L'inverno fa meno paura di una volta
L'inverno fa meno paura di una volta MOTOCICLISMO Aumenta il numero degli appassionati disposti a viaggiare anche nella stagione fredda L'inverno fa meno paura di una volta Aria calda per le mani, caschi super e indumenti speciali L'Italia, specialmente nella fascia centro-meridionale, presenta raramente condizioni climatiche difficili, ma sono pochi i motociclisti che usano per tutto l'anno la propria cavalcatura, anche se ultimamente il loro numero appare in crescita. In prima linea i ragazzi, gli studenti, dato che per loro le due ruote costituiscono un insostituibile mezzo di trasporto. Quelli che adoperano la moto per puro divertimento rinunciano generalmente nei mesi freddi a salire in sella. La Moto Guzzi, per incentivare l'uso della moto d'inverno, ha istituito il «Winter Trophy», la cui prima parte si concluderà alla fine di febbraio. Il trofeo premierà i possessori di prodotti Guzzi che percorreranno più chilometri durante l'inverno. Chi vuol muoversi in condizioni climatiche diffìcili può «divertirsi» con il tradizionale «Raduno degli elefanti». Si trat¬ ta di una manifestazione che si svolge tutti gli anni nel cuore dell'inverno in Germania, nel circuito del Nùrburgring. Vi partecipano migliaia di coraggisoi e attrrezzati motociclisti. Lasciando da parte il folclore, bisogna dire che l'industria motociclistica e dell'abbigliamento mette attualmente a disposizione degli appassionati strumenti idonei ad affrontare le condizioni invernali. Innanzitutto i mototuristi possono disporre di mezzi dotati di accorgimenti per rendere più sicuro il viaggio, come i sistemi antibloccaggio in frenata, di cui dispone ad esempio la Bmw. Alcune moto da granturismo dispongono di sistemi per inviare aria calda nella zona delle mani, che sono sempre le prime parti del corpo a soffrire per le basse temperature. L'aerodinamica applicata ha permesso di realizzare cupolini e carenature in grado di proteggere effica¬ cemente pilota e passeggero pur avendo dimensioni contenute, tali da non risultare antiestetiche o pericolose in caso di colpi di vento. Nella Honda «Pan European» e «PC 800» un flusso d'aria all'interno del parabrezza impedisce le turbolenze e migliora la protezione. Nel settore pneumatici, invece, non si è ancora ai livelli auto e mancano coperture per specifici impieghi nei climi freddi. Molto è stato fatto nel campo dei caschi integrali per eliminare i fastidiosi spifferi tra elmetto e visiera o, addirittura, per eliminare l'appannamento. In tutto il campo dell'abbigliamento, del resto, si sono fatti notevolissimi progressi, grazio all'introduzione di tessuti particolarmente adatti a proteggere da vento e pioggia. Per le tute c'è solo l'imbarazzo della scelta: comunque, più che le sopratute in PVC, da indossare in caso di pioggia, è me¬ elio ricorrere a giacche e pantaloni pesanti ed impermeabili, come i «Rukka» o.gli immortali (ed estremamente snob) com- Eleti inglesi «Belstaff» e «Barour». In questa linea di prodotti troviamo le tute spezzate in cotone pesante cerato, dall'odore aspro ma impermeabili. Nella scelta delle tute riveste molta importanza la copiosità e la fattura delle tasche, che debbono avere una chiusura a prova d'acqua ed essere disposte in maniera ergonomica, cosi da consentire una rapida e sicura apertura anche in sella e con i guanti. A proposito di guanti, più che i rinforzi antigraffio valgono l'impermeabilità ed il comfort, mentre per chi voglia recarsi a Capo Nord consigliamo guanti con tasche per l'inserimento di bustine termiche che producono temperature superiori a 60° C per circa 6 ore. Fabia Fazi ta Italia sono ancora pochi gli appassionati delle due ruote che osano viaggiare d'Inverno: si tratta soprattutto di studenti che affrontano il freddo per andare a scuola
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