Ryzhkov ha chiesto la fiducia

Ryzhkov ha chiesto la fiducia Scontro sull'economia, il premier ha minacciato di dimettersi Ryzhkov ha chiesto la fiducia Al Congresso sovietico non era mai accaduto MOSCA. Per la prima volta il governo sovietico è stato costretto a chiedere la fiducia parlamentare. Lo ha fatto per mettere a tacere la raffica di critiche da parte dei radicali suscitate al Congresso dei deputati del popolo dal programma economico del primo ministro Nikolai Ryzkhov, che prevede la conservazione della pianificazione centralizzata e una graduale introduzione dei meccanismi di mercato in luogo dei metodi amministrativi, in due fasi entro il 1995. Il programma è stato duramente criticato in particolare da Boris Eltsin e Gheorghi Arbatov. Il deputato di Mosca Iuri Andreiev è arrivato a proporre di esprimere un «voto di sfiducia» al governo. Con voce rotta dall'emozione Ryzhkov è salito sul podio e ha invitato il Congresso ad esprimersi, chiarendo al di là di ogni dubbio che ne avrebbe tratto le conseguenze per quanto riguarda la sua permanenza alla guida del governo. La mozione di Andreiev ha preso solo 199 voti a favore, 1686 deputati hanno votato contro e 64 si sono astenuti. Ryzhkov, solitamente imperturbabile, è balzato in piedi, si è stretto le mani e le ha alzate agitandole in gesto di vittoria mentre l'assemblea erompeva in un applauso. Gorbaciov dal suo posto di presidente si guardava attorno sorridente. L'approvazione del piano «segna la vittoria del buon senso e della ragione sulle emozioni e i tentativi di destabilizzare la situazione» ha dichiarato dopo il voto il vice-premier dell'Urss, l'accademico Leonid Abalkin che viene ritenuto l'architetto del programma del governo. In polemica con i deputati radicali e con esponenti dell'amministrazione americana che hanno definito «deludente» il programma del gover¬ no sovietico per il fatto che in esso il sistema della pianificazione viene conservato, il presidente del Gosplan e membro del Politbiuro, Yuri Maslyukov, ha dichiarato alla Tass che «sarebbe sbagliatissimo rinunciare subito all'economia di piano e gettarsi a capofitto nelle incontrollabili e selvagge forze del mercato». A Vilnius si è aperto ieri il congresso straordinario del partito comunista lituano che ha all'ordine del giorno, tra l'altro, l'approvazione di un nuovo statuto nel quale viene dichiarata l'indipendenza del partito dal pcus. Il segretario Algirdas Brazauskas ha motivato questa scelta dicendo che «soltanto un partito comunista indipendente può competere su un piano di parità con le altre forze politiche. Il potere — ha detto — può essere conquistato soltanto tramite libere elezioni democratiche». [Ansa-Agii

Persone citate: Algirdas Brazauskas, Boris Eltsin, Gheorghi Arbatov, Gorbaciov, Leonid Abalkin, Nikolai Ryzkhov, Ryzhkov, Yuri Maslyukov

Luoghi citati: Mosca, Urss, Vilnius