La vendetta di Iliescu, delfino silurato

La vendetta di Iliescu, delfino silurato La vendetta di Iliescu, delfino silurato // nuovouomoforfè venne destituito nel '11 dal dittatore VIENNA. E' Ion Iliescu «l'uomo forte» del Consiglio del Comitato di salvezza nazionale, 1' avanguardia del nuovo potere romeno. E' stato lui, venerdì sera, nella drammatica trasmissione «non-stop» della televisione romena, ad annunciare lo svolgimento di elezioni libere nell aprile 1990, l'abolizione del ruolo dirigente del partito nella vita politica e 1' elaborazione di una nuova Costituzione democratica. Ieri ha annunciato la nomina del generale Militami al ministero della Difesa e ha ringraziato la popolazione per l'aiuto dato in questi giorni «per la salvezza della patria» e ha chiesto di non compiere azioni individuali contro provocatori e agenti della Securitate.. Ion Iliescu, 59 anni, già segretario del comitato centrale del pc, silurato da Ceausescu nel 1971, è tornato in primo piano nel giorno della rivolta. La sua rivincita contro il «con ducator» si è realizzata venerdì pomeriggio, quando, davanti alla folla assiepata in piazza della Repubblica, ha annunciato l'arresto del presidente in fu- ga. Ad Iliescu non mancano certo i motivi di contrasto, anche personali, con Ceausescu che, liquidandolo bruscamente dalla sua carica nel partito, lo privò anche del dicastero della Gioventù e del ruolo di responsabile dell'ideologia in seno al partito. «E' un intellettuale piccoloborghese, di spirito burocrati¬ co, senza nessuna idea del lavoro della gioventù» disse di lui Ceausescu, allora capo incontrastato al vertice massimo della sua parabola di potere. Per punizione, Iliescu fu inviato nella provincia di Timis, di cui è capitale Timisoara, dove ha lasciato buoni ricordi di sé e da dove gli sono giunti messaggi di simpatia. Un particolare della sua formazione po¬ litica sembra da non trascurare: Iliescu, che ha la stessa età di Gorbaciov, ha compiuto i suoi studi all'istituto «Molotov» di Mosca ed è stato responsabile dell'Unione degli studenti romeni in Unione Sovietica. Del Comitato di salvezza nazionale, guidato da Iliescu, fanno parte anche altri personaggi, per lo più militari, noti ai romeni. Fra questi, il capo di Stato maggiore generale Stefan Gusa, l'ex ministro degli Esteri Corneliu Manescu, 73 anni, del quale si è parlato come del leader di un governo provvisorio, e alcuni noti dissidenti: Doina Cornea, Mircea Dinescu, Dumitru Mazileu e Laszlo Toekes, il pastore protestante di Timisoara la cui deportazione forzata è stata all'origine dei sanguinosi scontri dello scorso fine settimana nella capitale della provincia di Timis. La Tass ha dato diffusamente notizia del proclama del Comitato nel quale il nuovo organismo di governo si impegna a garantire che la Romania sia coinvolta nel processo di edificazione della casa comune europea. Il comitato chiede l'abolizione del partito unico, la convocazione di libere elezioni per il prossimo aprile, la separazione dei poteri, la designazione di tutti leader politici solo mediante elezioni (per un massimo di due mandati). Gli insorti chiedono poi che d'ora in poi il Paese si chiami solo Romania, eliminando la dizione di Repubblica popolare. [Ansa-Afp]

Luoghi citati: Mosca, Romania, Unione Sovietica, Vienna