Il pastore Toekes

Il pastore Toekes Il pastore Toekes «Io e mia moglie stiamo bene ma abbiamo subito atrocità» BUCAREST. Il pastore protestante Laszlo Toekes, la cui persecuzione da parte delle autorità è stata la scintilla della rivolta in Romania, si trova a Menhely (Mineau), in Transilvania, e sta bene. Toekes ha inviato un messaggio dalla sua nuova parrocchia attraverso due cittadini di Debrecen, città ungherese al confine con la Transilvania, che si erano recati a trovarlo ieri. Lukacs Szabo e Laszlo Engi, due giovani entrambi appartenenti al movimento d'opposizione Forum democratico, hanno raccontato ai giornalisti a Debrecen di essere partiti venerdì notte per la Romania con l'intenzione di trovare Toekes ad ogni costo. Toekes ha raccontato loro che gli uomini della Securitate hanno preso d'assalto la parrocchia e poi la chiesa di Timisoara, lo hanno picchiato e costretto a lasciare la chiesa e la città. Egli ha tuttavia smentito che gli sia stato rotto un braccio e ha confermato che sua moglie sta bene e non ha abortito, come da alcune parti si era detto. Dopo essere stato portato nella parrocchia di Menhely, Toekes è stato «interrogato» per tre giorni dagli uomini della Securita¬ te, i quali alla fine gli hanno fatto firmare un foglio su cui c'era scritto che non gli era stato fatto alcun male. Il reverendo Toekes, nel suo colloquio coi due giovani ungheresi, ha affermato che questa è la prima occasione storica nel corso dei secoli che si presenta ai popoli romeno e ungherese di fare la pace tra di loro. A sostegno di questa sua tesi, egli ha sottolineato il fatto che soltanto il dieci per cento della popolazione che aveva formato la catena umana per proteggerlo a Timisoara era ungherese, mentre tutti gli altri erano romeni o di altre minoranze etniche. Toekes ha detto di considerare un grande onore l'essere stato eletto nel Consiglio nazionale provvisorio, ma ha affermato di considerarsi soprattutto un prete. Per questo, egli accetta di operare all'interno del Consiglio, ma soltanto quando glielo permetteranno i suoi impegni pastorali. Egli vorrebbe anche rimanere a Menhely e non tornare a Timisoara. «Sono stato portato via da quella città e dalla sua chiesa con la forza e così ritengo concluso il mio servizio laggiù», ha detto Toekes. [Ansa]

Luoghi citati: Bucarest, Menhely, Mineau, Romania, Transilvania