Ogni giorno violentate 2 donne di Maria Grazia Bruzzone

Ogni giorno violentate 2 donne Fino a novembre 628 stupri accertati dalla polizia (193 in meno rispetto all'88) Ogni giorno violentate 2 donne Cresce l'abuso sui minori e spesso la violenza è di gruppo Ricerca su tremila casi: il 22 % sul lavoro, il68 in famiglia ROMA. Seicentoventotto stupri nei primi undici mesi del 1989, poco meno di 60 al mese. Tanti o pochi, in un Paese come l'Italia? Pochi, sembra dire la Direzione centrale di polizia criminale che ha diffuso i dati. I casi di violenza «carnale» accertati dalla polizia sono infatti 193 meno degli 865 registrati l'anno scorso, quando toccavano i 72 episodi al mese. Oggi gli stupri ufficiali sono «solo» due al giorno: dalla Val d'Aosta alla Sicilia ogni giorno non meno di due donne si presentano a un distretto di polizia o ad un ambulatorio per denunciare di aver subito un atto di violenza sessuale. Val d'Aosta e Sicilia sono, curiosamente, proprio le regioni limite. Detengono l'una un primato positivo, con neppure un caso di violenza (ne aveva 8 l'anno scorso), l'altra il record negativo con 82 donne violentate: quasi due alla settimana. Seconda, dopo la Sicilia, viene la Campania con 70 stupri. Ma la violenza sessuale non appartiene soltanto al Meridione. Al terzo posto ci sono Lazio e Lombardia con 66 casi. Seguono Piemonte (55), Toscana (33), Calabria e Liguria (30), poi le altre regioni del Nord e del Sud, fino agli 11 casi del Trentino Alto Adige, ai 7 dell'Abruzzo, ai 5 della Basilicata. L'anno scorso ai primi tre posti c'erano Sicilia, Lazio e Lombardia. Nel rapporto della polizia sulla violenza sessuale nel 1989 la differenza fra numero degli stupri e delle persone denunciate (628 contro 741 ), dimostra che in molti episodi la violenza è di gruppo. Ancora una volta il primato va alla Sicilia, dove gli stupratori sono più del doppio degli stupri fatti: 165 contro 82. Ancora, mentre le violenze sessuali sembrano regredire, sia pure di poco, quelle contro i minorenni sono stazionarie. Una denuncia su 4, in media, riguarda ragazze, talvolta ragazzi, sotto i diciotto anni, Spesso sono quasi dei bambini. Ancora una volta: tanti o pochi? «La denuncia oggi è quasi una moda, mi stupisce che i casi registrati ufficialmente non siano molti di più», è la risposta di Federica Normando, psicoterapeuta milanese. Grazie anche a iniziative come il Telefono Azzurro, la mentalità è cambiata molto. «Basta — dice la dottoressa Normando — che a scuola arrivi un bambino con un livido che la maestra si preoccupa di sapere come lo trattano in famiglia». Tutto questo, a giudizio della psicoterapeuta, «è comunque un bene. Tra gli adulti in cura quelli che hanno subito violenza da piccoli sono tantissimi. Ma fino a vent'anni fa dubitare della madre e/o del padre era impensabile». Le violenze sulle donne in media calano? La psicoterapeuta non è d'accordo. Al posto delle statistiche esibisce casi personali: due conoscenti violentate in pochi mesi. «La novità — aggiunge — sembra piuttosto l'allargarsi del fenomeno a tutti i ceti sociali, anche medioalti». Da Roma Giuliana Dal Pozzo, ideatrice e coordinatrice di Telefono Rosa, conferma e, cifre alla mano, allarga il concetto di «violenza carnale». Il gruppo sta completando una ricerca su 15.000 telefonate arrivate da tutta Italia in quasi due anni di vita del servizio. Su 3000 casi già censiti dal computer, solo il 10% ricade nella «violenza all'aperto». Il 22% della violenza viene esercitato sul lavoro sotto forma di pressioni o ricatti «tali comunque da arrivare a mettere in pericolo il lavoro della donna». Il 68% si consuma in famiglia, a opera di padri, fratelli, mariti «che picchiano la moglie — racconta Dal Pozzo — e subito dopo pretendono un atto che d'amore non ha proprio niente». «E' la violenza in gran parte sommersa, che la nuova legge discussa in primavera avrebbe potuto cominciare a far emergere e a punire — denuncia Alma Cappiello, responsabile del dipartimento femminile del psi — La possibilità di procedere d'ufficio e non solo per querela di parte divise allora le donne dell'intera sinistra. Col risultato che oggi continua a valere il codice Rocco e i reati di violenza sessuale restano in larghissima parte impuniti». Maria Grazia Bruzzone 3000-2000 1000 VIOLENZA CARNALE ED ATTI OSCENI [NUMERO DEI CASI NEGLI ULTIMI DIECI ANNI] 1979 80 81 82 83 84 85 86 871988

Persone citate: Alma Cappiello, Dal Pozzo, Federica Normando, Giuliana Dal Pozzo