«Affideranno Noriega al Panama» di Mimmo Candito

«Affideranno Noriega al Panama» Endara convoca i giornalisti per dire che il Vaticano consegnerà il prigioniero «Affideranno Noriega al Panama» 77presidente ne è certo: «E noi lo giudicheremo» CITTA' DI PANAMA DAL NOSTRO INVIATO Undici soldati americani feriti nelle ultime 24 ore, la metà di quanti erano stati messi fuori combattimento il giorno prima, vogliono dire che si continua, certo, a sparare e sparacchiare, ma, anche, che il controllo delle operazioni militari è ormai pressoché totale. La guerra di Panama è finita, almeno quella guerreggiata. Commcia ora la guerra psicologica. Ieri mattina, poco dopo le 9, sull'imponente apparato di cannoncini, mitragliere, tute mimetiche, e filo spinato, che contornano e stringono la nunziatura apostolica, all'improvviso si è levata alta e conturbante la bella voce di Tina Turner. L'aria se ne è riempita, anche al di sotto della pioggia che inonda a raffiche la città, e senza dubbi deve aver assordato anche le orecchie di mons. Laboa e del suo poco gradito ospite, il gen. Noriega. Ho chiesto al sergente che guida il plotone dei Rangers, Steve Kelly, che musica mai fosse, e lui sorridendo mi ha risposto che i suoi ragazzi si annoiavano, «perciò abbiamo deciso di starcene un po' allegri». Un'altra bella pensata il comando americano l'ha avuta la notte scorsa, quando alle 20 ha fatto sparare sui lampioni che illuminano le stradine attorno alla nunziatura. Era forse una dichiarazione di guerra del Pentagono al Vaticano? Gli studiosi di diritto internazionale potranno lavorarci su, ma quello che appare chiaro intanto è che la pressione politica esercitata dalla Casa Bianca si sta accompagnando a una serie di misure anche sul campo di battaglia. Il dispositivo militare attorno alla legazione è stato poi rafforzato, e a questo punto solo un esercito potente potrebbe attaccare con qualche speranza il munitissimo rifugio di Noriegali quale Noriega comincia ora a sentirsi un pochino più solo. Dei 32 rifugiati che, alla spicciolata nei giorni scorsi, erano entrati nel cancelletto della nunziatura, ieri sera in 9, tutti civili, si sono consegnati agli americani e sono stati spediti in quella specie di campo di concentramento che il Comando Sud ha creato all'interno della base di Howard: ce ne sono già 4582, tutti funzionari e politici del passato regime; li aspetta un'epurazione e poi la libertà. Nella legazione vaticana restano ora in 23, Noriega compreso, e sono tutti militari, col grado almeno di colonnello, più una donna e 5 nazionalisti dell'Età. La presenza di questi 5 presunti terroristi viene ora usata qui per accentuare le critiche a mons. Laboa, accusato di aprire troppo le braccia a chiunque gli chieda aiuto. Ora anche l'arcivescovo di Panama ha abbandonato mons. Laboa, dicendo che Noriega è un assassino e un narcotrafficante e perciò va consegnato ai tribunali. E anche il neo presidente Endarra ieri ha convocato i giornalisti per comunicargli la sua certezza che Noriega sarà consegnato, e tra breve, alle autorità panamensi e verrà giudicato da questi tribunali. Gli americani schiacciano fino in fondo l'acceleratore, anche perché sanno che l'affaire Noriega resta il più grosso intoppo a una normalizzazione reale della vita di Panama. Qui ora il coprifuoco è stato ridotto dalle 11 della notte alle 5 del mattino, è tornata l'acqua, e anche l'elettricità; e comincia a vedersi per le strade qualche banchetto di frutta. E' stato anche revocato dal nuovo governo l'annullamento delle elezioni di maggio, che fu l'ultimo atto del golpe di Noriega, e il tribunale elettorale è stato riconvocato per il conteggio delle schede. Le quali schede, per chi sa quale misteriosa preveggenza della Divina Provvidenza, erano state conservate proprio nella nunziatura. Mimmo Candito «cT

Luoghi citati: Citta' Di Panama, Panama