L'Est chiede aiuto alla Chiesa

I/Est chiede aiuto alla Chiesa I/Est chiede aiuto alla Chiesa «Punto di riferimento per tutti i gruppi di opposizione» La Chiesa evangelica sta giocando un ruolo fondamentale nei sommovimenti in atto nella Germania Est. Molti gruppi d'opposizione hanno fatto capo in questi mesi proprio ad autorevoli ecclesiastici. Mentre nei giorni scorsi s'accavallavano le notizie sulla prima tavola rotonda di tutte le forze politiche, patrocinata dalla Chiesa evangelica, abbiamo incontrato all'Università di Torino Wolfhart Pannenberg, fra i più noti teologi contemporanei, esponente di primo piano della «teologia della speranza». Pannenberg (nato a Stettino 61 anni fa) è attualmente direttore dell'Istituto ecumenico della Facoltà teologica evangelica di Monaco. Professor Pannenberg, come vede allora il rapporto tra religione e società? In tutte le società antiche la religione ha avuto un significato fondamentale per l'intero ordine sociale. Nella modernità in¬ vece, per una sorta di eccezione della storia, la religione ha perso questo aspetto fondamentale. Ma credo che senza una base religiosa, non possa attuarsi l'unità della società. Qual è il ruolo della Chiesa nelle trasformazioni dell'Est, nella Germania democratica in particolare? Oggi la Chiesa evangelica nella Dilf è il catalizzatore dei più diversi fermenti e gruppi d'opposizione. Chi in passato era contro il regime, trovava nella Chiesa l'unico spazio aperto dove potersi esprimere. Perciò la Chiesa gode di grandissima stima pubblica e politica. Non so però se tutto ciò durerà, se in seguito la Chiesa sarà messa da parte come accadde dopo la fine della seconda guerra mondiale. Le Chiese, dopo essere state punto di riferimento essenziale per la resistenza antinazista, nella Repubblica Federale furono emarginate e travolte dal prò- cesso di secolarizzazione. Il marxismo da parte sua credette di poter estirpare una volta per tutte la religione. Ma lo sviluppo attuale mostra il contrario. In Russia la religiosità non è venuta meno; in Polonia il cattolicesimo è alla base dell'identità nazionale e ha sempre avuto un rapporto conflittuale col regime. Comunque la situazione dell'Est è estremamente fluida. Per molti osservatori occidentali il marxismo è alla fine. Dal punto di vista .economico le difficoltà dell'Est si possono risolvere solo gettando le basi di un altro tipo di economia che prevede sul mercato la proprietà privata e la privatizzazione dei mezzi di produzione. In questo senso il marxismo — come teoria economica — è veramente alla fine. All'Est tuttavia sono in molti a non voler riconoscere tutto questo, a non voler riconoscere cioè che non solo lo stalinismo, ma il marxismo è agonizzante. Gorba- ciov rimane leninista e socialista, crede ancora di poter correggere il sistema dall'interno evitando di colare a picco. Anche in Ddr si sente qualcosa di analogo fra l'opposizione. Vogliono cioè riproporre un nuovo socialismo, ma le loro aspettative non mi sembrano realistiche. Crede che la Germania sarà riunificata? Un'immediata riunificazione — sono in molti a pensarlo — può portare con sé solo enormi problemi. Altra cosa invece se si pensa a una riunificazione a tempi lunghi, come risultato di un lungo processo. Comunque la mia opinione è che si debba seguire un processo molto lento per evitare tumultuosi cambiamenti in Europa. La riunificazione tedesca deve avvenire solo all'interno dell'unità europea. Purtroppo l'unità dell'Europa non è ancora stata raggiunta. Paola Campana 1

Persone citate: Pannenberg, Paola Campana, Professor Pannenberg, Wolfhart Pannenberg

Luoghi citati: Ddr, Europa, Germania, Germania Est, Monaco, Polonia, Russia, Stettino