Nozze bis in casa Nuvoletti di Giuliano Marchesini

Nozze bis in casa Nuvoletti Già uniti con rito civile, la cerimonia a villa Papadopoli di Mogliano Nozze bis in casa Nuvoletti 77 conte ha portato all'altare Clara Agnelli TREVISO DAL NOSTRO INVIATO «Non avevo mai preso parte a una cerimonia cosi famigliare, lontano dalla mondanità». Clara Agnelli ha appena sposato con il rito religioso il conte Giovanni Nuvoletti, nella quiete di villa Papadopoli, sul Terraglio. Passa il cucchiaio nel vassoio e distribuisce confetti a cronisti e fotografi. Lui, nell'impeccabile «gessato» grigio, assiste premuroso e un po' vittima dell'emozione, nonostante la sua lunga abitudine alla signorile disinvoltura. «Ogni pubblicità — dice come per scusarsi — si intona ai tempi, ma non certamente ai miei». Sospira: «Soprattutto alla nostra età. Capite, quindi, l'esigenza di riservatezza». In effetti, le nozze religiose di Clara Agnelli e Giovanni Nuvoletti (quelle con rito civile si celebrarono a Venezia a fine Anni 60) sono state contenute entro i b limiti «strettamente privati». Era atteso Giovanni Agnelli, ma la nebbia gli ha impedito il viaggio in elicottero. Condizioni atmosferiche avverse hanno trattenuto anche la senatrice Susanna, rimasta a Roma. Ma ci sono state le telefonate, a compensare assenze forzate. Nella villa, con gli sposi, i figli: Giovanna accanto a papà Nuvoletti, Ira, Egon e Sebastiano attorno a mamma Clara. Poi i nipoti, gli «intimi». Una trentina. Per tutta la mattinata, l'accesso al viale non consentito a giornalisti e fotografi. Addetti alla sorveglianza, cortesi ma decisi, ripetono che è inutile insistere: si prova a premere il campanello al cancello, ma la risposta è la stessa per tutti: «Il conte ringrazia, ma per questa cerimonia vorrebbe che si rispettasse la privacy». Nuvoletti s'è alzato presto, ha passato buona parte della mattinata a telefonare qui e là, ■ ' t' per sentire se gli ospiti fossero in grado di raggiungere villa Papadopoli, avvolta nella nebbia. Alcuni hanno dovuto rinunciare. Ma le emozioni, nella grande casa di campagna, non sono mancate. Il rito è stato accompagnato da musiche eseguite da tre allievi del conservatorio «Benedetto Marcello» di Venezia: le marce nuziali di Mendelssohn e Wagner, adagio e preludio di Corelh. A fine della cerimonia, la disponibilità dei coniugi prevale sulla riservatezza: ì cronisti possono intrattenersi brevemente con gli sposi. Li accoglie Nuvoletti. «Siamo stati — dice — tra figli e nipoti: la sacralità della famiglia. Questo matrimonio si è celebrato come si deve, alla nostra età. E quella marcia nuziale del Lohengrin è stata non soltanto commovente, ma anche sorprendente». Giuliano Marchesini

Luoghi citati: Mogliano, Roma, Treviso, Venezia