Il maltempo ha tradito i due caccia

Il maltempo ha tradito i due caccia Le ipotesi sull'incidente: gli aerei si sono toccati in volo o sono finiti contro la montagna Il maltempo ha tradito i due caccia Trovati vicino a Pesaro i resti degli F 104, morti ipiloti RIMINI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE La ricerca è finita ieri intorno all'una. Una voragine sul Monte Carpegna, fra Romagna e Marche, ai piedi dell'eremo. Tutt'intorno, sparsi in un raggio di centinaia di metri, i rottami dei due FI 04 del V Stormo di Rimini, con i resti dei corpi dei due piloti dispersi l'altro pomeriggio al termine di una normale esercitazione di volo. Erano da poco passate le 13 quando il quadro di un'altra tragedia di volo si presentava agli occhi delle squadre di soccorso del Sar e dei 150 ricercatori in località Sfalceta di Piane di Acquadia, vicino a Pesaro. Le ricerche erano partite subito nel pomeriggio dell'altro ieri dopo le 15, quando si interruppero improvvisamente i contatti radio. I due aerei risultavano scomparsi dagli schermi radar del centro operativo aeronautico di Rimini. Via via che passavano le ore i soccorsi si erano resi sempre più difficili per il maltempo, che non con¬ sentiva ai quattro elicotteri dei soccorritori di atterrare in zone impervie. Le ricerche venivano interrotte nella notte e riprese all'alba, guidate da alcune testimonianze: «Abbiamo sentito un'esplosione». Alle 13 la scoperta. I due FI04 erano decollati mercoledì pomeriggio alle 13,50 dall'aerobase Nato di Rimini Miramare per un'ordinaria esercitazione. Al comando dei due caccia il capitano pilota istruttore Claudio Lodovisi, 28 anni, di Cles, e il tenente pilota Michele Burlamacchi, 23 anni, nato a Lido di Camaiore. Il capitano Lodovisi era un esperto pilota con parecchie ore di volo all'attivo. Il suo compagno di esercitazione apparteneva ad una nobile e molto conosciuta famiglia toscana. I due aerei avrebbero dovuto rientrare intorno alle 14,45. A quell'ora, infatti, i serbatoi di carburante sarebbero rimasti vuoti sulla base di precisi calcoli di volo. Alle 15,12 i piloti avevano allacciato l'ultimo collegamento radio con la torre di controllo mentre si trovavano sulla verticale di San Marino, in una fase di volo che precedeva la manovra di atterraggio. Da quel momento i due FI04 uscivano dagli schermi radar e dalla rete di controllo aeronautico facendo perdere le loro tracce. Sulle cause del disastro aereo si formulano solo ipotesi. La scarsa visibilità determinata dalle pessime condizioni meteorologiche ha fatto sì che i due aerei si toccassero? Oppure si sono scontrati entrambi contro il monte? Solo ipotesi. Al comando dell'Aeronautica militare di Miramare non parla nessuno. Spetterà ad un'apposita commissione di indagine militare verificare le cause della tragedia aerea. Le indagini giudiziarie saranno condotte dal procuratore di Pesaro Savoldelli Pedrocchi. Quest'anno gli F104 sono stati protagonisti di altri due incidenti. Il 13 giugno un caccia precipitò sulla spiaggia di Marsala. Il 10 ottobre l'incidente di Cameri (Novara). In entrambi i casi il pilota morì. [s. e] ì^*; HjÌIbHB Gli inquirenti davanti ai resti dei due FI04 caduti nel Pesarese Nei riquadri le due vittime: in alto Michele Burlamacchi in basso Claudio Lodovisi

Persone citate: Claudio Lodovisi, Lodovisi, Michele Burlamacchi, Pedrocchi, Savoldelli