Gullit, morale a terra di Mas. Gra.

Gullit, morale a terra Gullit, morale a terra Ha paura di non giocare più Stasera non andrà allo stadio ROTTERDAM DAL NOSTRO INVIATO Alla festa per i cent'anni della sua federazione, l'Olanda si presenta in braghe di tela. C'è il Brasile, e potrebbe essere una sorta di Coppa Intercontinentale per nazioni, poiché sono di fronte i campioni d'Europa e del Sudamerica. Ma il valore tecnico della sfida perde ogni significato quando si dà un'occhiata alla formazione «arancione»: l'elenco degli assenti comincia da Vanenburg e finisce a Erwin Koeman, passando attraverso Rijkaard e Van Basten arrivati ieri sera con gli occhi ancora sintonizzati sul fuso orario di Tokyo. Non andranno nemmeno in panchina, i dirigenti olandesi sono seccati per il veto del Milan e dicono che protesteranno ufficialmente. Tanti assenti e un disperso: Gullit. Chiuso nel suo eremo di dolore in un appartamento di Rotterdam, Ruud non ha voluto incontrare i giornalisti e neppure i suoi compagni, disertando il ritiro della nazionale. Forse stasera non andrà neanche allo stadio: «Non voglio affaticare il ginocchio», ha fatto dire da amici. Pare che il suo morale sia sotto i tacchi: la paura di non poter giocare mai più sta fiaccando anche un ragazzo allegro e ottimista come lui. Berlusconi tenta di consolarsi agganciando nuove stelle al carro della Fininvest. L'ultimo acquisto è Lazaroni, il cittì della nazionale brasiliana, che durante i campionati del mondo offrirà i suoi servigi in esclusiva alle televisioni del presiden¬ te rossonéro. L'accordo, già raggiunto, verrà messo per iscritto nei prossimi giorni. Lazaroni ha la classica faccia del tipo per cui Berlusconi può fare follie. Pragmatico, elegante, modi da manager; si destreggia fra sei lingue con la naturalezza dell'uomo di mondo. Ha imposto il libero in Brasile, tirandosi addosso la critica e i tifosi. Passato il temporale, adesso tutti cominciano a sospettare che trionferà ai Mondiali. Anche Mantovani, che si è stufato delle troppe promesse non mantenute da Boskov, per cominciare finalmente a vincere cercherà di strappare un precontratto a Lazaroni forse già prima di Natale. A quel punto, solo lo scudetto o un successo della Sampdoria in Coppa delle Coppe potrebbero salvare Boskov e sbarrare la panchina blucerchiata al lanciatissimo cittì do Brasi], che stasera manda in campo la formazióne che vedremo a Torino durante i Mondiali, con le uniche eccezioni di Alemao al posto di Silas (o Dunga) e di Mozer in sostituzione del libero titolare Mauro Galvao. [mas. gra.]

Luoghi citati: Brasile, Europa, Olanda, Rotterdam, Sudamerica, Tokyo, Torino