Il pc riprende quota di Tito Sansa

Il pc riprende quota Secondo il sondaggio dell'Accademia di Scienze Sociali Il pc riprende quota L'ex Sed ha il34per cento dei consensi, in crisi Neues Forum (5,8%) La maggioranza vuole indipendenza e accordo contrattuale con Bonn DDR BERLINO EST DAL NOSTRO INVIATO Se nella Ddr si fosse votato domenica scorsa, la vittoria sarebbe andata alla Sed, il partito comunista unitario che per 40 anni ha dominato il Paese. Lo rivela un sondaggio demoscopico compiuto 10 giorni fa dall'accademia di Scienze Sociali diretta da Uwe Burmeister. Alla domanda «Per chi votereste in elezioni libere e segrete?», 34 interrogati su 100 hanno indicato il riformato partito comunista che ora si chiama «Partito democratico socialista» (un mese fa erano 31 su 100). Seguono nelle preferenze: Unione democristiana 7,9 (1,7 in novembre), Neues Forum 5,8 (9 in novembre), socialdemocratici 5,4 (3,1), liberali 2,6 (7,9), partito nazionale 2 (0,6), risveglio democratico 2 (0,5). Contadini, verdi, sinistra unita e democrazia hanno tutti percentuali intorno o sotto 1' 1 per cento. Un terzo degli intervistati ha detto di non sapere per chi votare. Il recupero del partito che fi¬ no a metà ottobre ha soggiogato la Ddr con metodi di terrore stalinista (alle ultime elezioni truccate in maggio aveva ottenuto più del 99 per cento dei voti), è — secondo analisti politici — non tanto dovuto ad una riacquistata fiducia per l'epurazione che il partito stesso ha fatto tra le sue file, mettendo in carcere e incriminando centinaia di ex dirigenti, e alla enunciazione di un programma democratico, quanto allo sbandamento delle opposizioni ed alla scarsa credibilità dei cosiddetti partiti «del blocco» (democristiani, liberali, nazionalisti e contadini) che hanno obbedito per quarantanni al partito comunista al potere senza mai fiatare. Forte è soprattutto la perdita di simpatie dei liberali del discusso capo provvisorio dello Stato Manfred Gerlach e di Neues Forum, che iniziò la protesta dell'autunno scorso e che ora è scosso da lotte intestine ed insiste a non voler costituirsi in partito. All'interno di Neues Forum, che dice di avere circa 200 mila aderenti benché ammetta di non avere uno schedario, già vi è stata una frattura. A Karlr Marx-Stadt i delegati della base di 5 distretti si sono rivoltati contro i dirigenti della capitale, annunciando la formazione della Deutsche Forumpartei (Dfp). I simpatizzanti del gruppo di opposizione in tutta la Ddr sono invitati ad entrare nel partito che verrà fondato ufficialmente il 27 gennaio. Da Berlino ha risposto indignato Reinhard Schult, membro della dirigenza nazionale, accusando i separatisti di essere «opportunisti che vogliono usare a fini personali il nome della nostra organizzazione». Dal sondaggio demoscopico si comprende che i potenziali elettori disorientati hanno scelto il male minore. Non è il rin-' novato partito ex comunista che li ispira, quanto piuttosto l'uomo che quel partito ha mandato al governo per reggere le sorti del Paese fino alle elezioni del 6 maggio. Alla domanda se ritengono che il governo di Hans Modrow riuscirà a controllare gli sviluppi dei processi di rinnovamento in corso, il 52,1 per cento ha risposto sì, il 34,5 per cento forse, soltanto il 5,4 per cento ritiene il governo Modrow incapace di gestire la situazione. Sul tema riunificazione delle due Germanie, gli interrogati avevano la possibilità di dare più di una risposta: il 69,2 per cento vuole una Ddr indipendente nell'ambito di una «comunanza contrattuale» con Bonn, il 55,7 per cento vuole pure l'indipendenza ma all'interno di una confederazione europea. A favore di un totale assorbimento della Ddr nella Germania Federale — se si deve credere alla imparzialità della accademia di Scienze Sociali — si è dichiarato soltanto il 9,2 per cento degli interrogati. Un nuovo sondaggio verrà effettuato a metà gennaio, dopo che il Parlamento avrà varato la legge elettorale, i maggiori partiti avranno presentato i loro programmi ed i cittadini saranno usciti dall'euforia dei viaggi e delle feste che li ha frastornati tenendoli lontani dalla politica. Stanotte, dopo quattro giorni di ingorghi e di caos ai valichi tra le due Berlino, l'ex capitale festeggerà l'anno nuovo con fuochi d'artificio alla porta di Brandeburgo. Tito Sansa

Persone citate: Burmeister, Contadini, Hans Modrow, Manfred Gerlach, Modrow, Reinhard Schult