Ripianate le perdite dell'Acna

Ripianate le perdite dell'Acna Non chiude Ripianate le perdite dell'Acna MILANO. L'assemblea dell'Acna, l'azienda del gruppo Enimont, ha provveduto ieri a ripianare le perdite (43 miliardi a fine ottobre) e a ricostituire il capitale di 15 miliardi. Inoltre, l'assemblea ha deciso di versare in conto capitale altri 15 miliardi. Di conseguenza, la fàbbrica non verrà chiusa per mancanza di investimenti. Il gruppo Enimont intende proseguire il risanamento dell Acna, già avviato tra l'altro con i lavori del muro di contenimento del percolato (i rifiuti liquidi) e con altri interventi per i quali la società ha stanziato 150 miliardi nell'89, in attesa che il governo dia all'Acna il quadro di riferimento entro il quale operare. L'azienda, ferma ormai dal giugno scorso per il decreto del ministero dell'Ambiente confermato nel novembre scorso alla Camera, che rimarrà in vigore fino al 6 gennaio, perde 9 miliardi al mese. Qualche giorno fa l'Enimont ha chiesto che la società possa tornare a produrre; I controlli disposti dal ministero dell'Ambiente sugli interventi eseguiti dall'Enimont riguardano il muro di contenimento del percolato, che dev'essere realizzato secondo il progetto, e i materiali utilizzati per la costruzione del muro, che devono garantire l'impermeabilità. Il primo collaudo è stato eseguito il 5 dicembre scorso, con esito positivo. [Agi]

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