno diffìcile del previsto per gli equipaggi «ufficiali» della Peugeot o di Cagiva, Honda, Yamaha. Oltre sette ore di gara che hanno messo a dura prova le 220 auto, le 118 moto e i 91 camion che hanno lasciato all'alba Ghadamès). La Casa francese, forte di una organizzazione gigantesca, ha ottenuto un eccellente risultato installando i suoi piloti (il finlandese Ari Vaatanen, lo svedese Bjoern Waldegaard e il francese Philippe Wambergue) in cima alla classifica del raid. Servia, 4° con una Range Rover, è a oltre un'ora. Vaatanen ha stupito per la facilità di guida, sembrava volare sulle dune dove gli altri spesso si fermavano. Ari è partito in testa, poi è stato rallentato da due forature e il comando è passato a Waldegaard. Ma lo svedese si è insabbiato per due volte, affrontando con eccessiva prudenza diffìcili passaggi. Ma se tra le auto la noia comincia a far capolino — a causa della schiacciante supremazia Peugeot — tra le moto la battaglia promette di essere entusiasmante. Edi Orioli ieri ha vinto la tappa portando la sua Cagiva in prima posizione nella classifica generale. Ma alle spalle preme — a poco più di due minuti — il francese Cyril Neveu (Yamaha), cinque volte vincitore della Dakar. E gli altri big non sono lontani. . ' «E' stata una bella tappa—ha commentato Orioli — forse un po' lunga. La navigazione tra le dune si è svolta bene, la moto funziona benissimmo. Se Arcarons, il mio compagno di team spagnolo, non avesse perso il cartoncino segnapunti non avrebbe subito la penalizzazione di 15 minuti ed ora sarebbe secondo. A Ghat era arrivato ad appena mezzo minuto da me. Peccato, potevamo mettere a segno la seconda doppietta consecutiva. Ma Dakar è ancora lontana, e c'è tutto il tempo per rifarsi», [p. p.] Classifica auto: 1. VaatanenBerglund (Peugeot 405 T16) 2 ore 31'26"; 2. Waldegaard-«Fenouil» (Peugeot 405 T16) a 29'26"; 3. Wambergue-Da Silva (Peugeot 205 T16) a 40'24"; 4. Servia-Puig (Range Rover) a Ih 07'32"; 5. Prieto-Juncosa (Nissan) a Ih 08'20". Moto: 1. Orioli (Cagiva) 9 ore 16'23"; 2. Neveu (Yamaha) a 2'29"; 3. Peterbansel (Yamaha) a 5'49"; 4. Lalay (Suzuki) a 9'09"; 5. Mas-Samora (Yamaha) a 11 '48"; 6. Picco (Yamaha) a 12'45"; 7. Arcarons (Cagiva) a 13'07".

Luoghi citati: Dakar, Ghat, Parigi