Auto moto camion verso Dakar di R. S.

Auto, moto, camion verso Dakar Il grande raid è partito a Natale, la gara nel deserto comincerà venerdì in Libia Auto, moto, camion verso Dakar ELaffite subito bloccato a Parigi per un guasto PARIGI. Salvo sorprese dell'ultima ora, la carovana della Parigi-Dakar arriva stanotte in Africa. L'organizzatore del raid, Gilbert Sabine, ha ricevuto nella giornata di Natale, un telex dalle autorità libiche che confermavano l'autorizzazione allo sbarco del maxi-traghetto che trasporta concorrenti, 130 moto, 230 auto e 100 camion. C'era stata la paura di un ripensamento dell'ultima ora, poi il ministero dell'Interno di Gheddafi ha chiarito la situazione, lasciando via libera alla corsa, mentre permane il blocco per tutte le altre navi francesi per una disputa commerciale tra la Libia e le autorità transalpine. Venerdì è in programma la partenza ufficiale con un trasferimento di 182 km ad Azzintan, la prima prova speciale di velocità fino a Darij (km 273) ed un altro tratto di 84 km per arrivare a Ghadames. In questi due giorni di feste, intanto, la gara più pubblicizzata del mondo ha dato spettacolo, prima a Parigi, poi a Marsiglia, con due semiprologhi, disputati uno nel fango, l'altro su un terreno sabbioso di un ippodromo nella città mediterranea. Molto pubblico, più che altro curiosi, nella capitale, con sfilata massiccia ai Champs Eli sées e prezzi quasi proibitivi nelle tribune durante le prove (circa 40 mila lire il biglietto). C'è stata subito una vittima illustre: Jacques Laffite, ex campione di Formula 1, non è riuscito neppure a prendere il via nel primo test di Chevily Lame. La sua Nissan non ha voluto saperne di mettersi in moto, per una panne elettronica. Duro colpo all'immagine della proverbiale affidabilità dei mezzi giapponesi e soprattutto della loro componentistica. Il povero Jacquot che da tre anni partecipa alla Parigi-Dakar senza mai essere riuscito ad arrivare al traguardo, dovrà ricominciare tutto da capo il prossimo anno. I piloti italiani, invece, hanno avuto modo di segnalarsi immediatamente, soprattutto fra i camion: Giuseppe Consonni e Daniele Minelli (Mercedes-Uni- mog) si sono classificati al primo posto con 7'16" sui 5 chilometri a Chevily, mentre Federico Forchini e Claudio Pezzotta (Mercedes-Unimog) hanno ottenuto il terzo tempo della prova dietro ai cecoslovacchi Kahalek-Havlik-Krpec (Tatra). Nelle moto successo del francese Laurent Chafbonell (Husqvarna) che ha preceduto di 12 secondi l'italiano Luigi Medardo che con la Gilera Rh 600 partecipa nella categoria produzione e di 20" il francese Thierry Magnaldi (Yamaha). Infine nelle auto ha primeggiato il francese Claude Arnoux su una Buggy-Citroèn, cioè una vettura prototipo, mettendosi alle spalle gli spagnoli Procar-Tourinan e Prieto-Perez-Juncosa entrambi con una Nissan Patrol. Primo equipaggio italiano quello di Luca Nicoldi che con Andrea Piron ha portato la sua Range Rover al nono posto. Risultato analogo ieri mattina per le moto a Marsiglia con un'altra affermazione di Laurent Charbonnel (su un tracciato di 3,5 km) che ha preceduto di un solo secondo il vincitore della Parigi-Dakar dello scorso anno Gilles Lalay che stavolta corre su Suzuki e di cinque secondi il brillantissimo Medardo che è riuscito a stare davanti ad uno dei favoriti per il successo finale, Stephane Peterhansel, su Yamaha. Nelle auto affermazione in questo secondo tratto di uno dei veterani, Pierre Lartigue (Mitsubishi) a pari merito con Philippe Wambergue (Peugeot 205 ti 6), con 1" di vantaggio sul finlandese Ari Vatanen (Peugeot 405 ti 6). Nei camion la seconda prova, molto più veloce di quella parigina, è andata ai cecoslovacchi Svoboda, Kakrda e Jaroslav alla guida di un Liaz. Bisogna comunque sottolineare come questi prologhi abbiano un significato molto relativo e servano più che altro a determinare un ordine di partenza. I pochi secondi che dividono gli equipaggi migliori verranno sicuramente recuperati già nella prima vera frazione di velocità venerdì, dove i distacchi si conteranno in minuti. E per questo è attesa subito la Peugeot che si presenta ancora con il ruolo di superfavorita, cori tre vittorie consecutive nelle ultime edizioni, le sue vetture preparate per un rally mondiale, i suoi equipaggi composti da corridori di grande esperienza (Vatanen, Waldogaard, Ambrosino e Wambergue), con un'assistenza ai mezzi studiata nei minimi particolari ed imponente. Nelle moto c'è maggiore incertezza, con gli squadroni Yamaha e Suzuki in lizza per la vittoria. La Cagiva occupa il ruolo di terzo incomodo, con la speranza naturalmente di sorprendere tutti. [r. s.]