Cecoslovacchia a rovescio nel nuovo governo federale: i perseguitati comandano i persecutori

Cecoslovacchia a rovescio nel nuovo governo federale: i perseguitati comandano i persecutori li l Cecoslovacchia a rovescio nel nuovo governo federale: i perseguitati comandano i persecutori li l g«Galeotti» al potere Venti giorni fa Carnogursky era in cella, ora è primo vicepremier. L'ex detenuto Dienstbier eletto ministro. No ad una presidenza Dubcek PRAGA DAL NOSTRO INVIATO Venti giorni fa Padre Jan Carnogursky era rinchiuso in cella d'isolamento, con la prospettiva di una condanna dura per cospirazione contro lo Stato. Adesso è primo vice-premier e condivide con un suo omologo e con il capo del governo il controllo della polizia e della polizia segreta. Jiri Dienstbier era invece un ex detenuto (tre anni di carcere) pedinato dalla polizia segreta che in agosto gli aveva tagliato il telefono; e il mensile clandestino di cui era tra gli animatori, «Lidove Noviny», veniva bollato dalla propaganda di regime come lo «strumento del complotto internazionale contro il socialismo». Adesso Dienstbier è ministro degli Esteri. La «cospirazione» è al potere, i dissidenti sono ministri, i perseguitati comandano i persecutori: una Cecoslovacchia a rovescio si presenta nel nuovo governo federale, insediatosi ieri mattina con un programma rivoluzionario. Quattro gli obbiettivi principali indicati in una conferenza-stampa dal primo ministro Marian Calfa, comunista: preparare con leggi idonee, in primo luogo sulla stampa e sul diritto di associazione, le elezioni politiche («Credo che si terranno alla fine del giugno '90»); «Riforme eco- Dopo la complessa SOFIA. Neve e gelo non hanno impedito ieri a una folla enorme di manifestare per la democrazia e la libertà nella grande piazza Aleksander Nevski di Sofia. Sono stati certamente molti di più degli oltre centomila cittadini bulgari che si erano riuniti nella stessa piazza il 18 novembre scorso, nella prima manifestazione indipendente dopo l'estromissione di Todor Zhivkov dal potere, a rispondere all'appello dell'Unione delle Forze Democratiche, la prima vera forza d'opposizione della Bulgaria. La folla ha cominciato ad affluire alcune ore prima dell'inizio della manifestazione, fissato nomiche radicali per uscire dalla stagnazione»; ristrutturazione degli apparati di sicurezza (polizia segreta, controspionaggio); e, in politica estera, un'attiva presenza nel processo di integrazione europea, pur nel «rispetto degli impegni internazionali» (ovvero lealtà al Comecon e al Patto di Varsavia). La composizione numerica del governo (sette ministri senza-partito, due socialisti, due popolari, nove comunisti, oltre al premier Calfa) non dà l'esatta dimensione della vittoria dell'opposizione. Per esempio uno dei due primi vice-premier, l'economista Valtr Komarek (l'altro è Padre Carnogursky) è a discussione al Plenum del Comitato centrale del pcus BULGARIA Il presidente dimesso, Husak (seduto), osserva la registrazione del suo messaggio al Paese mandato In onda dalla tv lontà del «Forum». L'opposizione afferma di aver già convenuto col partito comunista che il futuro presidente sarà un senza-partito di nazionalità ceka (essendo comunista e slovacco Calfa). Appellandosi a questa clausola, il «Forum» ha chiuso la porta in faccia a Dubcek, che in varie dichiarazioni, ieri, si era difatto proposto come capo dello stato. Il candidato dell'opposizione, è stato annunciato in serata, sarà incece Vaclav Havel, acclamato ieri pomeriggio in piazza San Venveslao da 100 mila praghesi. le trattative di sabato, è stato il ministero degli interni. Il «Forum» non intendeva lasciarlo al partito comunista. «E' stata una fase critica (del negoziato ndr)». La soluzione adottata dopo lunghe discussioni stabilisce che il dicastero, per ora, non viene assegnato, e le funzioni sono poste sotto il controllo diretto del premier e dei due primi vice-premier, Komarek e Padre Carnogursky. I tre dovranno innanzitutto scorporare la polizia segreta dal ministero dell'Interno (Calfa ha ammesso che non si tratta di un'impresa facile, perchè «non è chiaro dove comincino e dove finiscano i servizi di sicurezza») e quindi affidarla ad un comitato governativo che dovrà ristrutturarla prima delle elezioni. Perla politica estera, Calfa ha anticipato «un processo di aperture internazionali», anche in chiave economica. Infine ha lanciato un appello a tutti gli emigranti, in sostanza una tecnocrazia fuggita in Occidente, affinché ritorni in Cecoslovacchia. Le prossime settimane diranno quant'è davvero omogeneo questo governo di «comprensione nazionale», come viene definito da Calfa. Il primo test per verificare la tenuta della grande coalizione sarà l'elezione del successore del capo dello Stato, Husak, dimessosi per vo¬ Guido Rampoldl

Luoghi citati: Bulgaria, Cecoslovacchia, Sofia